Mouse come promesso la mattina arrivò in albergo prestissimo. Alice era pronta e l'aspettava ansiosa e curiosa di vedere cosa le avrebbe fatto vedere Mouse.
Si avviarono al museo, strada facendo..Mouse avvertì la bimba che le avrebbe fatto vedere una macchina eccezionale!
Al museo gli occhi di Alice si smarrivano, troppe erano le cose che vedeva, e voleva sapere tutto...ma Mouse le disse che doveva avere pazienza. Alice si trovò al centro di una grande sala, dove c'era una strana macchina.
Mouse prima di iniziare a parlare si schiari la voce e dopo una breve pausa iniziò...Questa macchina che vedi, così strana cara Alice, per molto tempo è stata tenuta nascosta, ma il re Google un giorno scrisse un editto per i suoi internettiani ai quali chiedeva.. Lo sai chi ha inventato il primo computer ?
Molti se lo chiedono da quando Google ha affisso nel suo regno la domanda.
Ma la risposta non tardò a venire.
Premetto, che all'epoca io ancora non ero nato ma grazie al mio lavoro di topino infaticabile, vengo a conoscenza di tante cose di questo regno, tutto passa tra le mie mani..mani? Volevo dire zampette o, meglio fili. Povera bambina, finita in in un regno dove tutto era strano..ma la sua curiosità era tanta. La sua attenzione fu catturata dalla voce calma di Mouse..che raccontava... Alice, ti presento Colossus, il primo computer programmabile, inventato dagl'inglesi durante la seconda guerra mondiale e non dall'americano ENIAC, come si credeva.
Con questa macchina gli inglesi vinsero la seconda guerra mondiale. Colossus riusciva a decifrare i messaggi del nemico, ma poverino, dopo la guerra e dopo aver tanto contribuito per la vittoria finale.. Churchill lo fece distruggere e su di lui fu messo il sigillo del silenzio. Per costruire Colossus il governo inglese aveva riunito i più brillanti matematici tra i quali il leggendario Alan Turing, padre dell'intelligenza artificiale. Facevano parte dello staff anche latinisti, egittologi, campioni di scacchi e di parole crociate. Dovevano decifrare le comunicazioni dell'esercito nemico, e dobbiamo ringraziare Tony Sale, ex cacciatore di spie e tecnico informatico, se il Computer Colossus, torna a FWT UNESCO Computer Museum, Museo Didattico di Storia dell'Informatica. Tony Sale è riuscito nell'impresa avvalendosi solo di qualche vecchia foto e di alcune testimonianze. Il computer consiste di due armadi lunghi sei metri e larghi due metri e mezzo, e contiene 2.500 valvole.
Mentre Alice ascoltava le venne un dubbio...e chiese a Mouse..mi spieghi come Tony Sale ha saputo di questa macchina, se era stata distrutta? Mouse la guardò, e sorridendo le rispose... Brava bambina, giusta domanda la tua.
Cara Alice, fu negli anni '70 che l'esistenza del misterioso computer venne alla luce, troppe persone lavorarono a questo progetto e qualcuno dovette rompere il sigillo del silenzio, credo che sia andata cosi, anche se non ne sono sicuro, questo è solo quello che penso io.
La giornata terminò e mentre Mouse riaccompagnava Alice in albergo, le raccomandò di non andare subito a letto ma di farsi una passeggiata nel regno di re Google. Era un peccato dormire quando intorno ci sono tante meraviglie da sapere. Alice confessò che non conosceva le strade del regno e che aveva ancora bisogno di lui. Mouse si grattò in testa, arricciò la fronte pensoso...allora facciamo cosi, domani ti porto al lavoro con me, che ne dici sei contenta? Alice gli saltò al collo e lo baciò ringraziandolo e gridando SIIIIIIIIIIII!! Voglio vedere come lavori tu cosi piccolino piccolino, son proprio curiosa, ciao zio Mouse a domani e scappò via ridendo. Mouse la guardò e pensò..ma proprio a me doveva capitare questa strana bambina? E poi non sono suo zio, ma in cuor suo fu contento di essere stato chiamato zio, mai nessuno l' aveva chiamato zio Mouse, però mi piace questa nipotina.
(Nel 1994, un team guidato da Tony Sale iniziò la ricostruzione di un calcolatore Colossus al The National Museum of Computing . Qui, nel 2006, Sale (a destra) controlla la rottura di un messaggio cifrato con la macchina completa).
