Sarebbe molto bello se ogni donna desse una testimonianza del suo cammino...forse sarebbe
il miglior modo di rendere omaggio all'8 Marzo
Anche voi maschietti se gironzolate da queste parti
non scappate perchè in questo giorno la vostra voce è importante
quanto la nostra. .
Mimosa reperita dal blog di Rosalba
Questo post non racconterà perchè si festeggia questo giorno, tutti lo sappiamo.Tutte le donne di oggi dovremmo vivere costantemente con un pensiero rivolto alle donne del passato
solo cosi rafforzeremo e rispetteremo i loro Ideali e le loro conquiste tutti i giorni.
Ideali e conquiste che hanno permesso a noi e alle nostre figlie di essere Donne libere.
Ogni guerra ha i suoi monumenti, la guerra della Donna è l'unica che non ha eretto monumenti ai caduti.
Hanno lottato senza armi, nessun proiettile ha dato la morte, eppure, la loro è stata una vera guerra.
Hanno lottato per il rispetto della propria persona. Hanno lottato per la propria dignità Hanno lottato per essere riconosciute come Persone Umane e pensanti.
Noi Donne di oggi, dobbiamo essere in grado di aumentare il "capitale" di questa bellissima Eredità che le nostre Donne del passato ci hanno lasciato in Dono, curarlo e proteggerlo, come hanno saputo fare loro.
Oggi più che mai abbiamo bisogno di riscoprire nuovi Valori, per rafforzare sempre di più quelli delle Donne che ci hanno preceduto . La vita è molto cambiata, ma abbiamo a nostra disposizione il bellissimo passato delle nostre Donne da cui prendere esempio E dinanzi a loro m'inchino in rispettoso silenzio. A Loro va il mio infinito Grazie!
Come scrissi nel post dello scorso anno"Essere donna e vedere negli occhi di chi mi guarda: rispetto, stima e interesse...
RispondiEliminasapere che se parlo sarò ascoltata... sentirmi realizzata ed amata come moglie e madre.... è quanto di meglio io possa aver desiderato dacché sono stata creata."
Con questo pensiero vorrei che vivessero tutte le donne ; vorrei che si facessero rispettare sempre e non si buttassero via per avere solo fama e soldi..solo così, le lotte delle donne che ci hanno preceduto avrebbero finalmente senso.
Un abbraccio cara e buon 8 marzo.
Bellissimo vedere quel cartoncino donato da bambina a donna, da figlia a madre, da persona a persona.
RispondiEliminaLa donna nella sue mille inclinazioni, nei suoi infiniti ruoli, con il suo alto potenziale creativo e creatore che dona la vita. E così combatutta nei secoli e nei millenni proprio per questo dono della vita.
Il miglior augurio che posso fare è di continuare a differenziarci dal mondo maschile, che sfuggiamo l'omologazione consumistica, il quale non è altro che il nuovo tentativo di cancellare la nostra essenza...
Un abbraccio
ROSY
RispondiEliminammh..hai sollevato una bella questione...meno male che qualcuno ci ricorda che non è una festa ma una giornata della memoria.
purtroppo in questi ultimi anni il marketing si è impadronito di questa giornata e ne ha fatto una specie di carnevale riservato alle
donne che per un giorno dovranno imitare le peggiori abitudini degli uomini, bere, sballare, andare a stripper.
Personalmente la ritengo una stupidaggine clamorosa... e non ho
proprio niente da festeggiare
era tutta un'altra cosa 30 anni fa. la giornata della donna era celebrata dalle donne E dagli uomini.
Anzi a pensarci è più che festa della donna questa è la festa dei
fiorai, dei gioiellieri e dei ristoratori.
mmh..si, non posso dare torto chi non la trova giusta perchè commercializzata...ma d'altronde quale festa non lo è!? addirittura il natale è diventato solo una scusa per fare e ricevere regali (che poi mi interessa poco perchè io non credo, ma questa è un'altra cosa..)!!
questo succede perchè viviamo in una società basata solo sul commercio che se ne frega davvero degli ideali, di ciò che si è fatto e del motivo per cui quella determinata festa è stata istituita.
l'importante è guadagnare.
e noi come tanti stupidi abbocchiamo all'amo e rimaniamo intrappolati in questa rete di
superficialità e materialismo.
siamo tutti colpevoli.
anche nella festa .....delle donne:
BEN TORNATA TRA NOI ROSY BUONA DOMENICA
LINA
Ciao Rosy,
RispondiEliminaio torno a ripetere il mio motto:
"Donna...non farti distrarre dal consumismo: un giorno di mimose non cancella millenni di ortiche"
ad ogni modo auguri, quelli giusti.
