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sabato 8 maggio 2010

RENATO CACCIAPPOLI



Tutti i commenti di questo post sul matematico Caccioppoli, vanno ad   Annarita .  E' stata lei che mi ha invitato a parlare di Caccioppoli per poter partecipare al Carnevale della Matematica. Io ci ho solo provato, ma il merito maggiore va a lei. Personalmente la ringrazio per avermi fatto conoscere Caccioppoli, che è stato per me un vero amore a prima vista. Ringrazio  Annarita per la fiducia che ha avuto in me  e per la grande emozione che mi ha regalato nel partecipare al Carnevale della Matematica.


Grazie  Annarita, da te sto imparando tanto, e come non si può non ringraziarti pubblicamente? Con tanta stima e affetto. Rosaria.
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Renato Caccioppoli nasce a Napoli a Capodimonte, il 20 Gennaio del 1904. E' stato uno dei grandi personaggi del'900 italiano.
Matematico geniale e cattedratico anticonformista,amatissimo a Napoli sua città natale è stato anche un magnifico pianista e un cultore di tutte le arti. La sua sarà una vita eccentrica, in cui il disordine finirà per essere piegato agli scopi della ricerca del vero e del bello, fino ad assumere dignità di metodo.Anche se la sua  storia personale si presta a innumerevoli semplificazioni aneddotiche, conviene però resistere alla tentazione di ridurla a una somma stucchevole di belle storie da caffè, un po' accademiche, e un po' romantiche, un po' politiche, un po' artistiche.
 Vivere  e riprendere fiato sarà il suo modo di esistere anche nelle molte e importanti relazioni umane e sentimentali, sino al suicidio avvenuto l'8 Maggio del  1959 e raccontato nel film di Mario Martone "Morte di un matematico napoletano".
°°°°°
Renato Caccioppoli è stato un genio sregolato. Sulla straordinarietà  del personaggio non mancano argomenti: nipote dell'anarchico russo Michail Bakunin, genio matematico in cattedra a ventisette anni, teorico insuperato ( nel calcolo dell'analisi funzionale, della quadratura delle superfici,del calcolo delle variazioni e della teoria dell'integrazione), comunista eretico e liberatorio, partigiano della pace, pianista raffinato, sofisticato cinefilo, uomo elegantemente trasandato, affabulatore, incantatore, ma anche insuperabile antipatico all'occorrenza, grande bevitore e fumatore, modesto mangiatore, sfortunato amatore, protagonista nella sua vita come nella sua morte, napoletano nei pregi e nei difetti, ma anche cittadino  del mondo.


