Penso alla mia vita che sta scivolando via e qui sotto il cielo sardo mi chiedo tante cose.
Ho inseguito tanti sogni alcuni si sono avverati, altri son rimasti sogni, ma non dispero che anche loro si avverino.
Le stelle di San Lorenzo mi riporta alla mente il famoso film dell'olio di Lorenzo, un film che è tutto amore guardando il cielo credetemi non cerco le stelle cadenti ma i volti e i sogni di due genitori che mai si arresero.
Un'amore grande regalò a questi genitori un grande sogno e dove la scienza falli l'amore vinse
L'amore, che grande sentimento.
Non ha importana se non sei amato l'importante che tu sappia amare.
Ho visto il film più volte. A scuola lo facciamo vedere ai ragazzi per i valori etici che trasmette.
Per chi non conoscesse la trama del film, la riporto da wikipedia:
L'olio di Lorenzo (Lorenzo's Oil) è un film diretto da George Miller con Nick Nolte e Susan Sarandon.
Tratto da una storia vera, narra la drammatica vicenda della famiglia Odone e della malattia del piccolo Lorenzo: nella realtà, Lorenzo si è spento il 30 maggio 2008, all'età di 30 anni, a Washington, per le conseguenze di una polmonite.
Trama [modifica]
Nelle isole Comore, il piccolo Lorenzo Odone di cinque anni è un bimbo felice sino a quando si scopre che è affetto una terribile e rarissima malattia degenerativa, l'Adrenoleucodistrofia.
La malattia colpisce le cellule cerebrali e i medici danno al bambino un massimo di due anni di vita. I genitori, Augusto Odone, di professione economista, e Michaela Teresa Murphy (glottologa), non si arrendono e cominciano a interessarsi alla malattia diventando esperti a livello mondiale della patologia del figlio.
Dopo anni i genitori elaborano l'Olio di Lorenzo, una miscela composta da olio d'oliva (acido oleico) e olio di colza (acido erucico), in grado di bloccare l'avanzamento della malattia. Tale miscela non ha tuttavia la capacità di porre rimedio ai gravi danni che la malattia aveva già procurato.
Per questo motivo Augusto Odone fonda il "Progetto Mielina" una fondazione internazionale senza fini di lucro con sede a Washington che ha lo scopo di finanziare la ricerca per trovare il sistema di ricostruire la guaina mielinica del sistema nervoso.
Ho visto il film più volte. A scuola lo facciamo vedere ai ragazzi per i valori etici che trasmette.
RispondiEliminaPer chi non conoscesse la trama del film, la riporto da wikipedia:
L'olio di Lorenzo (Lorenzo's Oil) è un film diretto da George Miller con Nick Nolte e Susan Sarandon.
Tratto da una storia vera, narra la drammatica vicenda della famiglia Odone e della malattia del piccolo Lorenzo: nella realtà, Lorenzo si è spento il 30 maggio 2008, all'età di 30 anni, a Washington, per le conseguenze di una polmonite.
Trama [modifica]
Nelle isole Comore, il piccolo Lorenzo Odone di cinque anni è un bimbo felice sino a quando si scopre che è affetto una terribile e rarissima malattia degenerativa, l'Adrenoleucodistrofia.
La malattia colpisce le cellule cerebrali e i medici danno al bambino un massimo di due anni di vita. I genitori, Augusto Odone, di professione economista, e Michaela Teresa Murphy (glottologa), non si arrendono e cominciano a interessarsi alla malattia diventando esperti a livello mondiale della patologia del figlio.
Dopo anni i genitori elaborano l'Olio di Lorenzo, una miscela composta da olio d'oliva (acido oleico) e olio di colza (acido erucico), in grado di bloccare l'avanzamento della malattia. Tale miscela non ha tuttavia la capacità di porre rimedio ai gravi danni che la malattia aveva già procurato.
Per questo motivo Augusto Odone fonda il "Progetto Mielina" una fondazione internazionale senza fini di lucro con sede a Washington che ha lo scopo di finanziare la ricerca per trovare il sistema di ricostruire la guaina mielinica del sistema nervoso.
Cara Rosaria, condivido in toto le tue considerazioni.
Un abbraccio
Graie Annarita, il tuo commento ha completato il mio post.
RispondiEliminaquesto film non so quante volte k'ho visto e non mi stanco mai di vederlo.
i genitori di Lorenzo sono stati grandi
e l'amore diede a loro il coraggio di affrontare la difficile malattia del loro unico figlio.
L'amore quante cose riesce a smuovere.
buonanotte grazie
Ciao bacio.
Quando si passa dal tuo blog cara Rosy a volte capita anche di commuoversi, merito tuo perché ci ricordi storie vere come quella dell'Olio di Lorenzo - film che anch'io ho visto più di una volta - ed anche di Annarita che, come affermi anche tu, ha completato il tuo post.
