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martedì 21 settembre 2010

Il segreto della Montagna-P 5

LE MIE PAROLE


Zia Rob, sorella di Caterina, è una donna mite, lasua bontà e semplicità conquistano chiunque l'avvicina, ha sempre un sorriso per tutti, è accomodante, non conosce malizia, i suoi occhi son rimasti quelli di una bambina, brillano di candore. Andare d'accordo con i ragazzi per zia Rob è stato facile, sono bambini deliziosi e poi son di buon carattere e cerca di accontentarli in tutto, anche perchè, le loro pretese sono tutte a base di dolci, vanno tutti matti per i suoi biscotti e crostate, specie, quella di mirtillo. Da quando la zia sta con loro tutto e un po' diverso, in cucina c'è sempre un buon profumo i ragazzi l'adorano per tutto, anche per le sue favole, ne conosce tante, e sa raccontarle in un modo incantevole: la sua voce è intonata, morbida, ascoltarla e come ascoltare un dolce canto sommesso.Per sollevare i ragazzi dal dispiacere di Tom la zia prese la bella abitudine di raccontare ogni sera una favola, suggellato da un patto; solo se avessero fatti i bravi durante la giornata. Ascoltare le sue favole è davvero favoloso! ha un modo di raccontarle cosi coivolgente, che ogni sera sei occhietti si abbandonano al sonno, sognando ed entrando nel meraviglioso mondo delle favole.Ma, una in particolare, piace molto ai ragazzi, non si stancano mai di ascoltarla e ne lei di raccontarla, ed è quella che racconta come e nato il loro villaggio.La donna cerca in tanti modi di non far sentire ai ragazzi la mancanza di Tom e pare che la cosa le riesca molto bene.Il mattino che Tom andò via Claudia era la più disperata, si chiuse a riccio nel suo dolore, per giorni non mangiò e ne parlava.La zia le stava accanto con discrezione, rispettando il suo dolore.Il dolore ha i suoi tempi, mai forzare questi tempi Il dolore va elaborato è vissuto pienamente, intensamente; se del dolore sappiamo coglierne il significato più profondo, lui ci mostrerà piano piano l'altra sua faccia, solo attraverso lui - sembra strano- impariamo a cogliere la bellezza che ci circonda e quella celata dentro di noi.Zia Rob tutte queste cose le sapeva bene, come sapeva che il dolore ha bisogno di silenzio, ci sono momenti che anche un solo respiro in più è di troppo e può far male,come sapeva, che non è da tutti saper distillare il dolore, non è cosa facile, togliere ad ogni goccia di dolore le sue impurità è Doloroso, ma necessario, per chi ama la trasparenza e le sue distillate gocce danno purezza all'anima e sono le vere gemme, per questo, certe volte assistiamo a dei veri miracoli...La più bella favola del mondo è la vita e l'amore, ma bisogna saperla leggere e viverla ma per capire tutto ciò, bisogna amare i propri dolori, accettarli, ma no come punizione, accettarli e trasformarli in piccole gemme luminose.Rob conosceva molto bene questo percorso... e sapeva rispettare il dolore di tutti, specialmente, quando affligge i piccoli cuori. Continua....

14 commenti:

  1. Zia Rob è una persona splendita che incanta.
    Logico che i tre piccoli l'adorino e non vedono l'ora di ascoltare i suoi racconti.
    Mi ricorda qualcuno.

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  2. ogni famiglia dovrebbe avere in casa una zia Rob,sarebbe un grande aiuto per far crescere i bambini in un mondo pieno di fantasia,ciao bella ,un bacio

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  3. Per conoscere i modi e i tempi del dolore, occorre averli vissuti. Per fare dell'esperienza del dolore un punto di forza, come fa zia Rob, bisogna averlo distillato per trarne il più intimo significato e donare così agli altri conforto e comprensione.

    Bacione.

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  4. Questo pezzo di racconto è stato selezionato per farci un'attività didattica con i bambini della mia terza di scuola Primaria.
    Hai scritto un passo del racconto di una delicatezza e di una profondità estreme. Parleremo del dolore e lo faremo attraverso le tue splendide parole.

    Un bacione grande e una serena giornata
    Rosalba

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  5. Aldo è vero zia rob sa raccontare e
    nei i suoi racconti volendo si possono raccogliere i sentimenti contrastanti che la vita da a tutti.
    Ciao fratellone

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  6. Graziella, è vero il mondo di oggi ci ha rubato tante zie Rob e con lei sogni e fantasia
    Ciao

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  7. Cara Annarita, la gioia che da la serenità quasi sempre passa attraverso i dolori.
    Se sappiamo accettarli non è raro che che si trasformano facendo di noi...non dico delle persone speciali.
    ma in grado di secernere la vita
    e trasformarla
    Noi siamo i creatori di noi stessi
    e questo, forse il famoso libero arbitrio?

    Un bacione grande ciao.

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  8. Cara Rosalba, non merito tanto, ne sono onorata! Grazie


    Ho scritto parole ipocrite perchè di forma.