La donna vuole Rispetto, solo questo. Il resto è fumo sugli occhi.
RispondiEliminaBuon otto marzo a tutte le donne
ciao
Bellissimo post, Rosaria, da condividere in ogni punto e virgola.
RispondiEliminaQuel cartoncino che hai preso da Rosalba non poteva essere più indovinato.
Hai ragione non è necessario ricordare perché si festeggia l'otto marzo come hai ragione che è necessario ricordare che dovremmo rivolgere costantemente il nostro pensiero al passato per vivere con dignità nel futuro passando per il presente.
Un abbraccio grande.
annarita
Già la storia ci insegna proprio questo, ricordare il passato per vivere un presente e un futuro migliore.
RispondiEliminaEssere donna è molto complicato, ma nel contempo molto gratificante.
Un caro saluto Rosy, Roberta.
Cara Rosaria, ho letto il commento di Annarita al suo post "FOR WOMEN IN SCIENCE" - 2010 AWARDS, e fa capire che lo ha dedicato implicitamente a te, giusto in relazione a questo tuo post sulla donna.
RispondiEliminaE tu di risposta ti chiedi tra l'altro
«...se la donna avesse fatto il cammino dell'uomo nelle professioni,
forse oggi saremmo un pochino più avanti.
Tu che ne dici? Forse mi sbaglio?...»
Ma io soggiungo timidamente:
«Non divida l'uomo ciò che Dio ha unito».
Sono le parole, tratte dal Vangelo di Matteo, solennemente pronunciate dal celebrante durante il rito del matrimonio cattolico. Parole forti, definitive, che suonano come un severo monito agli sposi.
Ma questa citazione evangelica, oggi, molto più che nel passato, non sembra trovare tanta convinzione. Perché?
Perché va intesa in modo profondo facendola risalire alla creazione dell'uomo, "Adamo", che solo con la creazione della sua compagna, "Eva", si poteva disporre ad un divenire e scopo in seno al loro creatore, Dio.
Ecco che si capisce appieno il giusto senso della "Lettera apostolica Mulieris dignitatem" (n°3-4, 15 agosto 1988), di Papa Giovanni Paolo.
Dignità della "donna-umanità elevata all'unione con Dio" ; e dignità della "donna-madre di Dio"
In tal modo «la pienezza del tempo» manifesta la straordinaria dignità della «donna».
Questa dignità consiste,
- da una parte, nell'elevazione soprannaturale all'unione con Dio in Gesù Cristo, che determina la profondissima finalità dell'esistenza di ogni uomo sia sulla terra che nell'eternità. Da questo punto di vista, la «donna» è la rappresentante e l'archetipo di tutto il genere umano: rappresenta l'umanità che appartiene a tutti gli esseri umani, sia uomini che donne.
- D'altra parte, però, l'evento di Nazareth mette in rilievo una forma di unione col Dio vivo, che può appartenere solo alla «donna», Maria: l'unione tra madre e figlio. La Vergine di Nazareth diventa, infatti, la Madre di Dio.
Il discorso appena sfiorato, in chiave cristiana, sul rapporto uomo-donna, ci porta lontano ma ciò che si evince è che la donna è il PERNO su cui ruota il divenire umano, dunque, materialmente l'uomo. Tant'è che la donna, è colei su cui si incentrano i dialoghi fondamentali di Gesù, riportati nei Vangeli: fino alla sua morte e resurrezione.
In quanto al "cammino" nelle "professione della donna" di pari passo all'uomo, che ti preme sapere, non si pone la questione poiché è della donna la FONTE DELLA SCIENZA e non dell'uomo. Non viene riconosciuta come MADRE DI DIO?
Non sei tu madre che ti bei nell'ammirare e gioire per come i tuoi figli crescono, progrediscono e diventano poi genitori?