°°°°°°
Sintetizzare anche solo i principali temi matematici e gli innumerevoli risvolti delle riflessioni di Caccioppolli è operazione ardua.E' più semplice  porre in evidenza il suo stile  matematico asciutto, del tutto alieno dalla pedanteria degli inutili passaggi. Caccioppoli procedeva per folgoranti  intuizioni. (Avrebbe detto lui, che solo chi ha una sensibilità poetica può essere un matematico di valore). Renato Caccioppoli era intollerante nei confronti dei piccoli trucchi degli studenti, delle mezzecalzette raccomandate della borghesia, dei superficiali e dei pressappochisti  che lo rendevano severo, a volte intrattabile e velenoso sopratutto in sede di esame.A lezione no. Era più disponibile e gentile. "La matematica è poesia"- diceva. Che sia un genio lo si capisce anche da come si muove: è serio, come deve essere uno scienziato, ma gli ridono gli occhi.
-1948- Università di Napoli, biennio di ingegneria. L'aula di via Mezzocannone è affollata all'inverosimile: tutti in attesa di Renato Caccioppoli A sentire le sue lezioni ormai vengono persone di ogni tipo:
 studenti che debbono fare l'esame, studenti che lo hanno già fatto e perfino gente che non c'entra nulla con analisi matematica, gente di medicina, di lettere, curiosi  e uomini di cultura.Il linguaggio del matematico era sintetico e antiaccademico. Si rivolgeva unicamente a interlocutori consapevoli, attrezzati e intelligenti, anche un po' "poeti"
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Nella matematica si applicò a molti campi, sopratutto all'Analisi funzionale, e la insegnò per lunghi anni in varie università, ma sopratutto a Napoli.
In questo campo non ebbe mai dei grossi riconoscimenti internazionali, sia per la sua trascuratezza nei dettagli, sia a causa dell'isolamento in cui il regime fascista aveva gettato la cultura italiana.
L'insieme dei suoi lavori rivela una personalità scientifica di un vigore e di una originalità sorprendenti. Intere generazioni di analisti sono state profondamente influenzate dalla sua opera: in particolare suo sarà il merito di aver sottratto, negli anni della guerra e del primo dopoguerra, il mondo matematico italiano all'isolamento.
Non è assolutamente possibile dare, in breve spazio un'idea completa dell'opera di Caccioppoli, opera che ha investito i principali settori dell'Analisi matematica.
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Citazioni
Eccezionali sono stati i contributi di Caccioppoli al progresso  della matematica, sia per le sue ricerche personali, sia per la guida da lui prestata ai giovani che erano stati con lui alla scuola di Picone, per i quali egli divenne , dopo Picone, un secondo Maestro. (cosi si espresse Carlo Miranda in un suo articolo del 1977.

Le sue meditazioni matematiche non hanno mai tregua e quella ricca, varia messe di risultati a cui esse conducono, o rimane per la più gran parte inedita o mostrata ai suoi amici,  e sospinge questi nei loro lavori.
( M Picone relatore della commissione giudicatrice del premio Linceo assegnato a Caccioppoli nel 1953).
 E gli scritti di Caccioppoli continuano  oggi a figurare nelle bibliografie di articoli di matematica di ogni parte del mondo.
http://matematica-old.unibocconi.it/caccioppoli/home.htm
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Renato Caccioppoli secondo lo scultore Antonio De Val
Testimonianze oculari
Una volta, durante una lezione, uno studente interrompe Caccioppoli. Lui non se la prende, anzi gli piacevano questi atti di coraggio. E poi, comunque, erano una testimonianza di attenzione. Quella stessa che, mentre parlava, cercava sempre negli occhi dei suoi studenti. " Professore...secondo Lei, perchè Einstein, si è opposto alla teoria dei quanti"? " Perchè secondo Einstein, Dio non gioca a dadi...e poi vedi, il mondo delle verità fisiche, come quelle matematiche, è chiusa come una sfera. Ogni nuova visione, se è profonda, è una fuga da questa specie di prigione. Si possono avere delle resistenze a fuggire, oppure non se ne può vedere proprio la ragione".
Un'interruzione provvidenziale che dà modo al matematico-filosofo di condensare il suo credo in poche parole.La teoria del limite, della prigione, del paradigma scientifico da superare per andare oltre. Oltre la norma. Il confine del certo. Oltre
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Luciano De Crescenzo ha sostenuto  l'esame di analisi e calcolo  con Caccioppoli   riuscendo a strappare un 21. "Un 21  di scoraggiamento" -dirà Caccioppoli- "Meriterebbe di più ma io spero che questo 21 la induca a cambiare facoltà: lei, caro ragazzo, ha una discreta fantasia, forse potrebbe diventare anche un poeta. Senta il consiglio di un esperto: abbandoni l'ingegneria e faccia il paroliere..."
......
LA SIGNORA DELLA MORTE

