Nel corso del suo regno la città viene dotata di una cinta muraria e il suo sviluppo impostato secondo due nuovi assi di collegamento, la Leipzigerstrasse, parallele all'Unter den Linden,(immagine a sinistra)
e la friedrichstrasse, a essa perpendicolare.
la Friedrichstrasse sta a Berlino come corso Vittorio Emanuele sta a Milano, entrambe rinate dalle rovine della guerra.Eppure, la strada più importante di Berlino non è dedicata a nessuno eroe o a nome importante.
Under den Linden- tradotta- vuol dire Viale di Tigli-per il suo viale alberato.
Una piccola curiosità- S.Leucio di Caserta ha un viale alberato chiamato sotte e teglie- traduzione- Viale di tigli.
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Il magnifico viale, al centro della vecchia Berlino. Unter den Linden era in origine una briglia percorso. Il Viale di Tigli è stato piantato dal 1647 e si estende dal palazzo elettorale alle porte della città di Federico Guglielmo I, il Grande Elettore che volle abbellire la via dal suo castello e il suo parco di caccia Dal 1701, il Tiglio divenne sempre più costruito, rispecchiando il crescente splendore della monarchia e il nuovo stile architettonico. Con il dicianovesio secolo Unter den Linden è diventato la via più nota e più grande di Berlino . Durante gli ultimi giorni della seconda guerra mondiale la maggior parte dei tigli furono distrutti o tagliati per legna da ardere. Gli alberi sono stati ripiantati nel 1950.
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Con Federico II la capitale prussiana subisce un decisivo impulso urbanistico, Si procede innanzitutto alla definizione del centro rappresentativo e direzionale della città, ideato sul tema di un Forum Federicianum, con edifici monumentali, quali l'Opera L'accademia delle scienze e il nuovo palazzo Reale.Il piano realizzato solo in parte , non riesce a raggiungere la piena unità architettonica inizialmente auspicata.Originariamente chiamata Opernplatz (Piazza dell'Opera), la piazza doveva essere il punto focale del Forum Fridericianum
(Fonte) Qui il 10 maggio 1933 avvenne il rogo in cui i nazisti buciarono circa 25.000 libri ritenuti pericolosi. Questo evento è ricordato da un'opera di Micha Ullman, consistente in un pannello luminoso inserito sulla superficie della strada, che lascia intravedere una camera piena di scaffali vuoti. Accanto è posta una targa che riporta una citazione di Heinrich Heine:« Quando i libri vengono bruciati, alla fine verranno bruciate anche le persone »
Tra i più illustri architetti tedeschi del XIX secolo, è il giovane Karl Friedrich Schinke, il quale compie alcuni viaggi in Italia, dove completa l'educazione classica ricevuta in patria , e in Francia dove ha occasione di conoscere i lavori di architetti illuministi. Torna a Berlino, dopo un breve periodo in cui si dedica alla pittura e alla scenografia, nel 1815 viene nominato da Federico III architetto di stato. Il suo primo e importante intervento riguarda l'edificazione della Neue Wache di Berlino (1816-1817) (Fonte) Qui il 10 maggio 1933 avvenne il rogo in cui i nazisti buciarono circa 25.000 libri ritenuti pericolosi. Questo evento è ricordato da un'opera di Micha Ullman, consistente in un pannello luminoso inserito sulla superficie della strada, che lascia intravedere una camera piena di scaffali vuoti. Accanto è posta una targa che riporta una citazione di Heinrich Heine:« Quando i libri vengono bruciati, alla fine verranno bruciate anche le persone »
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la caserma della guardia reale, una delle più significative del Classicismo tedesco. L'edificio, a pianta quadrata, è pensata sul modello del castrum romano.Opere
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Porta di Di Brandergurgo, 1780- 1785, Berlino.La porta di Brandeburgo, simbolo di Berlino e della Germania divisa, poi riunificata, apre maestosamente il viale come una moderna Acropoli di Atene.
Alla sua estremità, una focosa Quadriga (opera di Johann Gottfried Schadow) simboleggia la Vittoria, rivolta verso la città in guisa di pace.
Hitler, esperto in deviazioni di simboli, l'aveva volta verso Ovest perché nessuno ignorasse i suoi progetti di conquista.
1988: La porta vista da Berlino ovest, dietro al muro che divideva la città
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Guida completa di Berlino
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Adesso facciamoci un bel giro in macchina
sotto il Viale di Tigli. Internet ci fa viaggiare
Questo post mi è piaciuto Bello! Veramente bello!
PS post aggiornato da casa di mia figlia, ogni promessa è un debito. Un salutone a tutti e buona giornata.
PS post aggiornato da casa di mia figlia, ogni promessa è un debito. Un salutone a tutti e buona giornata.
Con te cara Rosy si gira il mondo!!!
RispondiEliminaBerlino città fantastica, ricostruita dopo la seconda guerra mondiale hanno fatto dei capolavori ricostruendo monumenti e tutto il resto con molta fantasia moderna, grandi strade è viali, io sono stato 10 anni fa, la porta di Brandeburgo è il posto che i turisti visitano maggiormente.
Un caloroso saluto e un abbraccio forte.
Tomaso
Magnifca città, giovane, dinamica, vitale.
RispondiEliminaCe la siamo girata in motoretta in lungo e in largo per una settimana, mio marito ed io, alcuni anni fa: indimenticabile!
Finalmente Berlino!
RispondiEliminaInformerò mio fratello che vive in Germania da oltre trenta anni e gli darò la dritta per leggere il post nel tuo blog.
