L'arco della Pace, Milano
Luigi Cagnola,1807-1838
Con la fine del dominio napoleonico comincia per L'europa un periodo di assestamento che vede la restaurazione dei vecchi regimi. In Francia si assiste al ritorno della monarchia borbonica sotto Luigi XVIII - 1814-1824-; nella penisola italiana, come avviene in Germania, si convalida invece una certa semplificazione politica e territoriale.Durante questi anni l'arte segue un doppio percorso, l'uno indirizzato a promuovere ambiziosi interventi architettonici e urbanistici l'altro finalizzato a celebrare con opere monumentali i fasti dei nuovi regimi. Nell'architettura, questo filone si esplica nella progettazione di archi e gruppi allegorici, che all'inizio dell'Ottocento popolano piazze, palazzi e parchi.
Luigi Cagnola,1807-1838
Con la fine del dominio napoleonico comincia per L'europa un periodo di assestamento che vede la restaurazione dei vecchi regimi. In Francia si assiste al ritorno della monarchia borbonica sotto Luigi XVIII - 1814-1824-; nella penisola italiana, come avviene in Germania, si convalida invece una certa semplificazione politica e territoriale.Durante questi anni l'arte segue un doppio percorso, l'uno indirizzato a promuovere ambiziosi interventi architettonici e urbanistici l'altro finalizzato a celebrare con opere monumentali i fasti dei nuovi regimi. Nell'architettura, questo filone si esplica nella progettazione di archi e gruppi allegorici, che all'inizio dell'Ottocento popolano piazze, palazzi e parchi.
Amedeo VI Di Savoia
1844 1853-Torino
Piazza del Municipio
In Italia ancor di più che nelle altre nazioni europee, il peso politico e culturale di Antonio Canova rallenta ogni processo di frattura decisiva rispetto alla tradizione classicista.Il ritorno degli antichi regimi nei vari stati favorisce l'affermarsi di uno stile ufficiale orientato essenzialmente all'esaltazione dinastica, ma estraneo a qualsiasi esigenza culturale. Dal 1816 al 1820 si assiste a un vero tentativo di adeguamento all'orientamento romantico europeo, con risultati che trovano realizzazione sopratutto in monumenti celebrativi pressochè mediocri.In Piemonte, durante il governo di Carlo Alberto di Savoia (1831-1848), sono chiamati a corte artisti da vari ambiti culturali. Da Milano arriva Pelagio Palagi il quale nei numerosi incarichi affidati , fino alla grande statuaria monumentale per il gruppo bronzeo dedicato ad Amadeo VI di Savoia. L'importante gruppo di Palagi è ampiamente superata dal torinese Carlo Marocchetti nel monumento a Emanuele Filiberto di Savoa.
Dopo il 1860 gli scultori cominciano a cimentarsi con gruppi allegorici e con bassorilievi storici vestiti con abiti moderni.La grande fioritura della statuaria celebrativa e monumentale si sviluppa durante gli anni dell'unità nazionale, quando l'epopea del Risorgimento entra a far parte della storia e vengono indetti concorsi e sottoscrizioni popolari per l'erezione di monumenti in marmo e bronzo che esaltano i geni dell'arte, le glorie locali e i padri della patria, da Vittorio Emanuele, a Garibaldi, da Mazzini e Cavour.
Emanuele di Filiberto di Savoia
Torino 1838-Piazza San Carlo
L'opera viene esposta nel 1838 al Louvre di Parigi come omaggio al Piemonte e alla politica di Carlo Alberto. Il monumento raffigura il re Emanuele Filiberto di Savoia nell'atto controllato di rinfoderare la spada dopo la vittoria sull'esercito francese. I rilievi del basamento rappresentano episodi della battaglia di San Quintino e la pace di Cateau-Cambresis (1559) in seguito alla quale la Savoia ritornava a Emanuele Filiberto.Rispetto ad altre statue equestri che da questa data cominciano a riempire le piazze torinesi, questa di Marochetti risulta tra le più riuscite, sopratutto per il modo in cui è risolta la tradizione stilistica degli eroi a cavallo, quella classica di Donatello e quella barocca di Mochi, a favore di una naturalezza nel quale si evidenzia senza fasti inutili la severa nobiltà del personaggio.
