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sabato 12 novembre 2011

La tradizione continua...

...anche se i filari d'uva di San Leucio si sono ammalati ma prima di parlare della tradizione, ho a cuore di dare la precedenza alla cara Sandra...che io chiamo follettina.



Oggi a tavola con noi c'era anche la follettina. Da lei ho comprato una borsa, borse che cuce lei e pare che sia sulla strada buona per spiccare il volo e io cara mia follettina, te lo auguro di tutto cuore.


La lettera che accompagna  ogni borsa e  dove spiega chi era,  prima divendare così bella 
Per saperne di più cliccate qui


Ogni borsa ha un nome la mia si chiama settembre, il mio mese. Qui non vi resta che ammirare la mia settembre e me la tengo cara. Primo, perchè è stata fatta dalla mia follettina..secondo,  ogni dettaglio e curato, ogni cucitura è perfetta, terzo meglio che la conservo bene,  un domani potrei avere tra le mani uno dei primi lavori di una donna che diventerà famosa nel suo campo. Insomma, e  gamba la follettina


Per chi non lo sapesse sempre lei, la folletta dipinge e   ha portato in dono ai miei nipotini i suoi acquarelli  a me dei segnalibri, sempre suoi.. e ciondoli per tutti a me  e rimasto questo nella foto. Insomma,  questa ragazza è davvero una follettina magica... In bocca al lupo Sandra e grazie dei doni e di essere stata con noi.   Adesso passiamo alla polenta.




Una tradizione che quest'anno anche senza il vino di San Leucio e venuta rispettata.


Questo vassoio è stato divorato  


La follettina che mi aiuta,  e proprio in questo momento che suona il telefono.;)

Qualche invitato viene in cucina a curiosare.
Marta e Peppe 



Qui e tutto finito gli uomini sono spariti i bambini al pc altri sono usciti e siamo rimasti   a conversare e fare quattro chiacchiere tra Donne
Dalla sinistra del pc del pc..Mia figlia Laura, l'amica Marta la quale ha invitato la follettina a casa sua, la follettina, la mia consuocera e mia cognata Lina.

Il vino è stato portato dai commensali e anche senza il nostro vino  della terra promessa, la tradizione continua

11 commenti:

  1. Cara Rosy bello questo post molto sentito, buona domenica amica.
    Tomaso

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  2. E io non c'ero.
    Ma la prossima volta, a parte la polenta che non mi piace, che ne dici Rosy "vengo anch'io?" E'vietato
    dire "no tu no".

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  3. Ebbrava Rosy, sai sempre coinvolgere tutti noi. Un caro saluto.
    Roberta

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  4. CARA ROSY
    Che bello...peccato che io non c'ero al momento del pranzo, Ma al momento dei dolci ni sono sempre : (
    CIAOOO LINA

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  5. Ciao Rosy, bellissimi momenti! Che gioia stare insieme:)). La tua tavola é sempre affollata. Di polenta vera e propria ne ho magiato solo una volta nella mia vita.Proprio oggi ho fatto qualche cosa simile ungherese con pasta:))perché mia figlia ne va pazza (Domani mattina tornerá a casa:)).
    Un caro saluto e baci

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  6. Cara Rosy, hai cominciato con le borse della geniale Sandra, la follettina per te, poi la scena è cambiata, ma l'argomento mi attira, più del mangiare e del resto. Sulla borsa quanto c'è da dire!
    E guai se nei sogni di una donna capita che si perde una borsa o al limite un solo borsellino!
    Stai a sentire delle cose che ho tratto dal blog: http://www.ilcerchiodellaluna.it/central_femm_sognid.htm

    Vi sono alcuni sogni ricorrenti tra i sogni delle donne, che delineano uno sfondo archetipico prevalente nell’inconscio femminile.