La prima parte qui
Come nacque la posta elettronica. qui
Sembra una favola e forse lo è però parla di cose concrete.
RispondiEliminaLa fantasia scorre nelle tue vene.
Un abbraccione,
aldo.
Che bello cara Rosy leggere questi racconti che svegliano in noi delle cose reali se anche sembra solo fantasia.
RispondiEliminaBuona giornata con un abbraccio.
Tomaso
Bella questa favola basata su fatti reali. Ricordo, verso la fine degli anni ottanta quando lavoravo ancora come telefonista, di aver chiesto ad un'operatrice straniera di conoscere un numero telefonico, ricevendo la risposta non più da lei (la collega) ma da una voce computerizzata, al ché rimasi incredula e pensai ad uno scherzo :)
RispondiEliminaCiao Rosy complimenti!
Nou
preistoria della preistoria; tutto cominciò con Bill altrimenti c'era il nulla, solo una montagna di schede perforate...
RispondiEliminaUna favola stupenda che ci accompagna, con la curiosità dei bimbi, a scoprire la storia di questi "aggeggi" che ormai fanno parte della nostra vita quotidiana.
RispondiEliminaBrava Rosy!!!
Un abbraccio!
Ps: leggendo la tua favola mi è venuto in mente un vecchio film, in bianco e nero, con Katharine Hepburn e Spencer Tracy "La segretaria quasi perfetta"
Hola: Un texto muy interesante para saber un poco más de la historia. No sé si verdad o leyenda...
RispondiEliminaPero me ha gustado leerla.
Gracias por compartir tus letras.
Te dejo mi gratitud y mi estima. Un puñado de besos desde España Galicia.
Se feliz.
Grazie della vostra presenza
RispondiEliminae dei vostri commenti.
Un abbraccione circolare a tutti voi!
Ma che fantasia, Rosy! Veramente carina la storiella!
RispondiEliminaSemplicemente deliziosa! (ed anche istruttiva: quante ne sai!)
RispondiEliminaUn abbraccio
Nina
bellissimo il seguito!!! Che merita altre puntate di questo originale racconto!!!
RispondiEliminaConoscendoti..ci state già lavorando!!!!!!!!
Un bacetto ad entrambe!!!!!
Un abbraccio Rosy e sereno fine settimana!!!
RispondiEliminaps- un abbraccione ad Angelo!
Grazie lella, la fantasia ci aiuta anche a vivere e poi è anche un modo di scoprire come è nato questo strano mondo, chiamato Internet.
RispondiEliminaCiao
Cara Nina, le notizie le prendo da internet e poi il resto è fantasia.
Abbraccione ciao
Cara Bruna, la continuazione ci sarà ma con calma, anche perchè non è facile coniugare le notizie quelle vere con la fantasia.
Un salutone e un bacione.
Gabry, ricambio l'abbraccio e il buon fine settimana.
Ho dato il tuo saluto ad Angelo che ricambia , e ti ringrazia anche degli auguri per il suo onomastico.
Bacione ciao.
Cara Rosy, sei fantastica!!!
RispondiEliminaUna bellissima fiaba per conoscere il mondo informatico in forma simpaticissima.... bravissima!!!
Un bacio
Un bacio a te cara zicin
RispondiEliminaAdesso devo preparare la terza parte, la nipotina mi ha abbandonata:((
Bacione ciao
Molto interessante questa seconda parte, tra fantasia e realtà. Brava Rosaria:)
RispondiEliminaColossus è preceduto unicamente dalla macchina Atanasoff–Berry Computer, anch'essa elettronica ma non programmabile, mentre la realizzazione di ENIAC è successiva di alcuni anni. Il suo primato cronologico, tuttavia, è stato riconosciuto in ritardo a causa del rigoroso segreto imposto dal Regno Unito, resistito per decenni anche dopo la conclusione della guerra.
Il grande matematico Max Newman, suo progettista, si basò sugli irrinunciabili concetti della macchina universale del geniale e sfortunato Turing. Senza il lavoro di Turing, il Colossus non sarebbe stato progettato...forse lo avrebbe realizzato lo stesso Turing se non si fosse suicidato così giovane. Per Tommy Flowers è stato tutto sommato agevole realizzarlo nella Post Office Research Station a Dollis Hill.
Un abbraccio.
Annarita