RispondiEliminaGrazie ad entrambe.
È proprio vero che certe volte rimani ha bocca aperta dalle emozioni.
RispondiEliminaNon ho visto questo film ma deve essere emozionante, grazie Annarita che me lo hai fatto conoscere, e grazie alla cara Rosy che lo ha pubblicato.
Un abbraccio immenso ad entrambi,
Tomaso
Come non ricordare cara Rosaria le sere stellate della mia infanzia, è li che mi rifugiavo, in un angolo nascosto del grande cortile, ha chiedere e a sperare. Certo fortunamente non erano i problemi del bambino del film.
RispondiEliminaMa per ogni bambino il suo problema è sempre il più grande.
I miei non erano desideri su stelle cadenti, forse più una richiesta implorante rivolta al creato intero.
E' passato del tempo e anche se non l'ho capito nell'immediato, le mie richieste sono state esaudite
Un abbraccio a te e un saluto a tutti che ora saranno in spiaggia.
Rosalba
Caro Aldo, sei sempre molto caro verso di me, anche tu sei una bella persona.
RispondiEliminaI tuoi racconti sono una spirale di allegria che rincuore i cuori.
Ti lascio un caloroso buongiorno.
Ciao fratellone. Bacio.
Caro Tomaso questo film e da vedere, è una storia vera che fa non solo riflettere ma ti fa capire come l'amore smuove le montagne e non solo.
RispondiEliminaGenitori che hanno dedicato la loro vita ha combattere contro una malattia incurabile, e dove il verdetto dei medici fu cambiato dall'amore.
A presto ciao e saluti a casa
Cara Rosalba, sotto il tuo angolo di cielo trapuntato di stelle, mi sta regalando tanti pensieri
RispondiEliminale stelle con la loro luce ci fanno sognare e capire quando il creato è immenso e noi stiamo qui a scrutarlo ad amarlo e a sperare che un giorno forse saremmo tutti stelle luccicanti.
Sono certa che il cielo raccoglie tutte le voci dei bambini e col tempo ti ha risposto.
Si sono tutti a mare, questo è l'unico momento che posso stare al pc senza pensiero.
Ma stamattina Claudietta non è andata a mare e sta a casa con due bambini e faccio la spola tra la cucina e la mia camera.
Ti salutano tutti,anche i genitori di Giancarlo.
Un bacione
Ciao Rosy, in questi giorni il nostro cielo ligure è stato offuscato dalle nuvole...un vero peccato perchè guardare il cielo e vedere una stella cadente stimola la fantasia...speriamo nei prossimi giorni.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il fil che segnali, l'ho visto parecchi anni fa e me lo hai fatto ricordare con tutte le sue positività in un contesto tragico.
Roberta
Caro Tomaso, troppo gentile.
RispondiEliminaUn caro saluto.
annarita
Riao Rosaria, questo film non l'ho mai visto ma credo proprio che noleggero la cassetta per vederlo, il commento di Annarita, mi fa capire che deve essere visto. La tua considerazione e verissima, l'importante e saper amare. Io ci provo. Bacione, Viviana
RispondiEliminaCara Rosy , sotto quel cielo , il cielo della mia infanzia , ho chiesto alle stelle di non portarmi via mia sorella . Era il ferragosto del 1992 , è morta a 51 anni nel dicembre dello stesso anno . Poi l'ho sognata con mio padre ( deceduto prima di lei ) in riva al mare della quarta spiaggia , che guardavano il mare , felici di essere insieme .
RispondiEliminaIl ferragosto mi ricorda sempre Lei e mio padre che hanno lasciato nella famiglia un vuoto immenso !
Due colonne, due forze della natura che in vita non sono passate inosservate .
Bella la storia di Lorenzo , ho visto il film e ricordo benissimo
le emozioni che mi aveva dato .
Ciao carissima
A presto
Un abbraccio
Cara Roberta, domani pioverà anche da noi.
RispondiEliminaOggi la giornata è stata brutta.
Ma le stelle cadenti non le abbiamo viste neppure noi, se questo ti può consolare.
Sul film condivido il tuo pensiero.
Ciao Roberta
A presto sulla tua isola.
Cara Viviana, film che devi vedere
RispondiEliminaper forza.
Poi ci farai sapere ci conto.
Chi sa amare ha dentro di se una vera ricchezza,e non sarà mai povero.
La vera povertà è avere un cuore
muto e sterile.
Un bacione a te e mao senza dimenticare molly.
Buona vita anche a te.
Cara Paola, come ti capisco, sono dolori che ci porteremo sempre dentro
RispondiEliminaMentre leggevo le tue parole ho pianto la tua storia somiglia un po' alla mia.
