Le mie parole
Se fossi una rosa
non vorrei le spine
per non ferire.
Se fossi il mare
non vorrei le onde
per non spaventare
Se fossi il male
abbraccerei il bene
e da lui mi farei distruggere.
Rosaria
Le mie parole
Se fossi una rosa
non vorrei le spine
per non ferire.
Se fossi il mare
non vorrei le onde
per non spaventare
Se fossi il male
abbraccerei il bene
e da lui mi farei distruggere.
Rosaria
Belle le canzoni, bella e brava chi le canta, altrettanto te che le hai postate arricchendole con le tue parole.
RispondiEliminaMina è da sempre tra le mie interpreti preferite. Conosco tutte le canzoni che hai postato, anche nella sua insuperabile esecuzione.
RispondiEliminaGrazie, Rosariella! Le ho riascoltate tutte. Un modo per mettersi in pace con se stessi almeno per la durata dell'ascolto.
Un abbraccio grande.
annarita
Aduccio la cantante è favolosa
RispondiEliminae le canta benissimo anche non essendo napoletana ma ti assicuro che ha cantato bene e poi Mina è Mina...
Un bacio ciao fratellone
Cara Annarita, Mina io l'adoro
RispondiEliminaConosco tutte le canzoni di Mina, tutte
E' eccezionale!
Mi fa piacere sapere che anche a te piace.
Ci sono canzoni,che ci trasmettono
un po' di pace, hai ragione
Un bacione e notte serena
Ciao.
Rosy immagine stupenda e parole incantevoli. Mi piacerebbe prelevare le tue rose...posso? ciao
RispondiEliminaMeravigliosa Mina: è per me "la cantante" per eccellenza, per la sua voce inconfondibile, il suo particolare modo interpretativo: grazie Rosaria!
RispondiEliminaSe vuoi, nel mio blog dei premi c'è un pensiero da prelevare: non è un premio ma una cosa particolare.
Ti abbraccio
A me è sempre piaciuta tantissimo Mina. Anche la MIna di "Mille bolle blu".
RispondiEliminaE la canzone napoletana classica , poi, che dire...ARTE.
Ciao Rosy, finalmente sono riuscita a leggere tutto:-) Il racconto-favola della vita mi è piaciuto molto, scrivi con estrema cura e leggerezza ed anche il dolore assume un significato diverso.
RispondiEliminaMina è una splendida cantante, mi piace ascoltarla anche quando canta in dialetto ed è un'artista completa, perchè penso che chi sappia cantare canzoni dello spessore di "Reginella" e tante altre perle napoletane, abbia una marcia in più.
A te un abbraccio ed è inutile dirti che devi scrivere ancora tanti bei racconti, tu hai la penna magica:-)
Se fossi il male
RispondiEliminaabbraccerei il bene
e da lui mi farei distruggere.
Sei amabile cara Rosaria, nel dire così, tant'è che questa "vocazione" sembra trovare riscontro anche la canzone napoletana "spisso 'o male porta 'o bbene / pò tardà ma adda venì...". Ricordi Aurelio Fierro? A mala femmmena è 'o mmale! Ma gira e rigira l'uomo vi incappa sempre, non ne può fare a meno.
Però è vero anche che a volte una mamma adorabile, presa dalla rabbia, minaccia con cattiveria il suo bambino che si dimostra irrimediabilmente discolo. E se non fosse "soccorsa" dal "male", per quel tanto che occorre, il bambino da grande diventerebbe un malandrino.
Ecco che questo ci dimostra che il male non va "ucciso", se pur in modo inverso accettando di morire con lui. Il "male" è una bestia preziosa che va dominata, va tenuta al guinzaglio e al momento opportuno è assai utile, ma senza esagerare.
Ma se non funziona tanto la "bestia" in noi, allora 'o fatto è massiccio, detto a modo nostro. Siamo dei Gesù ambulanti e ogni "gatto randagio" affamato e pure azzoppato, presi da compassione, lo portiamo a casa come il buon Samaritano evangelico.
Abbracci e buon mattino,
Gaetano
Rosaria un intermezzo musicale di classe. Mina 50 di musica in un crescendo di modernità. Non è da tutti. Ed è una donna.
