Stamattina mi sono alzata con un pensiero.Quando mi si dice che sono antica nei sentimenti be', sono contenta,trovo che sia un complimento,perchè i valori che mi hanno accompagnato nella vita vuol dire che sono ancora tutti intatti e devo a loro se oggi sono come sono. L'importante è non essere arretrati mentalmente. L'arretratezza e ben diversa...questa parola si che mi offenderebbe. Essere moderni, cosa significa? forse essere giovani? No, si può definire moderno anche un centenario, se è preparato sulla vita Cosa vuol dire essere preparati sulla vita? Vuol dire una sola cosa... tenersi aggiornati e di non perdere mai il desiderio del sapere e della conoscenza
Per me è moderno solo chi non si allontana mai dalla cultura e sa camminare nella storia del suo tempo, poi, giovani, vecchi e bambini del nostro tempo, saremo tutti definiti nell'epoca che verrà dopo la nostra, contemporanei e questo ci fa capire di come il tempo annulla le distanze, rendendo i modi di dire molto sciocchi.
Sottoscrivo quanto affermi rosy e aggiungo l'arretratezza è trasversale al ceto o alla posizione sociale.
RispondiEliminaBel post bravissima!
Un abbraccio
Brava rosy, quoto tutte le tue riflessioni, a volte ci creiamo noi stessi delle distanze....l'importante è usare il cervello nel modo corretto....ma qual'è il modo corretto?
RispondiEliminaper me è pensare in positivo....questo mi aiuta molto spesso a superare momenti brutti e difficili, perchè anch'io come tutti ne ho!
ciao ringraziandoti della bella cartolina che mi hai inviato, roberta
Cosa potrei aggiungere! confermo tutto quanto dici, purtroppo per quanto fanno solo pochi riescono, la ricerca è l'unica speranza dunque per quanto poco si da messo insieme diventa tanto.
RispondiEliminaquando andiamo il giro magari sorridendo con delle belle battute, proviamo a guardare dietro e vedere quanti non sanno o non possono sorridere, proviamo a farli sorridere, non sarà facile ma dobbiamo provare.
un abbraccio forte a te cara Rosa. Tomaso
Nuda e cruda verità,
RispondiEliminaForse io lo affermo perché come età sono arrivato alla quarta?
Può darsi, ma ne sono convinto.
Hai pensato bene Rosaria, «...giovani e vecchi saremo tutti definiti nell'epoca che verrà... contemporanei e questo ci fa capire di come il tempo annulla le distanze,...».
RispondiEliminaQuesto modo di concepire "essere moderno" è quanto di più centrato si possa perseguire nella vita di un uomo che viaggia nel tempo evolvendosi, ma restando continuamente vincolato alle sue origini. "Giovane e vecchio", anzi "vecchio e bambino", invertendo i termini, era la definizione di Lao Tze, il Vecchio Maestro, il Signore del Tao. Ma è una denominazione che può indicare tutti o nessuno, o più semplicemente può indicare la "sapienza" che giace, più o meno addormentata, nel cuore di tutti gli uomini. La tradizione vuole che questo appellativo fu dato ad un maestro in ossa e carne che visse ai tempi di K'ung Fu-tzu, cioè di Confucio, (551 – 479 a.C) e che è considerato l'autore del Tao Te Ching, (Classico della Via e della Virtù, nonché uno dei padri del taoismo.
Di lui non si sa il nome esatto, «Lao-tze» essendo un titolo: letteralmente vuol dire il «fanciullo vecchio», al che si associa la leggenda popolare secondo cui egli sarebbe nato già con l'aspetto di un vecchio e coi capelli bianchi. Senonché la vecchiaia nella tradizione cinese ha anche avuto un significato traslato, divenendo sinonimo di perennità e perfino di immortalità (così, per esempio, la traduzione giusta del nome di una grande divinità, Huang-lao kiun, non è «Vecchio Signore Giallo» ma l'«Immortale Signore del Centro» - il giallo e il colore del centro ). Per cui «Lao-tze» - «fanciullo vecchio» - sta propriamente a designare la qualità di perenne attualità, durata e giovinezza propria a chi si mantiene in contatto con le origini, secondo ciò che si attribuisce agli «uomini del Tao». (Dal libro "Tao-Te-Ching" di Julus Evola. Ediz. Mediterranee)
Abbracci,
Gaetano
E brava, la mia Rosaria, quanta saggezza!
RispondiEliminaHai centrato perfettamente il significato di modernità..."Per me è moderno solo chi non si allontana mai dalla cultura e sa camminare nella storia del suo tempo."
E' proprio come tu affermi. Oscar Wild affermava che "Tutto ciò che è moderno viene, prima o poi, superato" quindi saper camminare nella storia del proprio tempo va anche oltre il concetto di modernità.
Lo stesso Wild affermava che "Nulla è pericoloso quanto l'essere troppo moderni. Si rischia di diventare improvvisamente fuori moda". Hai quindi ragione di considerarlo un complimento quando ti si dice che sei "antica".
Rosaria, so che ti piace leggere, perciò ti consiglio, a proposito di modernità, la lettura di qualche opera del sociologo inglese Anthony Gidden, considerato oggi uno dei più conosciuti e autorevoli scienziati sociali, non solo britannici ma anche a livello mondiale.
Un bacione
annarita
Rosaria, ho letto i tuoi due commenti sul "Piccolo Popolo", pubblicati da Cancello ed Arnone News. Vi troverai le mie relative risposte. È stato un piacere.