    Invece sono contentissima e emozionata.
    Sapere che le mie parole saranno
    lette ai ragazzi mi da gioia
    Ma non la gioia falsa ma quella vera
    Mi spiego

    Oggi il compito di voi insegnanti è diventato difficile
    Come è diventato difficile il nostro, come genitori, nonni e
    come educatori.
    I ragazzi di oggi vivono in un altalena dove nulla è fermo neppure i capelli bianchi e cioè la saggezza che ogni singola persona con la sua età dovrebbe trasmettere.

    Se una sola parola del racconto di zia rob entrerà in un solo cuore di bambino e attecchirà,
    saprò,che almeno un sola parola sarà servita a qualcosa e questo è l'augurio che faccio
    a tutte le tue piccole gemme
    e a zia Rob

    Grazie Rosalba dell'emozione.
    Un bacione,
    ciao e buona giornata

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  9. Il tuo racconto sta giungendo al punto cruciale, ma tu, Rosaria, stai tirando la corda e per questo parli delle cose della zia Rob. Ma, per contro, è lei che si occupa delle favole che ogni sera racconta ai due nipotini. Resta Claudia: chi la cheta a causa della sua solitudine perché le manca il padre?

    Mi sovviene il mio racconto “Una regina dimenticata areto a ‘nu specchio” che tu hai pubblicato sul tuo blog.

    «... A quel tempo ero meno che un ragazzino ed insieme a tre fratelli, più piccoli di me, ci piaceva ascoltare le storielle, di maghi, di fate e di orchi, che raccontava con dolcezza 'a zi' Maria, un’anziana persona paralitica che, insieme alla sorella, donna Felicetta e suo marito, don Rafel', anziani anche loro, erano i proprietari della casa in cui si viveva...».

    Rosaria, sono curioso di sapere se i tuoi nipotini sanno di questo tuo racconto che hai destinato a loro? Forse no, perché aspetti prima la conclusione.

    Siamo in attesa del gran segreto della montagna.

    Abbracci,
    Gaetano

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  10. Caro Gaetano, i miei nipotini sanno del racconto ma non da adesso, e non solo loro anche i miei figli
    Ma pare che non interessi a nessuno
    Lucariello ogni tanto lo legge e sorride e mi dice...continua.

    Caro Gaetano non sto allungando...credimi
    Ma il segreto della montagna sarà
    scoperto dai miei nipoti,ma prima di scoprirlo dovranno essere pronti a riceverlo sto solo preparando dei passaggi, che ritengo importanti

    Si mi hai parlato delle favole di
    'a zi' Maria e didon Rafel'
    e il tuo bellissimo racconto
    Una regina dimenticata areto a nu specchio” che tu hai"

    Gaetano caro,Dai porta un po' di pazienza

    Un abbraccio

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  11. Ciao Rosy, anche oggi ho una giornata piena di impegni e meno male che sono in pensione altrimenti dovrei assumere un aiutante-aitante:-))
    Il tuo racconto oltre ad essere piacevole da leggere infonde sentimenti chiari-puliti nei confronti della vita e del dolore che prima o poi raggiunge tutti, piccoli o grandi. Il dolore su sei stata capace di trasformarlo in qualcosa di positivo ed è qui che la tua favola assume toni magnifici ed educativi:-)
    Un bacio e continua sempre così.

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  12. Cara Rosaria.
    Hai parlato del dolore e do ragione a Rosalba che ne vuole parlare ai bambini .

    Hai parlato del dolore che può diventare bellezza e un punto di crescita interiore .

    Devo dire che ogni tua parola letta su questo post conferma quello che tu dici sempre .

    Chi più di me che ti conosce da una vita può testimoniare che leggendo queste tue parole ti avrei riconosciuta tra mille.

    Questo è il tuo modo di essere nella realtà e nonostante i dolori sai sempre regalare un sorriso a tutti per questo mi sei tanta cara .
    Leggere questo racconto passo per passo e stato come ascoltarti ......Però mi sorbe un dubbio ,che zia Rob…… sei tu….?  :-)
    UN BACIO LA TUA COGNATINA LINA

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  13. Ciao Riri, ti auguro buon lavoro, vedrai che piano piano riuscirai a fare tutto!tanto chi ti corre appresso? Escluso poker, si capisce.

    Aitante questa parola mi ha ricordato una barzelletta
    Forse la sai anche tu

    Una signora vide un bel ragazzo
    lo guardò e gli disse:
    Come sei aitante!
    Il ragazzo che non conosceva questa parola rispose
    Signora, se aitante è una bella parola è bella per te e per me
    Se è una brutta parola
    aitant i chlill schiaff!
    La conosci vero?

    Ciao bacio.

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  14. Cara Lina, grazie delle tue belle parole.
    Chi meglio di te mi conosce?
    Quando ti fidanzasti con mio fratello, stavo ancora in collegio e una domenica mi venisti a trovare e mi portasti un pacco di biscotti.
    Forse tu non te lo ricordi
    ma io si.
    Ciao un bacio.

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