RispondiEliminaBrava Mina
Grazie Rosaria per questa bella carrellata di canzoni.
Un abbraccio grande
Cara Paola, Mina è grandiosa
RispondiEliminaPaola grazie a te
Sono passata da te grazie
per l'invito
Ciao un caro abbraccio
Gabe ti ho risposto nel tuo spazio
RispondiEliminaBuona notte ciao
Sandra, anche la Mina delle mille bolle blu piace ciao
RispondiEliminaRiri il racconto deve ancora continuare, mica ve la cavate cosi...
RispondiEliminascherzo! Ma il racconto va ancora avanti.
sono sicura che da brava napoletana ti sei gustate queste belle canzoni vero?
A presto ciao
Gaetano hai ragione
RispondiEliminail bene non esisterebbe se non ci fosse il male
Quando questa bestia dentro di noi si mette in funzione
o fatto è massiccio, assai!
combina un sacco di guai
Però è cosi bello essere non dico sante, ma perchè fare del male, che senso ha?
Non l'ho mai capito, morirò e non l'ho capirò mai.
Il male sarà anche un "tesoro" come dici tu...però fa soffrire questo "tesoro".
Gaetano ma se questo male non ci fosse credo che vivremo tutti meglio non credi?
Grazie
Ti abbraccio e buona
Cara Rosalba, contenta che ti è piaciuto. Mina è Mina
RispondiEliminaCiao e notte serena
bacino come dici tu
Cara mia Rosaria, se ci fosse solo il bene, saremmo tante pecorelle al pascolo. Ci sarebbe un buon pastore a pensare al resto, prima fra l'altro far ricrescere l'erba. Saremmo dei contemplanti della luce di Dio, l'analoga della presenza del buon pastore anzidetto. Ed è la prefigurazione del biblico Eden.
RispondiEliminaOra rifletti sulla condizione degli esseri in questo Eden? È come se non esistessero con la loro coscienza perché non debbono pensare a nulla, come quel giglio del campo che cresce e a questi provvede Iddio, a detta di Gesù nel Vangelo. Aggiunse che noi valiamo più del giglio agli occhi di Dio.
Non pensando a nulla, poiché il bene è assicurato, la mente è inattiva, come immaginare che non ci sia affatto. Anzi, la mente non esiste affatto, non è stata nemmeno creata, non avendo senso il contrario per il suo creatore, non ti pare Maria?
Cosa è avvenuto di grandioso con l'avvento del male, da prefigurarli nel serpente dell'albero edenico, dai frutti proibiti? È avvenuta la nascita (e non la creazione) della mente ed è solo così che l'uomo ha cominciato a pensare. Rifletti sulla "costola" di Adamo con la quale è stata generata (e non creata) Eva: é lei la Mente! Di qui la locuzione "Cogito ergo sum", che significa letteralmente "Penso dunque sono", l'espressione con cui Cartesio esprime la certezza indubitabile che l'uomo ha di se stesso in quanto soggetto pensante.
L'avvento del serpente edenico perché non prefigurarlo in una madre che si preoccupa del suo bambino assai discolo e così, pur soffrendo lo minaccia? Anzi di più, lo dispone in un collegio dove la disciplina è rigorosa, dove si arriva anche alla pena corporale quando si trasgredisce. Così era nel passato la vita in certi collegi destinati a poveri orfani.
Solo così l'uomo ha potuto "riconoscere" il suo Creatore, lodarlo, amarlo e benedirlo. In questo senso ha cominciato a distinguere il bene dal male e fare le sue scelte non senza sofferenza generatrice di dolore. Ecco che si profila l'evangelica "via stretta", l'unica per fissare in noi il "sigillo" che assicura l'uomo lo svincolo dall'ignoranza più che il male. Ignoranza che era la stessa in potenza dell'uomo edenico senza mente.
Solo con la mente capace di tutte le scelte, l'uomo non è più ignorante, ma senza l'amore in grado di olocausti personali, non sarà mai rivolto alla corona divina che sempre l'aspetta. Tuttavia per ogni creatura che esiste ed è esistita, c'è una corona in attesa.
Buon mattino,
Gaetano