In Italia soltanto nel pieno delle vicende
risorgimentali gli artisti cominciano a misurarsi con i temi di storia contemporanea Il primo segno di cambiamento si ha intorno agli anni quaranta, in coincidenza con il consolidarsi di certi valori progressisti si diffonde un nuovo orientamento estetico che guarda alla verità oggettiva del dato naturale fuori e contro ogni sistema astratto.L'artista che anticipa questo filone poi largamente diffuso per tutto il secolo è Lorenzo Bartolini il quale, esprime in maniera chiara una nuova fede della realtà oggettiva. Nel suo tentativo di uscire dalle remore neoclassiche, l'artista in un primo momento studia il naturalismo della scultura toscana quattrocentesca e sviluppa poi la teoria del dato naturale, suggerendo un approccio diretto e spontaneo alla realtà. Su questo insegnamento in Italia lavorano Luigi Pampaloni, Pietro Magni, e Pietro Tenerani , autore del famoso Pellegrino Rossi
risorgimentali gli artisti cominciano a misurarsi con i temi di storia contemporanea Il primo segno di cambiamento si ha intorno agli anni quaranta, in coincidenza con il consolidarsi di certi valori progressisti si diffonde un nuovo orientamento estetico che guarda alla verità oggettiva del dato naturale fuori e contro ogni sistema astratto.L'artista che anticipa questo filone poi largamente diffuso per tutto il secolo è Lorenzo Bartolini il quale, esprime in maniera chiara una nuova fede della realtà oggettiva. Nel suo tentativo di uscire dalle remore neoclassiche, l'artista in un primo momento studia il naturalismo della scultura toscana quattrocentesca e sviluppa poi la teoria del dato naturale, suggerendo un approccio diretto e spontaneo alla realtà. Su questo insegnamento in Italia lavorano Luigi Pampaloni, Pietro Magni, e Pietro Tenerani , autore del famoso Pellegrino Rossi
Pellegrino Rossi
1854, Roma
Galleria Nazionale d'Arte Moderna.
La statua raffigura Pellegrino Rossi (1787-1848). giurista e politico e ministro di Pio IX, assassinato nel 1848.
Il personaggio è rappresentato seduto su una sedia, con le gambe accavallate, vestito con la finanziera e il mantello drappeggiato a guisa di doga, con in mano penna e quaderno. L'atteggiamento anticonvenzionale e spontaneo del soggetto lo annovera tra i primi esempi significativi della ritrattistica italiana dell'Ottocento.In quest'opera l'artista dimostra di aver approfondito la ricerca di un ideale , senza indugiare su troppe annotazioni descrittive e su un sentimentalismo tutto esteriore.Vengono esaltati l'equilibrio riservato e un pò freddo e la pacatezza del personaggio.
(Opera di Vincenzo Gemito, L'Acquaiolo. Museo Michelangiolesco,Caprese Michelangelo (AR))
Ho avuto modo di ammirare la statua di Pellegrino Rossi durante una visita a Roma. E' come l'hai descritta e rivederne l'immagine mi ha fatto veramente piacere.
RispondiEliminaIl periodo storico che hai trattato nel post fu un periodo delicato, perché gli equlibri politici erano in fase di assestamento dopo il periodo napoleonico, che fu assolutista.
Sia in campo artistico che architettonico fu evidente tale ricerca.
Un periodo non facile, di cui sei riuscita a rendere con efficacia lo spirito.
Un abbraccio
annarita
Quante cose non sapevo pur vivendo a Roma.
RispondiEliminaMeriteresti una medaglia per la diffusione della cultura.
Hai parlato di storia descrivendola attraverso le opere artistiche.
RispondiEliminaBrava la lettura scorre liscia e gradevole, ciao.
E' un periodo che non ho mai amato quello della restaurazione. Tuttavia è sfociato, almeno in Italia qualche decennio dopo, nell'unità.
RispondiEliminaE ancora dopo secoli portiamo il peso della divisione.
Pur non essendo così noto questo periodo artistico ha influenzato e influenza tutt'ora l'aspetto di molte città italiane.
Bravissima
Buon inizio di settimana
Cara Annarita, la statua di Pellegrino Rossi è davvero un capolavoro ed è anche l'inizio di un nuovo modo di scultura equestre, nasce cosi il periodo del "Verismo sociale".
RispondiEliminaQuesto periodo storico da inizio a tante cose...seppur tanto delicato, ma nuove pagine di storia saranno scritte e attraverso l'arte si possono leggere, l'arte da sempre ha accompagnato ogni momento storico e politico di un paese e questo è quello che mi affascina.
Sono io che ringrazio te
Un bacione e buon inizio di settimana.
Caro Aldo,neanche io sapevo tante cose, ma facendo soloimmagini ho capito tante cose e cosi cerco di far camminare Arte e avvenimenti storici, che hanno segnato tutte le nazioni.
RispondiEliminaLa medaglia me la date voi con la vostra presenza.
Anche la rete se vogliamo racconta del nostro attuale periodo storico e inserirci quello passato ci aiuta a capire e a ricordare la nostra Storia
Un bacio e buona settimana.
Max, son contenta che la lettura scorre leggera.
RispondiEliminaLa nostra storia passa attraverso l'arte, da quando ho capito questo
la passione per questa disciplina è diventata ancor più piacevole.