    Sogni di perdita di oggetti, figli, etc.
    Un sogno tipico è la perdita della borsa, oggetto così tipicamente femminile che non c’è donna che ne sia priva nonostante tutte le infinite differenze di stili e di forme o di mode. E’ il sogno di chi ha smarrito, temporaneamente, la propria identità e soprattutto la propria identità di donna. Perdere la propria borsa-utero è l’inizio di una ricerca che ci conduce nelle profondità della nostra psiche, all’inseguimento di chi siamo e cosa vogliamo. A volte la borsa è un borsellino o uno zaino, oppure una valigia, spesso ha a che vedere direttamente con il problema della sognatrice, un problema di identità di genere, problemi nel rapporto con i soldi, nel trasportarsi da una realtà ad un’altra, a viaggiare verso mondi nuovi.
    E’ importante in quei sogni capire chi è il ladro, come abbiamo perduto ciò che abbiamo perduto, e qui troviamo un altro motivo archetipico importante, il sogno di Barbablù, il ladro, l’assassino che irrompono nella nostra psiche e ci tolgono qualcosa che ci appartiene, una parte di noi.
    Ci siamo dimenticate nostro figlio da qualche parte, un bambino, un neonato che piange, che è triste, che dorme.

    Partiamo alla ricerca di questa parte di noi, perduta, come fece Demetra la dea greca delle messi e della giustizia, la Madre, quando partì alla ricerca di Kore, la figlia, la Fanciulla, rapita da Ade, il dio degli Inferi, approfittando di un momento di incoscienza.

    Così la coscienza delle donne, la nostra Madre interiore, affronta lutto e disperazione, e si mette alla ricerca della Figlia, di ciò che porta gioia e rinnovamento, creatività e gioco, riportando alla luce le nostre parti inconsce, che nell’incontro con il Predatore rischiano di rimanere inconsapevoli e perdute. E, come Demetra, questo legittimo ricongiungimento dobbiamo pretenderlo da Giove, il padre degli dei, misurarci con il potere maschile, di una società patriarcale, e con il nostro potere di ottenere ciò che vogliamo, così anche la Figlia potrà riabbracciare la Madre, da Kore diventerà Persefone, regina, cosciente di ciò che ha attraversato, ritroveranno insieme consapevolezza e giustizia.

    E poi, in materia di psicologia Un ricercatore tedesco la sa lunga. Secondo lui nella borsa di una donna c’è un po’ del suo carattere.
    Secondo il professore – che si chiama Alfred Gebert - , le donne che portano borse piccole vivono nel loro proprio mondo. Insieme a questo accessorio si portano appresso le loro personali aspirazioni e desideri. Si tratta per lo più di donne riservate e passive che raramente assumono il comando e che aspettano che qualcosa succeda. Molto più che guadagnare denaro o risparmiare, per le sognatrici importante è vivere nel presente, mentre il futuro interessa loro poco.

    La donna che predilige la borsa da lavoro è invece una donna che sa quello che vuole. Ha gusto, potere e successo. Porta a termine con bravura tutto ciò che comincia ed ha tempo per tutto: famiglia, professione, amici ed anche per se stessa. Ha anche abbastanza coraggio per dire ciò che non le piace e ciò che vorrebbe cambiare, anche in situazioni spiacevoli, anche se qualche volta dovrebbe fare qualche passo indietro e non essere troppo ambiziosa ed orientata alla carriera.

    Ma la lista continua... vedi presso questo link: http://www.ladyblitz.it/psicologia/borsa-donna-carattere-ricerca-778986/

    Un saluto a tutti,
    Gaetano

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  7. Mi ero pesa questo bel post e l'amica Follettina che saluto, siete tutte belle voi ragazze:-)Bella borsa, e buone cose da mangiare..mi hai fatto venir fame:-) Baci

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  8. Tomaso,
    Aldo
    Roberta
    Lina
    Gaetano
    Caterina
    riri


    Adesso se ne parla a natale di preparare tavolate e natale sta alle porte.
    Grazie, un caro abbraccio a tutti

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  9. La mia Rosy... come mi sono divertita, come mi sono sentita a casa, come ogni volta che vengo! Spero la prossima volta di fare una passeggiata alla Reggia. Che bella giornata e che bontà... Un baciotto follettoso!

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  10. Rosy e Follettina carissimi,che felice sorpresa!!!Mi ero quasi perso questo post,ma ..ero impegnata altrove.Sei coinvolgente,Rosy,e poi davanti a quella polenta,anche senza vino, mi sento ubriaca.
    Bella storia di una lunga amicizia che vi auguro continui per sempre.un abbraccio.

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  11. Rettifico 'carissimi'con 'carissime':siete due splendide donne e non mi va di aver sbagliato.Ciao

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