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venerdì 11 giugno 2010

Intermezzo verde

Le origini del parco pubblico
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Il Pantheon del giardino di Stourhead Gran Bretagna Il concetto di giardino pubblico inteso come spazio naturale destinato agli abitanti di una città è un fenomeno relativamente recente
Non essendo incluso in tutta quella serie di strutture pubbliche, il giardino pubblico nasce tra il XVII e il XVIII secolo in un periodo, l'epoca dei lumi, in cui si va affermando un nuovo modo di concepire e progettare lo spazio urbano collettivo che sancirà il passaggio da città storica a città moderna.Sin dal XVI a Roma era consuetudine aprire i giardini di alcune grandi ville al pubblico, tradizione che durerà a lungo.
Rifacendosi all'usanza romana nel corso del XVII secolo, i giardini reali delle più famose capitali europee vengono aperte al pubblico. In particolare i giardini della corte francese ubicati in città vengono considerati gli antesignani di quello che sarà il giardino pubblico, sia come riferimento alla fruizione, sia come riferimento tipologico cui si apreranno numerosi altri giardini.
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Il Palazzo di Lussemburgo, visto dai giardini è uno degli edifici storici di Parigi, situato nell'omonimo quartiere ed è la sede del Senato Francese dal 1799. Davanti il Palazzo di Lussemburgo ci sono i Giardini di Lussemburgo - Jardin du Luxembourg in francese - fondati nel 1612 Il Palazzo di Lussemburgo fu commissionato da Maria de' Medici, moglie di Enrico IV, all'architetto Salomon de Brosse nel XVII secolo, la sovrana desiderava una dimora simile a quella della sua infanzia a Firenze infatti il Palazzo di Lussemburgo assomiglia molto a Palazzo Pitti di Firenze e i Giardini di Lussemburgo ai Giardini di Boboli appartenuti alla famiglia de' Medici.L'appellativo di “Lussemburgo” è dovuto al precedente proprietario dell'edificio, ovvero, il Duca di Lussemburgo che decise di venderlo a Maria de' Medici dopo la tanta insistenza della mecenate fiorentina che commissionò oltre ai lavori di restauro dell'edificio 24 dipinti ad un'artista belga a lei contemporaneo: Pierre Paul Rubens; oggi i dipinti dell'autore che raffigurano i membri della famiglia sono esposti al Museo del Louvre di Parigi.All'interno del Palazzo di Lussemburgo di Parigi c'è un piccolo appartamento indipendente denominato: le “Petit Luxembourg” che è la residenza ufficiale del Presidente del Senato francese.I Giardini di Lussemburgo sono una vera e propria attrazione di grandi e piccini, si potranno ammirare fiori e piante dai mille colori ed aree giochi per far divertire i bambini.
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Il vero e proprio protipo di giardino pubblico è il parco di Tuileris,(nella  foto) voluto da Colbert. Il famoso ministro delle finanze Quando nel 1664 si decide di ampliare e ricostruire il castello Tuileries, Andrè Le Nòtre viene incaricato di ridisegnare i giardini.Il famoso giardiniere di Versailles crea una trama regolare di viali alternati da aiule decorate e a boschetti che si sviluppano lungo il viale principale. Inizialmete e vietato ai domestici, soldati e alle persone malvestite. Solo nell'Ottocento il giardino diventerà il luogo di divertimento aperto a tutti. L'asse centrale di Tuileries si prolunga all'esterno del giardino lungo gli Champs-Elysèes e ha come punto focale l'arco
 di trionfo.
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Parigi è stata la prima città a offrire il verde ai suoi cittadini. Nel corso della rivoluzione numerosi beni confiscati all'aristocrazia e al clero sono trasformati in parchi pubblici. Ma è durante il regno di Napoleone III, che viene concepito uno dei più importanti programmi di parchi pubblici integrati in un piano urbanistico mai realizzati fino ad allora Luigi Napoleone assegna al prefetto Eugène Haussmann il compito di fare della sua capitale un modello e il simbolo del progresso.Ha Haussmann spetta il compito di definire la geografia dell'intera città. La prima realizzazione è Bois de Boulogne, antica foresta reale, divenuta durante la rivoluzione luogo di passeggio, donata nel 1852 alla città di Napoleone III.
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Tra tutti il parco delle Buttes-Chaumont risulta il più suggestivo nato tra il 1864 e il 1867.
In origine in questo posto giacevano antiche cave. Punto focale del parco è un alto sperone di roccia calcarea trasformato in un'isola al centro di un laghetto artificiale.Sul promontorio domina un belvedere circolare il tempietto della Sibilla.Alla disposizione di questi parchi corrisponde la sistemazione a giardini ventiquattro piazze inserite nella trama urbana, in modo da poter offrire luoghi di distensione e di ricreazione a tutte le famiglie , di ogni ceto: si tratta di un'idea molto originale per i tempi.Napoleone III aveva chiaramente inteso che l'inserimento di polmoni verdi nella città di Parigi non si limitava a offrire un semplice svago, ma aveva ricadute sociali e politiche. Il parco restituisce l'immagine di un'illusoria armonia sociale. Con la speranza che il divertimento e lo svago potessero stemperare le tensioni quotidiane della vita urbana.