Persi anche io mia sorella a 51 anni
nel 1985, l'anno nero come lo chiamo io.
in nove mesi persi mia madre e mia sorella, due punti di riferimento molto importanti per me e la sofferenza fu tanta, ecco perchè ho pianto e ti ho capito immediatamente
Questa sera ho raccolto il tuo dolore è il mio.
Ti sono vicina con il cuore so bene come te che questi vuoti mai nessuno potrà riempirli, e il nostro pensiero va sempre a loro.
La quarta spiaggia, noi stiamo alla terza, anche il tuo sogno e cosi vicino a me
la vita intreccia il vissuto di persone cosi lontane e credo che in tutto questo c'è un disegno che viene dall'alto.
Sono certa che tua sorella e insieme al papà, come son sicura che mia sorella e mia madre stanno insieme.
Ti abbraccio forte
A presto Paola
Quando l'uomo è afflitto da mali su di sé o sui suoi cari, si accascia e il suo capo è come impietrito ed è rivolto a terra. Mani fra le gambe e i suoi pensieri vagano inutilmente cercando spiragli. E poi egli trova la forza di reagire e alza il capo guardando in cielo, come nel giorno di San Lorenzo, chissà una delle stelle cadenti è quella giusta per lenire i suoi dolori, per salvare di lui chi è in pericolo di vita.
RispondiEliminaQuesto è un primo vago passo, vago e privo di contenuto, ma molti ci provano non riuscendo a fare di più. É la "strada larga", si potrebbe definire, ma occorre saper inforcare la "strada stretta" che non si trova in cielo ma qui in terra, la stessa della fissità del primo momento dell'accasciamento. Erroneamente la religione porta a collocare Iddio in cielo e alziamo lo sguardo in alto per pregarlo. Ma il giusto cielo è la nostra interiorità, è il cuore dove egli si trova, a volte molto, ma molto in profondità perché oppresso da cumuli di desideri che mai si avvereranno, e giammai a San Lorenzo. Se si consulta la Bibbia vediamo che è la terra la Casa di Dio, il suo altare è fatto di pietra e le sue leggi, il decalogo, è inciso sulla pietra. E se la pietra è presa come simbolo ed emblema vuol dire che essa stessa è l'oggetto della nostra vera attenzione. La pietra è ogni uomo che porta in sé il suo creatore. Ecco verso chi porta la "strada stretta", specie se l'uomo ha bisogno di noi per esistere, allorché è malato o addirittura morente.
Ho dedicato la mia vita, quella che ha preso coscienza di questo compito supremo, per scrivere cose sorgenti dalla mia mente e dal mio cuore, per far sì che altri le leggano e chissà in qualche modo ne traggono beneficio. Non ho saputo e potuto finora fare di meglio, oltre quello di essere un buon papà tutto per la famiglia. Ma come si fa a stabilire il meglio se questo dipende dai "talenti" che ci vengono dal momento in cui nasciamo? Ad ognuno il suo meglio. A volte peggio purtroppo.
Grave sarebbe per un erudito con somma intelligenza - mettiamo -, trastullarsi a cogliere solo applausi e vivere di allori, ma solo per sé e nulla neanche per un mendico che gli tende la sua mano!
Sto portando avanti un bel saggio che da diversi giorni polarizza la mia attenzione e so che distoglierla mi allontana dalla fonte. Al momento sgorga copiosa e so che poi cessa. E così è stato innumerevoli volte, ma non potevo non scrivere questo commento per due care amiche, Rosaria ed Annarita che hanno fatto porre l'attenzione sul caso di Augusto Odone e Michaela Teresa Murphy, i genitori del povero Lorenzo afflitto da un male incurabile. Essi non riuscirono nell'intento di sconfiggere il male del loro ragazzo, purtroppo morto a trentanni, ma la loro tenacia ed abnegazione li portò a fondare il "Progetto Mielina". Una cosa davvero mirabile.
Ed allora perché non provarci anche noi, ognuno secondo i nostri "talenti". Come?
Dobbiamo essere degli scienziati per questo scopo, occorre veramente "inventare".
E San Lorenzo e le stelle? Non certamente quelle del cielo in verità ma quelle che ci piovono intorno fisicamente, come Annarita per te Rosaria per la quale porti tanta venerazione, ma ve ne sono altre, eccome!
Gaetano, che ti saluta:
un'altra stella cadente?
Quando l'uomo è afflitto da mali su di sé o sui suoi cari, si accascia e il suo capo è come impietrito ed è rivolto a terra. Mani fra le gambe e i suoi pensieri vagano inutilmente cercando spiragli. E poi egli trova la forza di reagire e alza il capo guardando in cielo, come nel giorno di San Lorenzo, chissà una delle stelle cadenti è quella giusta per lenire i suoi dolori, per salvare di lui chi è in pericolo di vita.