Sull'onda di "Luci della ribalta", così struggente, è impossibile evitare di rivolgere il pensiero, e con esso tutto il mio essere, verso un mistero, proprio lo stesso con cui presumibilmente dovette convivere Renato Caccioppoli nelle cui vene scorreva il sangue di un anarchico, il russo Michail Bakunin. Tu hai solo sfiorato questo lato ascoso che ad un certo momento, giunto al suo acne portò Ettore a predisporsi per la sua dipartita terrena. Sarà stato la causa, la solitudine sua compagna di viaggio, mentre chi poteva svincolarlo da questo stallo, la moglie, lo lascerà per un dirigente nazionale del Pci, Mario Alicata. Ironia legato al mistero, lui un comunista e dopo la guerra vicino al Pci, offeso proprio dal Pci. Nell'Ultima Cena di Caccioppoli, un certo Gesù della Matematica, si compì il preludio del suicidio e fu la coppa dell'alcool a perfezionare ogni cosa.
Strane e curiose storie terrene che si incrociano di matematici di un'Italia del Sud! Le vicende del napoletano Renato Caccioppoli, comunista legate ad un amico quasi per la pelle, Mauro Picone ma fascita, anche questi matematico egregio, e il catanese Ettore Maiorana innamorato del nazismo. E qui si infittisce la trama di questo insigne scienziato nato appena due anni prima di Caccioppoli, nel 1904.
Maiorana lascia misteriosamente Napoli il marzo 1938 alla volta di Palermo, dopo aver predisposto un dubbio suicidio. Ma un'infermiera che lo conosceva sostenne di averlo visto, in questo caso nei primi giorni dell'aprile 1938, mentre camminava per strada a Napoli. C'è chi sostiene che fu preso da crisi mistica decidendo di volgersi a vita monastica. 
Mi sovviene la poesia napoletana di Salvatore Di Giacomo ed è come si sostituisse alla mortale e insopportabile musica di "Luci della ribalta":

Pianefforte 'e notte

Nu pianefforte 'e notte
sona luntanamente,
e 'a museca se sente 
pe ll'aria suspirà.

È ll'una: dorme 'o vico
ncopp' a nonna nonna
'e nu mutivo antico
'e tanto tiempo fa.

Dio, quanta stelle 'n cielo!
Che luna! e c'aria doce!
Quanto na della voce
vurria sentì cantà!
Ma sulitario e lento 
more 'o mutivo antico;
se fa cchiù cupo 'o vico
dint'a ll'oscurità..

Ll'anema mia surtanto
rummane a sta fenesta.
Aspetta ancora. E resta,
ncantannese, a pensà.

"Pianefforte 'e notte", quale viatico di una Napoli che non muore e che dovette servire a Maiorana per liberarsi di "panni" ormai laceri per lui e seguire forse quelli della resurrezione di Gesù. Maiorana quale "buon ladrone” e non senza aver dato una mano ad un "cattivo ladrone", il napoletano, Renato Caccioppoli, matematico come lui, chissà giusto in quel 20 gennaio 1959 quando spirò a Napoli.
Viene da volgere il pensiero alla misteriosa Signora Matematica: è Lei la Signora della Morte?

Gaetano
.....


Annarita ha detto...
Interessantissimo il commento di Gaetano nel parallelismo con il geniale Majorana. Hanno qualcosa in comune questi due geniali e originalissimi personaggi. Però una precisazione: Caccioppoli è stato un grande matematico, ma Majorana un geniale fisico che "maneggiava" la matematica in modo vertiginoso, avendo manifestato una precocissima predisposizione per la matematica.


Si pensi che calcoli costati al grande Fermi dei giorni di lavoro, Ettore li svolgeva in poche ore. Lo stesso Fermi includeva Majorana nel novero dei Galilei e dei Newton.


Per cui potremmo dire, parlando rispettivamente di Caccioppoli e Majorana (li adoro entrambi): "Morte di un matematico napoletano" e "Scomparsa di un fisico siciliano".


Salutoni
annarita

25 commenti:

  1. Affascinante, veramente affascinante.
    A Napoli abbiamo una tradizione scientifica e medica, e su questa dovremmo puntare....sull'eccellenza...

    un abbraccione e buon fine settimana.

