Una vecchia e una bambina si stringono per mano,Camminano all'ombra, sul marciapiede che costeggia il Campidoglio. La vecchia ha i capelli bianchi, assomiglia alle vecchine delle favole. La bambina ha i capelli neri, occhi espressivi, le gambette magre. Cantano insieme a bassa voce per non farsi sentire dai passanti. La nonna da l'intonazione, dice la prima frase,
:Reginella piccina adorata
non sei più la mia dolce bambina...
La bambina continua sottovoce, soltanto per la nonna
T'agggio voluto bene a te
tu m'à voluto bene a me.
Te sei fatta na vesta scullat
'nu cappiell 'cu e nastro e cu' e rose
...
E' una canzone che la bimba canta felice e la nonna è felice di ascoltare.
E' la loro canzone. La bimba si chiama Anna e vive con la nonna da quando la mamma si è sposata con un tedesco e vive ad Alessandria.La mamma quando è nata Anna non era sposata la bambina, infatti si chiama Magnani, come la mamma. Il padre di Anna non aveva o non aveva voluto riconoscerla, di lui Anna sapeva solo che era un calabrese.
Marina Magnani aveva pianto, si era disperata: il nuovo fidanzato tedesco era disposto a dimenticare il passato di lei, ma voleva una famiglia tutta sua: "Anna la figlia del peccato"doveva rimanere a Roma.Tutta la famiglia aveva spinto Marina ad andare a rifarsi una vita: Anna sarebbe rimasta con i parenti. Cosi mamma Marina parti con il suo nuovo amore.
Anna aveva conservato della sua mamma un ricordo sbiadito, rinverdito dall'album delle fotografie di famiglia.
Anna, era cresciuta con la nonna e con cinque zie e con zio Romano che le faceva da Papà
L'amore e l'affetto di sei mamme putative ad Anna non bastava, il suo sogno era quello di stringersi alla sua mamma e sognava il momento di poterla abbracciare.
Anna, come imparò a scrivere, mandava a sua mamma lettere di affetto,implorando un bacio, una carezza "Io le scrivevo e lei mi mandava dei bei vestiti di seta, molto raffinati. Strano vero? Appartenevo a una famiglia diciamolo pure povera, e ricevevo vestiti da principessa. Eravamo cosi diverse io e mia madre? Avevo l'impressione che lei non mi amasse come l'amavo io".
Nel 1917, Marina, scrive che arriverà a Roma,il suo arrivo è previsto per il prossimo Giovedi. Anna non sta nella gioia finalmente potrà abbracciare la sua mamma, la bambina aveva nove anni, quando rivide sua mamma o meglio quando la vide per la prima volta, fino ad allora l'aveva visto solo in foto.
L'incontro con la sua mamma, per Anna fu emozionante, restò abbracciata a lei, per tutta la serata, se la mamma tentava di scostarla, si metteva a piangere, finalmente l'abbraccio si addolcì e solo allora la mamma, pote guardarla bene" Come sei diventata grande...Fatti vedere...Come sei bella" le diceva la mamma, ma Anna continuava a piangere. La mamma rimase pochi giorni a Roma e si rese conto che Anna non amava la scuola e cosi decise che Anna doveva andare in collegio."La scuola è più importante di tutto" le disse la mamma.
Anna, fu messa in un collegio di suore. Per Anna fu traumatizzante, lontano dalla casa dove era cresciuta, le passeggiate e le cantate con la nonna finirono.Le suore sono severe, la vita del collegio è scandita da orari precisi e rigidi: sveglia mattiniera, pulizia, colazione e messa; quindi scuola, pranzo, ricreazione, studio, ricreazione, cena e a letto. Sempre cosi tutti i giorni e Anna dichiarò guerra alle suore ( qui sorrido perchè in questo mi ritrovo in lei, e non solo in questo) Per me amare Anna è stato facile, molte cose ci uniscono,
Quando si esce da queste caserme, chiamate collegi, ti porti dentro una ribellione è una voglia matta di aggredire il mondo, di cambiarlo e vorresti veder cadere le tante stupide regole che la società ha eretto solo per imprigionare la mente umana.Una cosa è certa, che se le suore con la loro severità non riescono a modellare l' animo tenero di un bambino sarà difficile che ci riesca la società. Ecco perchè Anna era una ribelle, perchè da piccola si era dovuta difendere, dalla falsa educazione del collegio, oltre all'amarezza, di sentirsi abbandonata da un padre e anche da una madre, sono queste cose che impregnano il cuore di sofferenza e che hanno fatto di Anna, una grande" I dolori o rendono meschini o rendono grandi" Anna appartiene alla seconda categoria.
