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venerdì 13 aprile 2012

Rione Tescione

La chiesa e   il campo di calcio.








La prima entrata del rione si trova in fondo a questa strada 
dove si vede la Scuola di Polizia di fronte.
  Il palazzo giallo in fondo alla strada a  destra del pc, abito io. 




 Lunga questa strada, c'è un'altra uscita
una piccola oasi
Un'altra 
L'ulivo nella piccola piazzetta che   accoglie gli esterni e ricorda a noi che dobbiamo stare in pace tra noi.


Qui vivo da 44 anni. In questo posto son cresciuti i miei figli e io con loro.
Il Rione Tescione è nato con le case popolari e ogni sua palazzina massimo è di tre piani. Dopo un po' arrivarono le ruspe dei privati e iniziarono le loro costruzioni.

Il primo a costruire fu l'ingegnere Letizia,(dove abito io)  all'epoca sfioravo  i 18-anni.
In poche parole,  ho visto nascere questo rione , abitando poco distante. Di domenica dopo pranzo  con gli amici si veniva tutti insieme in questo posto,   per curiosare e vedere come procedevano i lavori delle case popolari, (devo avere anche una foto dell'epoca, se la trovo la posto) e raccogliere le ciliegie sugli alberi ancora rimasti. Qui era tutto terreno a frutteto. Mia madre mi raccontava che da ragazza assieme alle sorelle e altre del suo paese venivano a raccogliere mele, ciliegie , prugne e altro.
A me piace tanto vivere qui. Il rione da l'idea di   un piccolo villaggio  nella  città, oltre ai residenti, gli altri o sono di passaggio, o sono  parenti, conoscenti  o amici.
Per queste stradine, d'estate,  verso la mezzanotte gli abitanti scendono e camminano in lungo e in largo il rione, per respirare un po' d'aria fresca e niente macchine, qualcuno scende  anche in pantofole e in  pigiama.
Ogni tanto si trova una piccola isola di verde con le panchine e anche molti giovani del posto si trattengono fino a tardi seduti sulle panchine.
Questo rione ha quattro entrate, ci conosciamo tutti   di vista e viene spontaneo salutarci.

Ci sono le primarie, il circolo degli anziani e non, il campetto di boccia che si trova accanto alla chiesa,  anni fa ci giocavo anche io  con i vecchietti, mentre il mio Lucariello giocava a pallone nel campo con gli amici.
  Un'estate intera giocai a bocce con un'altra amica e qui mi sovviene un ricordo che mi fa sorridere.
Il campo di bocce era un luogo solitario con al  massimo dieci vecchietti e noi giocavamo con loro  Si rivoluzionò  il campo..un sacco di gente (maschetti)  iniziarono  a venire e cosi ce ne dovemmo andare, il campo di bocce diventò troppo affollato di spettatori... però,  mi dispiacque, mi piaceva giocare a bocce..è bello credetemi.

 Ci sono piccole salumerie, corsetteria, vestiti, piccoli supermercati, insomma non manca nulla,  neppure i pettegolezzi.
 Questa è solo una quarta parte  del Rione Tescione..
 A proposito, chi di voi ha mai giocato a boccia??

Avviso  per  le amiche/ci e naviganti
Domani non ci sto- si sposa il nipote di mio marito e domenica sono impegnata a fare gli gnocchi a grandi e piccini..non vedo l'ora che viene domenica.
Per motivi  di un un fuoco santo...finalmente dopo due mesi  avrò a  pranzo i nipotini. e gli  gnocchi sono d'obbligo e vanno bene anche i grandi;)))
Buon fine di  settimana,  con amore e con cuore...questa frase la dice sempre il mio adorato nipotino,  Marietto il furbetto.

9 commenti:

  1. Cara Rosariella, qunto amore trasuda dalle tue parole... deve essere un posto speciale e pieno di armonia, dove tutti si trovano bene... sia "piccoli" e che "grandi".
    Un posto accogliente dove tutti si conoscono e si salutano tutti.
    Belle le foto e le descrizioni... grazie a loro ho passeggiato con Te nei vialetti ed ho conosciuto il luogo dove abiti.
    Un bacio

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  2. Scusa... la mia tastiera è da cambiare... intendevo "quanto"
    Un bacio

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  3. Una carrellata veramente fantastica. Un paese dentro o presso la città, con tutto quello spazio verde, attrezzato di tutto, è una specie di borgo medievale moderno.
    Io le bocce le ho tenute per ricordo, sono nella loro custodia, appese in cantina; se dovessi decidere di tornare a giocarci, te le faccio avere (ma sono in metallo, un po' pesantucce).
    Se fai gli gnocchi significa che il fuoco santo si sta spegnendo, e questa è notizia bella.
    Un salutino e un abbraccione.

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  4. Cara Rosy, hai scritto proprio un bel post; grazie d'aver condiviso con noi parte della tua vita e del tuo ambiente.
    Ciao, un abbraccio affettuoso.

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  5. Cara Rosaria, man mano che leggevo il tuo racconto, guardando le foto, mi sembrava di vedere il rione, che hai descritto, con il suo carico di viva umanità: i vecchietti e il campetto delle bocce...tu e la tua amica a giocare; i giovani ad attardarsi sulle panchine, nelle lunghe e calde notti estive; gli abitanti del rione a passeggiare...

    Suggestive e coinvolgenti pennellate di vita che ti ringrazio di aver condiviso con noi!

    Buon matrimonio domani e buoni gnocchi domenica.

    Un abbraccio
    Annarita

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  6. Ciao Rosy, descrivi con tanta tenerezza il posto dove abiti.Sei bravissima anche come fotografa! Mi piace molto la tua cittadina con i suoi abitanti:)). Io ho mai giocato a boccia:)), ma lo proverei almeno una volta nella vita! Da ragazza io ciocavo a calcio con i miei fratelli e amici:)).
    Baci e sorrisi

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  7. Un bel racconto,anche fotografico,Rosy.
    Ci hai fatto conoscere ancora un altro pezzetto della tua vita,attraverso i tuoi ricordi e le belle foto.In tanti anni ci saranno stati cambiamenti,ma si cresce insieme,quando si vive nello stesso posto.
    Buon sabato,importante,e una felice domnica con i tuoi nipotini.Evviva gli gnocchi....

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  8. CIAO ROSY .
    Questo episodio del calcetto lo ricordo bene. Ancora oggi quando passo davanti al calcetto mi viene in mente e mi viene ancora oggi da ridere .
    CIAO LINA

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  9. Carissimi tutti, grazie del vostro passaggio
    VI ABBRACCIO CON SIMPATIA E AFFETTO.

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