    RispondiElimina
  2. Cara Rosaria, ti ringrazio dell'interessantissimo contributo al Carnevale della Matematica. Caccioppoli è stato un genio originale e ribelle. E' da sempre uno dei miei preferiti tra i grandi matematici.

    Se non avesse avuto problemi di socializzazione e fatto quella fine, chissà quanti altri tesori avrebbe lasciato al campo della Matematica.

    Un abbraccio grande.
    annarita

    RispondiElimina
  3. Cara Janas, Napoli
    ha avuto grandi menti
    in tutti i campi.
    Grazie

    Buon fine settimana anche a te.
    Ciao bacio.

    RispondiElimina
  4. Cara Annarita, sono io che ringrazio te del grande onore che mi hai offerto nel partecipare
    al Carnevale della Matematica.
    Un'emozione che non dimenticherò più.

    Peccato che abbia deciso di porre fine alla sua vita, questo è vero
    Ma forse Caccioppoli aveva capito che qualunque cosa avesse dato al mondo con le sue scoperte
    il problema della vita non si sarebbe risolto mai.

    Prima di scegliere quale video li ho guardati tutti
    Non è un caso quello che ho inserito.

    Caccioppoli, parlando con Lauretano alza la mano e dice - guarda questa è la parola-
    e indicando il polso dice -questa è la vita- girando la mano esprime un pensiero importante è vero - guarda la sfiora appena ma non l'afferra.
    Queste sue parole mi sono entrate dentro, hanno un forte significato (almeno per me)

    Vivere, solo per vivere, senza poter afferrare il vero significato della vita,
    forse, per il grande Caccioppoli,era un vivere senza senso.
    la sua mente matematica, non riusciva ad afferrare il vero senso della vita e forse aveva capito che nessuna scoperta
    matematica poteva darcela.
    Caccioppoli oltre a essere un grande nella sua materia, aveva anche una grande anima poetica, due facolte che messe insieme
    hanno forse creato in lui quei problemi di socializzazione?
    Più si è grandi e più si è distanti dal mondo

    Ho adorato immediatamente Caccioppoli, sotto il profilo umano.
    Come matematico lo lascio a voi matematici e a te che l'adori.


    In bocca al lupo a te e
    al Carnevale della Matematica

    Ciao bacione

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  5. Carara Rosaria è un post bellissimo, non conosco nulla di Renato Cacciopoli e non ho visto il film.
    Mi rendo conto che devo colmare questa mia ignoranza... bellissima quest'idea della matematica e della poesia, un discorso che mi ha molto affascinato.

    Un abbraccio grande
    Rosalba

    RispondiElimina
  6. Mi fa sorridere la battuta di Cacciopoli su L De Crescenzo: quell'uomo aveva intuito tutto sin da allora!
    Passa una buona domenica Rosy!

    RispondiElimina
  7. Cara Rosalba lacuna da riempire
    immediatamente.
    Ripeto Caccioppoli mi è immediatamente piaciuto come uomo.
    Come matematico ho capito che è stato e resta un grande.

    Affascinante e dici bene
    "matematica e poesia"

    Un caro abbraccio e buona Domenica.
    Ciao

    RispondiElimina
  8. Angelo, riguardo il consiglio che il matematico delle a L De Crescenzo mi ha ho portato alla tua stessa riflessione e sorrisi, non si era sbagliato.
    Buona Domenica anche a te
    e famiglia ciao

    RispondiElimina
  9. Nel leggere questo tuo "libro",così accuratamente scritto e per il quale ti faccio i miei più sinceri complimenti, mi sono ricordato del professor Caccioppoli e del suo suicidio.
    Ho visto il film di Martone e mi ha molto colpito.

    RispondiElimina
  10. Aldo sei uscito dagli "arresti domicilari" complice il tuo "pasquale" di la verità
    Grazie per i complimenti Aldo.
    Sai che anche a me ha colpito molto Caccioppoli, ho intenzione di fittarmi il film e di vedermelo visto che non l'ho visto.
    Mi ha affascinato molto questo matematico.