Quando cadde il muro di Berlino i tedeschi coniarono una medaglia ricordo con la porta di Brandeburgo che mio fratello mi ha fatto avere.
Sempre grazie Rosy per i tuoi post veramente straordinari.
Bello come sempre viaggiare con te Rosy.
RispondiEliminaCiao, Roberta augurandoti un lieto fine settimana, Roberta
Caro Tomaso, è vero Berlino è una città fantastica mi piacerebbe visitarla. Tanti anni fa ci sono stata ma abbiamo fatto solo un giretto, visto che ci trovavamo alla frontiera.
RispondiEliminaCiao bacio e buon fine settimana a te e famiglia.
Sandra che bello girare in motocicletta un po' d'invidia me la devi consentire, per Berlino e per la motocicletta che mi piace tanto.
RispondiEliminaBuon fine settimana
Ciao.
Cara Roberta, anche a me piace viaggiare con voi, sono lieta che gradite i miei post.
RispondiEliminaGrazie, Buon fine settimana anche a te ciao
Tuo fratello che vive in Germania potrebbe dirci e raccontarci qualcosa direttamente dal posto, sempre se gli fa piacere.
RispondiEliminaCiao fratellone.
Buona fine settimana
Berlino è fra le città che devo assolutamente visitare, della Germania ho visto qualcosa molto più a sud nella regione del Baden Wuttemberg, una zona che amo moltissimo ricca di storia e di natura.
RispondiEliminaCon il tuo bel post faccio un tour virtuale in attesa di vederla dal vivo.
Un bacio e buon fine settimana cara rosy
Ciao,
RispondiEliminanavigando alla ricerca di articoli approfonditi, prima di partire per Berlino, ho trovato il tuo che mi è piaciuto molto per la sinteticità e le foto. Avevo letto molto sulle mostre e i movimenti artici, vita notturna e locali su http://www.myberlino.com ma mi mancava una visione d'insieme sugli sviluppi urbanistici e sulla storia moderna. Grazie
Rosaria, Berlino è una città che mi manca nel senso che non l'ho mai visitata. Mio marito vi è stato una settimana per lavoro, anni fa, e me ne ha sempre parlato bene!
RispondiEliminaColpisce, attraverso la tua narrazione, il fatto che una città, considerata algida nell'immaginario collettivo, si sia ispirata per il suo sviluppo architettonico e urbanistico alla classicità!
In ogni caso, tu non l'hai ancora visitata...però conosci bene il viale dei tigli di S.Leucio.
Il viale dei tigli di S. Leucio...come l'Under den Linden di Berlino.
Ti pare poco?
Bravissima, Rosaria. Un post altamente suggestivo.
Bacione.
Cara Rosalba la visiterai lo so lo sento e quando starai a Berlino ti ricorderai di me e del mio post
RispondiEliminaUn bacio e buona Domenica.
Federica, sono contenta che questo mio post ti è stato un tantino utile.
RispondiEliminaGrazie, per aver lasciato la tua traccia e il tuo pensiero
Allora buon viaggio alla volta di Berlino.
Ciao.
Cara Annarita In germania ci sono solo entrata per una passeggiata notturna in macchina roba di mezz'ora, stavamo in svizzera
RispondiEliminatantissimi anni fa e visto che di fronte al nostro albergo c'era la dogana tedesca dopo cena con i bambini ci andammo a fare una passeggiata, ma non ricordo nulla, solo una strada larghissima e silenziosa, cosi tornammo indietro.
Annarita anche io facendo il post ho fatto la tua stessa considerazione, anche se a dire il vero che i tedeschi amassero la classicità era una cosa che sapevo.
Durante la seconda guerra mondiale, le reggia diventò il loro quartier generale e i nostri genitori ci raccontavano che i tedeschi rispettavano la reggia la tenevano ordinata e non toccavano e ne rompevano nulla
Quando se ne andarono loro alla reggia arrivarono americani e marocchini e non si capi più nulla.
Fecero della reggia non solo il loro quartier generale ma la loro stalla.
La rovinarono tutta
Vedrai che prima o poi andrai a Berlino con tuo marito e anche tu a Berlino ti ricorderai del mio post e di me.
Bacione
Ciao Rosaria, leggendo il tuo post ne ho saputo di più che dal racconto di Mao quando ci andò sei anni fa per lavoro. Il popolo tedesco ha saputo veramente rimboccarsi le maniche per ricostruire una nazione distrutta dalla guerra e vanno ammirati. Prima o poi ci andrò anche io ma per il momento la visito con te. Buona vita, Viviana
RispondiEliminaCara Viviana, non credo che Mao non ti abbia parlato sufficientemente di Berlino, ma ci voglio credere e sono contenta di crederci.
RispondiEliminaI tedeschi sono stati veramente bravi
son tedeschi?
Pensa che conoscevo una tedesca, che aveva due figli e come li faceva trottare.
Li faceva uscire e correre tutte le mattine, con vento, pioggia diceva che noi mamme italiane siamo molto teneri con i figli.
Non per niente quando vogliamo dire di una persona che è tosta di carattere, diciamo sembri una tedesca. Hanno carattere.
Un bacione e salutami mao e grattatina a molly, anche se so che preferisce una bisteccona.
Dopo aver gustato questo nuovo bel post, ti lascio il mio saluto con un abbraccio: buona settimana
RispondiEliminaAbbraccio che ricambio con gioia
RispondiEliminaBuona settimana anche a te
e speriamo che il tempo si aggiusti
Grazie Paola
Bacio ciao
Grazie Paola
RispondiEliminaScusa il ritardo ma sono stata un po' impegnata in questo periodo.
Un bacio A presto