RispondiEliminaBuona Domenica,
Gaetano
Saggia come sempre Rosa!
RispondiEliminaRosaria, mi scuso per aver storpiato il cognome del grande WILDE scrivendolo Wild...ma il sommo comprenderà! Colpa dell'orario assurdo...
RispondiEliminaOggi è Santa Lucia; colgo l'occasione per fare gli auguri alle tue lettrici che portano questo bellissimo nome.
Bacioni
annarita
bello, bello, bello, mi è piaciuto questo post!
RispondiEliminaI sentimenti non hanno tempo, no, non c'è un tempo per definire e rinchiudere delle emozioni e dei valori.
Rosalba, l'arretratezza mentale può colpire tutti i ceti, ma nelle persone che hanno studiato e appartegono anche a ceti elevati, non è raro trovare arretratezza mentale che accompagna anche quella spituale e queste persone sono le più pericolose.
RispondiEliminaCiao, un bacione grande.
Cara Roberta, nessuno crea le distanze volutamente è perchè perchè molte volte non si ha nulla da dire l'uno a l'altro, poi magari all'improvviso basta una parola per veder scomparire le distanze.
RispondiEliminaNelle distanze che creiamo o ci creano gli altri a volte c'è solo paura di ferire o di essere feriti.
Il modo corretto del cervello qual'è? Credo che ognuno di noi dovrebbe imparare a conoscere i propri limiti, e non oltrapassarli mai, altrimenti, il cervello va in tilt come il pc quando lo carichiamo molto..e questo crea disagio a noi e agli altri.
Le poste virtuali funzionano molto bene
Un bacio.
Tomaso caro, hai ragione su tutto.
RispondiEliminaOgnuno di noi dovrebbe saper abbracciare il suo simile con amore
sincero.
Tomaso, guarda sulla destra del pc
c'è una cartolina per te, se ti fa piacere puoi ritirarla.
Un abbraccio a te e famiglia.
Gaetano, i tuoi commenti, cosi bene illustrati, mi fanno sorgere nuovi pensieri.
RispondiEliminaHo sempre creduto e credo che che quello che la mia mente pensa in privato...è cosi sciocco da non essere preso in considerazione, invece mi accorgo dai commenti che non sono poi cosi stupide le cose che penso.
Grazie per questo esauriente e interessante commento che cercherò di approfondire,anche perchè e nella mia natura di non lasciare mai nulla in sospeso.
Ti abbraccio e ti auguro un
Buon proseguimento di Domenica.
Aldo,ogni età ha i suoi frutti,
RispondiEliminaquelli della maturita, sono i più belli, i più succosi, sono maturati "sull'albero della vita"
L'universo con tutte le sue stelle
scrivono in cielo la loro età, cosi e anche per noi che siamo solo una piccola nota, che leggera passa nella grande armonia della vita.
Ti abbraccio ciao,
Carissima Rosaria, preso per il tema di questo post, mi è sfuggito di ringraziarti per la cartolina di Buon Natale. Chissà cosa mi riserba di buono il pacco che hai confezionato per me!
RispondiEliminaNatale viene con il freddo, due compagni inseparabili, o no? Se c'è il tepore di un caminetto certo che no.
Il freddo e con esso il vento, mi suggerisce di contraccambiare il tuo regalo con un'altra mia breve poesia in napoletano, una sestina in rime, questa:
QUANN’ERO GUAGLIUNCIELLO
Ddoce è ‘a nuttata quanno
a fora, ‘o vient’ soscie forte.
Me stregn’ sott’ ‘e cuperte
e m’addormo penzanno.
Penzo a comm’era bello
quann’ero guagliunciello.
Buon Natale anche a te e alla tua famiglia,
Gaetano
Cara Annarita, so che sei oberata di lavoro e ti ringrazio d'aver trovato un po di tempo per me. Grazie.
RispondiEliminaNon lo so se ono saggia cara amica, ma mi piacerebbe esserlo e mi fa piacere che me lo dici.
Allora visto che senza volerlo ho centrato con il mio post il pensiero del
grande WILDE comprerò anche il libro Anthony Gidden,che mi hai consigliato, lo leggerò piano piano e forse mi sarà utile... grazie e ti farò sapere.
Un abbraccione e grazie, di tutto.
Caro Gaetano, posterò la tua bellissima poesia e la leggeremo insieme accanto al caminetto...che ne dici?
RispondiEliminaGaetano, andrò a leggere le tue risposte ai miei commenti.
RispondiEliminaUn abbraccio
Janas, è contenta di questo post,
RispondiEliminaperchè sei una vera follettina, piena di sentimenti...
A martedi...nell'attesa ti mando un bacione.
Stella, la saggezza, è un bene raro e mi piacerrebbe possederlo, ma non lo possengo.
RispondiEliminaUn bacione.
Bellissima idea, Rosalia.
RispondiEliminaGaetano
Grazie, cara Rosy, degli auguri!
RispondiEliminaAnch'io sono d'accordo con la tua bella riflessione. L'età non conta quando il cuore ha sentimenti freschi e genuini come dimostri tu.
Un caro saluto!
Angelo, giusto sono i sentimenti che contano senza di loro siamo sacchi vuoti
RispondiEliminadi nuovo tanti auguri
ciao.
Allora caro Gaetano posto la tua bella poesia.
RispondiEliminaciao
Angelo,a te auguro buon pomeriggio
RispondiEliminaCiao