    Aldo, mi raccomando stammi bene
    e ritorna presto
    Ti abbraccio.
    ciao fratellone.

    RispondiElimina
  11. Rosaria, ho avuto una grande fortuna a dincontrarti.

    Con non retorico affetto .
    annarita

    RispondiElimina
  12. Cara Annarita,
    Affetto ricambiato.
    Evviva internet
    grazie a lui
    abbiamo la possibilità di
    incontrare persone
    che altrimenti non avremmo mai incontrato nella nostra vita.
    Questo mezzo è fantastico.
    Sono contenta di aver conosciuto te e tanti fantastici amici.
    Ma anche qui come nella vita
    l'amicizia va curata e rispettata.
    Ricordarsi sempre che dietro ad ogni monitor c'è una persona.
    Ti abbraccio
    Ciao!

    RispondiElimina
  13. LA SIGNORA DELLA MORTE

    Sull'onda di "Luci della ribalta", così struggente, è impossibile evitare di rivolgere il pensiero, e con esso tutto il mio essere, verso un mistero, proprio lo stesso con cui presumibilmente dovette convivere Renato Caccioppoli nelle cui vene scorreva il sangue di un anarchico, il russo Michail Bakunin. Tu hai solo sfiorato questo lato ascoso che ad un certo momento, giunto al suo acne portò Ettore a predisporsi per la sua dipartita terrena. Sarà stato la causa, la solitudine sua compagna di viaggio, mentre chi poteva svincolarlo da questo stallo, la moglie, lo lascerà per un dirigente nazionale del Pci, Mario Alicata. Ironia legato al mistero, lui un comunista e dopo la guerra vicino al Pci, offeso proprio dal Pci. Nell'Ultima Cena di Caccioppoli, un certo Gesù della Matematica, si compì il preludio del suicidio e fu la coppa dell'alcool a perfezionare ogni cosa.
    Strane e curiose storie terrene che si incrociano di matematici di un'Italia del Sud! Le vicende del napoletano Renato Caccioppoli, comunista legate ad un amico quasi per la pelle, Mauro Picone ma fascita, anche questi matematico egregio, e il catanese Ettore Maiorana innamorato del nazismo. E qui si infittisce la trama di questo insigne scienziato nato appena due anni prima di Caccioppoli, nel 1904.
    Maiorana lascia misteriosamente Napoli il marzo 1938 alla volta di Palermo, dopo aver predisposto un dubbio suicidio. Ma un'infermiera che lo conosceva sostenne di averlo visto, in questo caso nei primi giorni dell'aprile 1938, mentre camminava per strada a Napoli. C'è chi sostiene che fu preso da crisi mistica decidendo di volgersi a vita monastica.
    Mi sovviene la poesia napoletana di Salvatore Di Giacomo ed è come si sostituisse alla mortale e insopportabile musica di "Luci della ribalta":

    Pianefforte 'e notte

    Nu pianefforte 'e notte
    sona luntanamente,
    e 'a museca se sente
    pe ll'aria suspirà.

    È ll'una: dorme 'o vico
    ncopp' a nonna nonna
    'e nu mutivo antico
    'e tanto tiempo fa.

    Dio, quanta stelle 'n cielo!
    Che luna! e c'aria doce!
    Quanto na della voce
    vurria sentì cantà!
    Ma sulitario e lento
    more 'o mutivo antico;
    se fa cchiù cupo 'o vico
    dint'a ll'oscurità..

    Ll'anema mia surtanto
    rummane a sta fenesta.
    Aspetta ancora. E resta,
    ncantannese, a pensà.