Buon mattino,
Gaetano
Cara Rosaria, ho fatto vedere come la donna sia la FONTE DELLA SCIENZA in chiave cristiana, ma ti affascinerà sapere come l'Arte, attraverso il principe, il divino, degli artisti, Raffaello Sanzio, intraveda in una DONNA veramente speciale la stessa FONTE. Questa donna è Ipazia d'Alessandria, l'opera d'Arte è Scuola di Atene e l'artista, ovviamente, è Raffaello.
RispondiEliminaCosì inizio un saggio su Ipazia da me intravista come LA SAPIENZA DELLA SCUOLA DI ATENE che ho pubblicato sul mio sito: vedi qui.
Ipazia d'Alessandria viene ricordata, ancora oggi, come la prima matematica della storia, anzi, fu la sola matematica per più di un millennio: per trovarne altre, da Maria Agnesi a Sophie Germain, bisognerà attendere il Settecento. Ipazia fu anche l'inventrice dell'astrolabio, del planisfero e dell'idroscopio.
Nel celebre affresco di Raffaello, la Scuola di Atene, l'unica figura femminile rappresentata è lei, che è anche l'unica filosofa, oltre all'autoritratto dell'autore, che guarda verso l'osservatore.
Se si rammenta che Ipazia fu massacrata da un gruppo di monaci cristiani invasati e che il dipinto è sito in un palazzo del Vaticano, interpretazioni diverse possono darsi di questa peculiarità. Nondimeno non mi è parso di veder circolare sul web o su riviste e libri ipotesi a riguardo.
Ma attraverso la geometria composita c'è modo di entrare nel tabernacolo della scienza e filosofia della Scuola di Atene. Una sorta di radiografia a raggi X per scoprire i possibili intenti che animarono l'eccelso Raffaello Sanzio nell'allestire l'affresco...
Nella conclusione rilevo, attraverso la mia geometria composita, la significazione di Raffaello di raffigurarsi in una delle due statue poste ai due lati in alto dell'affresco, quella di Apollo a sinistra guardando. L'altra è di Minerva e fa capo geometricamente a Ipazia, appunto. Essa è allineata all'altra è perciò da stimarsi più prossima all'uomo.
Dunque due realtà metafisiche una celeste, quella di Apollo quale ideale da raggiungere in fatto di concezioni della scienza e della filosofia, e l’altra terrena, quella di Minerva che informa il pensiero razionale.
Abbracci,
Gaetano
Vedo che i commenti solo uno è di un uomo! io mi aggiungo a lui, il miocommento non mi allungherò tanto dirò che la donna oggi fa molto di più di quello che ha fatto nel passato, e bisognerebbe che talunni
RispondiEliminalo tenessero bene in mente! che non è abbastanza l'otto marzo, tutti i giorni ricordarlo.
Una buona domenica care amiche.
Tomaso
Condivido pienamente il tuo pensiero sacrosanto.
RispondiEliminaCiao rosy, sono contento di rileggerti sul tuo pirotecnico blog pieno di vita, di colore, di energie positive e di affetto da parte di tutti coloro che ti seguono.
RispondiEliminaUn caro saluto,
aldo.
Giornata della memoria pensando al passato , giornata della riflessione pensando al presente , terribile e doloroso nella maggior parte del mondo :Africa , Cina India , Iran ,Iraq , per farla breve tutti i paesi del terzo e del quarto mondo ecc. Da noi è ben mascherato ma le violenze e i maltrattamenti in famiglia sono in una percentuale del 90%.
RispondiEliminaChiamarla "festa " mi infastidisce e mi indignerà sempre fino a quando il rispetto e la dignità della donna saranno ben radicati in tutto il mondo . Il resto è solo consumismo .
Un abbraccio Rosaria
ROSY
RispondiEliminaAuguri a te ....Dopo vengo a prendermi un caffè a casa tua....
BACI BACI ...BACIONI..LINA
buona festa della donna anche a te
RispondiElimina^________________^
Rosaria, sei incredibile! Ti ringrazio per la segnalazione in sidebar di Scientificando nella top Scienza di Wikio.
RispondiEliminaUn bacione.
annarita
Sarò molto ma molto breve: sono felice di essere donna!
RispondiEliminaMolti si chiedono cos'è la felicità, molti dicono che la felicità non esiste...
io dico sempre che la felicità invece c'è.
Per me la felicità è sentirmi quella che sono: una donna libera.