Grazie Max, ti auguro una buona settimana
Ciao.
Rosalba,il peso della divisione non solo lo portiamo ancora, ma ha segnato molto un lato di questa nostra penisola...
RispondiEliminaLa scultura equestre ha cambiato molto il volto delle nostre città, ma attraverso lei possiamo leggere pagine di storia, bella o brutta che siano.
La storia di oggi ha la sua radice in quella del passato e anche nei suoi errori e l'arte ne è la testimonianza, gli artisti attraverso le loro opere ci raccontano la loro epoca.
Rosalba questo "viaggio" nell'arte che abbraccia il suo periodo storico, mi sta insegnando tante cose e son tutte belle.
Grazie per il bravissima.
Buona settimana anche a te
Un bacione.
Ciao!
Ciao Rosaria, oramai quando entro qui, mi sembra di entrare in un meaviglioso libro d'arte. Qui con me c'è una conoscente che ha letto tutto il post e ti fa i suoi migliori complimenti per il post. Mi associo anche io e ti mando un abbraccio. Viviana
RispondiEliminaCara Viviana, ingrazia per me la tua conoscente e dille cosi che le sono veramente riconoscente,per aver letto tutto il post davvero grazie!
RispondiEliminaCiao conoscente...
A te Cara Viviana ti ringrazio e ti abbraccio e ti dico grazie e grazie per il Rosaria, mi sento più a mio agio è il mio nome.
Ciao Viv saluti a mao e carezza a molly...
Serve conoscere solo la Storia dell'Arte solo andando ad ammirare le opere esposte nei musei o quelle marmoree, fra statue e manufatti architettonici, delle città di tutto il mondo?
RispondiEliminaNon dico di no, ma non riusciremmo mai entrare nell'anima dell'arte del passato e farla palpitare in noi, arricchendoci, secondo il nostro personale grado di percezione, senza l'ausilio degli artisti del presente.
Sentiamo cosa ha dirci in proposito un noto luminare dell'arte, Gaspare De Fiore, nato a Roma il 24 luglio 1926, autore di numerosi progetti e realizzazioni architettoniche.
Dal suo corso di pittura e disegno traggo queste sue note introduttive sul disegno che è la prima cosa che un artista impara a fare.
[...] il disegno non è solo la trascrizione su un foglio di carta di un'idea o di una immagine: proprio perché riesce ad esprimere attraverso segni e colori le immagini della realtà e della fantasia, il disegno diventa l'espressione del rapporto tra noi e il mondo esterno e tra noi e il nostro mondo interiore.
Il mondo del disegno non è solo quello delle opere dei grandi maestri, dei disegni raccolti nei musei o conservati gelosamente nelle cartelle dei collezionisti.
È il "mondo disegnato" che ci circonda, con gli infiniti esempi di immagini in bianco e nero o colorate che ci affascinano, ci divertono, ci parlano e ci condizionano; ma è anche il "mondo che vorremmo e possiamo disegnare", guardando attorno e dentro di noi, per conoscerlo ed amarlo, per rappresentarlo e rifarlo.
È il mondo di uno scrittore come i Victor Hugo che arricchisce i suoi romanzi di immagini affascinanti, disegnate da lui stesso; o quello di un regista come Federico Fellini che appunta idee e ricordi per i suoi films e che progetta col disegno, volti, trucchi, costumi e scenografie.
È ancora l'avventura raccontata dai fumetti o dai cartoni animati; ma è anche il progetto sul quale si costruisce ogni cosa, dai modelli dell'auto e della motocicletta, ai modelli degli abiti e agli edifici; è il segno e il colore delle pagine enigmistiche e dei giochi di carte, ma anche quello delle copertine e delle illustrazioni dei libri, delle buste dei dischi, dei manifesti.
È, in definitiva, un mondo che non appartiene solo ai grandi artisti, ma a tutti noi, perché già tutti noi "disegniamo" allorché, vedendo un disegno, lo "completiamo" con la nostra fantasia, e poiché tutti noi ogni giorno, con la matita o la penna, rappresentiamo, o vorremmo rappresentare, quello che è davanti ai nostri occhi o quello che pensiamo.
Il disegno è fuori di noi, ma è anche dentro di noi; fa parte del nostro mondo, ci consente di conoscere meglio l'universo nel quale viviamo, ma anche quello, profondo, che è dentro di noi.
Come trovare il "proprio disegno"?