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Agli inizi dell'Ottocento in Inghilterra mancano gravemente spazi verdi. Solo verso la metà del XIX secolo si comincerà a rendersi conto dell'immane devastazione provocata dallo sviluppo incontrollato delle città in seguito all'afflusso di masse di persone che arrivano dalla campagna in cerca di lavoro.Il parco a Londra e in genere, in Inghilterra si diffonde grazie all'emanazione di provvedimenti con cui si cerca di contenere una situazione che sta diventando ormai esplosiva.I giardini che nascono in Inghilterra sono perciò volti a creare uno spazio per un'utenza di massa.Il parco inglese nato dalla manifestazione e dal malessere, diventa l'immagine del risarcimento per le classi popolari.
Dopo il 1850, il loro sviluppo dopo la metà del XIX secolo supera di gran lunga quello francese.
I parchi più grandi son dovuti all'ideatore del Cristal Palace-Joseph Paxton Il suo parco più famoso e quello di Birkenhead a Liverpool ( nell'immagine)
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I grattacieli di Manhattan visti dal Central Park
Il primo grande parco pubblico degli stati uniti è il Central Park di New York nel cuore di Manhattan, progettato da Frederik Law Olmisted a partire dal 1856, Il parco è creato secondo l'obiettivo di creare un ambiente di divertimento che sia poco razionale, ovvero di influenzare un certo comportamento promuovendo la comunicazione e la partecipazione alla vita comune.Nel parco viene inserita un'originale novità: le strade destinate al traffico delle carrozze, che attraversano il parco collegando i diversi quartieri, ubicati alle opposte estremità dell'area, sono, ove possibile infossate nel terreno a un livello più basso del piano strada dove si trova il verde, in modo da non essere visibili e non rovinare gli scenari naturali.
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Veduta del Central Park New York 1865-
Museum of the City of New York
Questa scansione non è venuta molto bene, ma non per colpa mia e che si vede il centro della pagina.Ma so che vi accontentate, almeno abbiamo la panoramica del Central Park New York del 1865-

14 commenti:

  1. Bravissima come sempre Rosy. Ci fai ripercorrere la storia dei luoghi come solo tu sai fare, attirando la nostra attenzione.
    I giardini delle grandi città sono il luogo dove ritrovare il contatto con la natura, quando abitavo ad Arcore il mio preferito era quello della villa Reale di Monza. Quanti bei ricordi legati al quel parco...
    Un caro saluto, Roberta.

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  2. Cara Rosy hai parlato di un tema a me molto caro. In tutte le citta che ho visitato i giardini più di tutto mi hanno conquistato. Mi piace osservare i frequentatori dei giardini, mi piacciono i giardini nelle loro geometrie, mi piace l'aria di pace che vi si respira spesso in contrasto netto con il brulicare frenetico che si svolge attorno.
    Questa stessa cosa l'ho vissuta a New York dove ho trascorso una giornata intera a Central Park, ma anche a Firenze, Roma, Mantova, Genova e tante altre.

    Grazie per questo bel post

    Un abbraccio e un buon fine settimana mia cara amica

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  3. Complimenti vivissimi Rosy, una piena immersione nel verde.
    Sono veramente parchi splendidi ancora di più per averne narrato la storia e per come li hai descritti.
    Il Central Park di Manhattan non lo vedrò mai di persona, ma l'Hyde Park di Londra sì.

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  4. Ho visitato sia il Palazzo che i Giardini del Lussemburgo a 18 anni e in effetti somigliano molto rispettivamente a Palazzo Pitti e ai Giardini di Boboli, che ho visitato a 25/26 anni.