RispondiEliminaQuesto è un primo vago passo, vago e privo di contenuto, ma molti ci provano non riuscendo a fare di più. É la "strada larga", si potrebbe definire, ma occorre saper inforcare la "strada stretta" che non si trova in cielo ma qui in terra, la stessa della fissità del primo momento dell'accasciamento. Erroneamente la religione porta a collocare Iddio in cielo e alziamo lo sguardo in alto per pregarlo. Ma il giusto cielo è la nostra interiorità, è il cuore dove egli si trova, a volte molto, ma molto in profondità perché oppresso da cumuli di desideri che mai si avvereranno, e giammai a San Lorenzo. Se si consulta la Bibbia vediamo che è la terra la Casa di Dio, il suo altare è fatto di pietra e le sue leggi, il decalogo, è inciso sulla pietra. E se la pietra è presa come simbolo ed emblema vuol dire che essa stessa è l'oggetto della nostra vera attenzione. La pietra è ogni uomo che porta in sé il suo creatore. Ecco verso chi porta la "strada stretta", specie se l'uomo ha bisogno di noi per esistere, allorché è malato o addirittura morente.
Ho dedicato la mia vita, quella che ha preso coscienza di questo compito supremo, per scrivere cose sorgenti dalla mia mente e dal mio cuore, per far sì che altri le leggano e chissà in qualche modo ne traggono beneficio. Non ho saputo e potuto finora fare di meglio, oltre quello di essere un buon papà tutto per la famiglia. Ma come si fa a stabilire il meglio se questo dipende dai "talenti" che ci vengono dal momento in cui nasciamo? Ad ognuno il suo meglio. A volte peggio purtroppo.
Grave sarebbe per un erudito con somma intelligenza - mettiamo -, trastullarsi a cogliere solo applausi e vivere di allori, ma solo per sé e nulla neanche per un mendico che gli tende la sua mano!
Sto portando avanti un bel saggio che da diversi giorni polarizza la mia attenzione e so che distoglierla mi allontana dalla fonte. Al momento sgorga copiosa e so che poi cessa. E così è stato innumerevoli volte, ma non potevo non scrivere questo commento per due care amiche, Rosaria ed Annarita che hanno fatto porre l'attenzione sul caso di Augusto Odone e Michaela Teresa Murphy, i genitori del povero Lorenzo afflitto da un male incurabile. Essi non riuscirono nell'intento di sconfiggere il male del loro ragazzo, purtroppo morto a trentanni, ma la loro tenacia ed abnegazione li portò a fondare il "Progetto Mielina". Una cosa davvero mirabile.
Ed allora perché non provarci anche noi, ognuno secondo i nostri "talenti". Come?
Dobbiamo essere degli scienziati per questo scopo, occorre veramente "inventare".
E San Lorenzo e le stelle? Non certamente quelle del cielo in verità ma quelle che ci piovono intorno fisicamente, come Annarita per te Rosaria per la quale porti tanta venerazione, ma ve ne sono altre, eccome!
Gaetano, che ti saluta:
un'altra stella cadente?
"E San Lorenzo e le stelle? Non certamente quelle del cielo in verità ma quelle che ci piovono intorno fisicamente, come Annarita per te Rosaria per la quale porti tanta venerazione, ma ve ne sono altre, eccome"!
RispondiEliminaRispondo su questa tua ultima riflessione caro Gaetano.
Siamo tutti delle stelle cadenti, tu io e tutti gli amici reali e virtuali.
Tu dici che ho una venerazione per Annarita, io dico che ho una grandissima stima per lei e tanto affetto.
Nei momenti che mi sento giù per via degli occhi lei mi sta vicino sempre e mai si stanca di ascoltarmi,non puoi sapere Gaetano, quanto coraggio mi sa dare.Certo, non è solo per questo che le voglio bene, ma ciò non toglie che rispetto e voglio bene tutti voi, e so che anche voi mi volete bene.
In questo momento anche io sono afflitta e guardo il cielo per raccogliere speranze ma il cielo è muto.
Ti abbraccio
con stima e affetto
Rosaria.
Ho guardato più volte questo film: e ogni volta ci scopro qualcosa in più, ma ogni volta sono emotivamente coinvolta , E' un film bellissimo e poi,essendo una storia vera,rappresenta efficacemente quanto grande può essere l'amore dei genitori e quanto può fare più di ogni altra cosa. Grazie di avercelo ricordato.
RispondiEliminaCara Paola, come ho detto la notte di San Lorenzo non so perchè il mio pensiero va sempre ai genitori di Lorenzo e a Lorenzo tre stelle
RispondiEliminache hanno lasciato dietro di loro una scia luminosa di amore e di speranza.
A presto Paola
Bacio.