Credo che niente sia più produttivo ed esaltante che ascoltare i consigli, le esperienze, gli insegnamenti dei maestri del passato e contemporanei: leggendo quanto hanno scritto sul disegno e sui problemi del disegno, e analizzando le loro opere, "rileggendole", ritrovando cioè nei loro disegni, i modi, i metodi e gli strumenti con i quali li hanno realizzati. Impariamo a disegnare "guardando" i disegni dei maestri come se ci ponessimo alle spalle dell'autore mentre li esegue; osservando l'artista mentre traccia i segni sul foglio, guarda il soggetto e l'interpreta, schizza un'idea e la sviluppa, lasciamo che ogni artista ci spieghi il suo disegno, ce ne illustri la storia, le ragioni, i significati, lo sviluppo dal momento dell'idea all'ultimo segno. Ogni volta che riusciamo a vedere l'opera con l'occhio dell'autore e a comprendere il suo ragionamento creativo, noi affrontiamo con lui i problemi che gli si sono presentati e ci prepariamo a risolverli come lui li ha risolti. [...]
Gaetano
Caro Gaetano, buon giorno!
RispondiEliminaHo postato il tuo commento
Ti ringrazio Ciao
bellissimo post!!!
RispondiEliminaun abbraccio e buon proseguimento
^______________________^
Cara Rosy , vedo il post tutto a destra e solo in minima parte ! Sono riuscita ad aprire la finestra dei commenti e questo mi basta per capire quanto sia stato apprezzato il tuo lavoro . Speriamo di poterlo leggere per intero ...
RispondiEliminati mando un grande saluto e un arrivederci a presto.
Paola
Paola, grazie, avevi ragione tu, non si vedeva bene,comunque sono riuscita a capire dove c'era l'errore, e mi sento anche emozionata che sono riuscita a risolvere il problema.
RispondiEliminaL'errore stava nella pagina centrale, nell'Html.
Grazie Paola di avermi avvertita. Un bacione grande.
Grazie pupottina, dell'augurio
RispondiEliminaRicambio l'abbraccio ciao.
Buona serata cara Rosy penso che mi dovrai scusare non ce la faccio più a seguire tutti/e e purtroppo mi devo un po rilassare, voglio quasi troppo...
RispondiEliminaUn abbraccio forte forte.
Tomaso
Cara Rosy finalmente apro la tua bella pagina per intero !
RispondiEliminaMi offri un belvedere ricco di storia riferito ad un periodo particolare in cui i cambiamenti incominciavano a farsi strada .
Leggendo il post ho unito l'utile al dilettevole perchè ripassando la storia dell'arte ho deliziato i miei occhi di tanta bellezza .
Brava , continua così perchè ci piace!!!
Un abbraccio
Paola
Caro Tomaso riposati e non preoccuparti, che verrò io da te
RispondiEliminaStammi bene, mi raccomando riguardati
Ti abbraccio.
Cara Paola son contenta che sono riuscita a mettere il blog a posto
RispondiEliminaSon contenta che il post e di tuo gradimento
Devo dire che mi state tutti accanto e questo è una bella cosa perchè rafforza la mia fiducia in questo nuovo percorso, dove raccolgo anche il vostro affetto.
Dirvi grazie è poco, ma quando il grazie parte dal cuore è la parola più bella.
La prima a credere in me fu Annarita e grazie a lei presi coraggio, e in punta di piedi ha affrontata la sua virata.
Anche io sono contenta, anche perchè attraverso soloimmagini ho iniziato ad amare l'arte e ad apprezzarla e arricchisce tanto.
Un bacione a te cara Paola.
Ciao Rosy, passo solo ora perchè mi sto concedendo meno tempo al pc.
RispondiEliminaNon mi dimentico di te, però, e vengo a salutarti sempre volentieri. Qui è un posto piacevole, si respira cultura, il che non guasta mai. Grazie e buona serata
Ciao,Rosy.Veramente un buoin lavoro,quello che stai facendo.Complimenti.E' un altro modo di leggere la storia,e forse troppe volte ,lo dico per me,sono troppo superficiale,nel guardare le cose.
RispondiEliminaUn abbraccio
Ciao Rosaria, ti lascio un abbraccio e un saluto. Buona notte, Viviana
RispondiEliminaCara Angelo, ogni tanto un po di riposo fa bene,non preoccuparti riposati.
RispondiEliminaCiao e buona serata.
Cara chicchina, mi piace quello che mi hai scritto.
RispondiEliminatu sei attenta in tutto ti conosco molto bene.
Un abbraccione ciao.
Cara Viviana, grazie, io invece ti auguro una buona serata.
RispondiEliminaBacione ciao e grazie
CIAOOOOOOOOOOO
RispondiEliminaSono passata per augurarti una felice domenica delle Palme ..
Un bacio e BUONA DOMENICA
LINA
Grazie Cara Lina Buona Domenica delle palme anche a te
RispondiEliminaDomani siamo impegnate tutte e due, se posso faccio un salto da te a portarvi la Palma.
Ciao bacio