    "Pianefforte 'e notte", quale viatico di una Napoli che non muore e che dovette servire a Maiorana per liberarsi di "panni" ormai laceri per lui e seguire forse quelli della resurrezione di Gesù. Maiorana quale "buon ladrone” e non senza aver dato una mano ad un "cattivo ladrone", il napoletano, Renato Caccioppoli, matematico come lui, chissà giusto in quel 20 gennaio 1959 quando spirò a Napoli.
    Viene da volgere il pensiero alla misteriosa Signora Matematica: è Lei la Signora della Morte?

    Gaetano

    RispondiElimina
  14. Caro Gaetano, buongiorno e buona settimana.
    Caccioppoli amava i poeti e Napoli
    e i bellissimi versi di Di Giacomo
    li dedichiamo a lui.
    Grazie.
    un abbraccio.

    RispondiElimina
  15. Interessantissimo il commento di Gaetano nel parallelismo con il geniale Majorana. Hanno qualcosa in comune questi due geniali e originalissimi personaggi. Però una precisazione: Caccioppoli è stato un grande matematico, ma Majorana un geniale fisico che "maneggiava" la matematica in modo vertiginoso, avendo manifestato una precocissima predisposizione per la matematica.

    Si pensi che calcoli costati al grande Fermi dei giorni di lavoro, Ettore li svolgeva in poche ore. Lo stesso Fermi includeva Majorana nel novero dei Galilei e dei Newton.

    Per cui potremmo dire, parlando rispettivamente di Caccioppoli e Majorana (li adoro entrambi): "Morte di un matematico napoletano" e "Scomparsa di un fisico siciliano".

    Salutoni
    annarita

    RispondiElimina
  16. Cara Annarita, come ho scritto lascio
    ( agli addetti al lavoro)
    il grande compito di parlare
    di matematica e di scienza.

    Ciao bacione.

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  17. Questo post mi piace ancora di più!
    Care Rosy e Annarita, quando mettete insieme le vostre energie, per noi che leggiamo ne viene fuori qualcosa di speciale.
    Un mega abbraccio a tutte e due.
    bacibaci

    RispondiElimina
  18. janas, il merito è tutto di Annarita, io ho fatto solo il post. Non conoscevo neppure Caccioppoli.
    Grazie a lei ho imparato un'altra cosa è anche molto importante.
    Un bacio fottettina.

    RispondiElimina
  19. Carissima Rosy ti lascio un affettuosissimo saluto e un abbraccio .
    Ritornerò con più calma per leggere il post , sicuramente molto interessante .
    A presto
    Paola

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  20. Cara Paola, come stai?
    Che bella gioia è stata di leggerti.
    Spero tutto bene...
    In questi giorni ti ho pensato
    Ma ci sentiremo...
    Un bacione
    A presto

    RispondiElimina
  21. Ciao Rosy, scusa se passo solo ora a ringraziarti per gli auguri che mi hai lasciato. Sei sempre molto sensibile e cara. E' un piacere conoscerti. Un abbraccio e buona settimana! Ora vado a vedere il video del Monticiano: sono curiosa!!!

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  22. Angelo anche tu sei una bella persona e la mia non è cortesia, dico e scrivo solo quello che sento.

    Hai visto comìè bello il nostro Alduccio?
    Ciao e buona giornata.

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  23. Ciao Rosaria, leggendo con calma il carnevale della Matematica di Annarita, ho letto il tuo post che avevo perso in precedenza. Non ho piu parole per dirti quanto sei brava e con questo post dimostri di essere molto versatile nel passare da un argomento all'altro. Brava!
    Un abbraccio e buona domenica da Mao e Vivi

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  24. Cara Viviana Grazie sei un tesoro.
    Averti come amica è davvero una fortuna.
    Io sono stata fortunata ad incontrare insieme a te tante altre belle persone come te e non ci bisogno di fare nomi
    Pochi ma buoni.
    Come sai, Annarita ha creduto in me e ho cercato di fare del mio meglio.
    Un bacione a te mao e carezza a molly.
    Ciao.

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  25. Grazie per avermi fatto conoscere questo interessantissimo personaggio. Una bella scoperta.

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