    Si trovano all'interno del quartiere di Faubourg Saint Germain, un quartiere bellissimo e suggestivo.

    Il Giardino del Lussemburgo è frequentato abitualmente dagli studenti del Quartiere Latino. Il Giardino vale la sua fama! E' incantevole.

    Molto bella anche la Fontana Medici, immersa nel verde, alla fine di un canale sul fianco est del palazzo.

    Rosaria che bei ricordi hai risvegliato con il tuo interessantissimo post.

    Un bacione
    annarita

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  5. Incantevoli questi luoghi ,grazie di condividerli con noi !Buona domenica mia cara amica !Sandra

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  6. Ciao Rosaria, Roberta ha ragione nel dire che sai come attirare la nostra attenzione con i tuoi meravigliosi post; anche io sono innammorata dei parchi pubblici e ho avuto il piacere di visitare il parco della Villa Reale di Monza, stupendo e grandissimo.Uno dei piu belli che abbia mai visto. Ad eccetto di quello di paris, gli altri che citi non li conosco e mi piacerebbe tanto andarci. Io e Mao ti auguriamo una bellissima giornata e buona vita. Bacione

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  7. Cara Roberta, dici bene i giardini, i parchi in una città sono importanti, non solo ti mettono a contatto con la natura, ma è un punto di incontro per grandi e piccini, senza dimenticare gli innamorati che lasciano sulle panchine e sulla corteccia degli alberi cuoricini, nomi e date.
    Non si dovrebbe fare ma anche queste cose sono espressioni del passaggio umano con la voglia legittima di lasciare al mondo una sua flebile traccia
    Facendo la ricerca sui giardini ho visto qualche immagine della villa Reale di Monza e del suo parco hai ragione a dire che è bello.
    Un caro saluto a te Rob.

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  8. Cara Rosalba, studiare i frequentatori dei giardini è una cosa molto bella.
    Ci sono certe persone che quando stanno in un giardino o in un parco pubblico, camminano assorti, chi cerca panchine solitarie, chi invece va a sedersi accanto a qualcuno,forse, per trovare con chi parlare.
    Lo spettacolo più bello sono i bambini che corrono felici in spazi cosi ampi, verdi e belli e qualche pallonata in faccia fa parte della scenografia.
    Mentre preparavo il post ho chiamato Luca per farci vedere le immagini del Central Park. ha detto... questo è da visitare.
    Sono cose veramente belle, tu ci sei stata beata te, io mi accontento di vedere le immagini grazie a internet. Come si dire chi si contenta gode.

    Un abbraccio grande a te e alla bella Sardegna.
    Bacioni, ciao.

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  9. Caro Aldo, grazie per i complimenti.
    Un tuffo nel verde ci voleva visto che è entrata l'estate, un piccolo intervallo verde per augurare a tutti una buona estate.
    Credo che come neanche io vedrò mai
    il Central Park di Manhattan, anche se nella vita non bisogna mai dire mai!
    Tu almeno sei stato a quello di Londra
    già è qualcosa.

    Ciao fratellone. bacio.

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  10. Cara Annarita, anche attraverso i giardini rispolveriamo i ricordi e poi i ricordi dei diciotto anni sono favolosi.
    Insomma qua tutti cara Annarita avete visto qualcosa tranne io.
    Mi accontento del parco della reggia di Caserta.

    Un bacione a te
    ciao

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  11. Buona domenica a te cara Sandra
    bacio ciao

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  12. Cara Viviana cerco di fare il mio meglio con i post che pubblico, ma sono solo degli accenni.
    Si il parco della Villa Reale di Monza, è bello, ma ripeto ho visto le immagini di questo parco tramite internet.
    Un bacione a te e Mao e buona serata di domenica

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  13. Adoro i parchi in generale, mi piace il contatto con la natura e il grande senso di respiro che provo quando ne visito uno immerso in una grande città.
    Ho visto Central Park, NY (un piccolo angolo di Paradiso, ti assicuro), St. James e Hyde park a Londra, il Wiener Parater e il parco di Schonbrunn a Vienna: tutti esempi di suggestiva bellezza, non c'è che dire!
    Un caro saluto

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  14. Caro Angioletto, i parchi sono meravigliosi e danno respiro a ogni città e ai suoi abitanti.
    Poi sono cosi romantici.
    Chi di noi non ha qualche panchina ricordo?...

    Un bacio, ciao volo libero
    ti auguro di volare sempre più in alto.

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