Film Bellissima-1951
Regia di Luchino Visconti
Questo è il testo di una canzone di Vincenzo Cerani inserita nell'ultimo album di Celentano (1), musicata da Carmen Consoli, si intitola "Anna Magnani"
RispondiElimina(1) Riferito al 10 maggio 2008, vedi qui.
Da tegole e calcinacci
verso la vita mi affaccio
indosso il cappotto di mio zio
soldato scampato alla guerra.
Passando tra sfollati
e ragazzini in festa
cerco la mia vecchia casa,
i nespoli abbandonati
una caccia modesta
con un bacio
apro la porta
ed ho in mente
la faccia dell'Italia coi denti stretti
e il sangue che cola
ma ha il cuore di pietra...
La' dove prima vibrava un pianoforte
soltanto polvere e terra
e mi sembra di udire
la voce arsa di Anna Magnani
che infonde speranza...
Foglie d' ulivo argentate
raccontano una pasqua lontana
il tetto che quasi frana,
una rondine giace senza vita
fra una scarpa e un secchio
ed ho in mente la faccia dell'Italia
la statua grigia e vetra di Mazzini
coi suoi lisi taccuini.
La' dove prima vibrava un pianoforte
soltanto polvere e terra
e mi sembra di dire
la voce arsa di Anna Magnani
che infonde speranza..
E mi sembra di udire
la voce calda di Anna Magnani
che intona una dolce melodia...
Abbracci,
Gaetano
Chi potrà mai dimenticare la grande Anna Magnani tutti ricordiamo la sua bravura come attrice e donna Romana puro sangue...
RispondiEliminaBuona giornata cara Rosy,
Tomaso
Sapessi quanto mi fa piacere venire a leggere i tuoi post su Anna Magnani e vedere le sue foto.
RispondiEliminaLo studio professionale presso il quale ho lavorato come impiegato - anno 1948 - si trovava qui a Roma, a pochi passi dal palazzo dove abitava la Magnani, all'inizio di Corso Vittorio, di fronte Piazza del Gesù, alla fine di via del Plebiscito.
Credo si chiamasse palazzo Altieri.
Qualche rara volta l'ho persino incontrata, sapessi che emozione.
Ciao Rosy, non ho mai visto film con Anna Magnani o forse non mi ricordo di averne visti; conosco solo il nome e so solo che era una bravissima attrice. Forse sono ancora giovane. La durissima lotta contro il fumo, come va? Tieni duro e vincerai. Un bacio, un abbraccio e un saluto da parte di Mao.
RispondiEliminaViviana
Cara Gaetano, conosco questo testo e della canzone di Celentano.
RispondiEliminaTutto quello che riguarda Anna, mi ti ringrazio d'aver contribuito a dare voce al questo post, dedicato ad Anna.
Cercherò il testo di cui parli.
Un abbraccio e grazie.
Tomaso, certo che almeno noi non possiamo dimenticarla, anche se quando Anna ha lasciato questo mondo io ero giovanissima.
RispondiEliminaLa scopri, attraverso i film che mandava in onda la TV, e quel suo modo, mi colpi immediatamente.
Ciao Tomaso, a Presto.
Cara viviana, se qualche volta la tv dovese mandare in onda qualche suo film, e lo sai non perdertelo, lei è bellissima quando recita, perchè ci mette passione e i suoi occhi sono uno spettacolo.
RispondiEliminaNon puoi conoscerla perchè sei giovanissima.
La lotta contro il fumo, continua, ma che caxxo, su questa terra è una lotta continua per tutto.
Altro che civili, o per una ragione o per un'altra dobbiamo sempre lottare, la vita è una guerra e noi siamo i soldati.
Scusami ma il fatto di non fumare, mi rende un po nervosa
Un bacione anche per Mao.
Tutto bene? Ciao!
Aldo, si, il palazzo dove abitava Anna si chiamava palazzo Altieri, pensa che quando tu la vedevi io avevo un anno e ti invidio, per la fortuna che hai avuto anche solo di vederla da lontano.
RispondiEliminaGrazie, che con la tua presenza e i tuoi commenti rendi omaggio a una grande attrice.
Ti abbraccio, ciao ardo.
Rosy mi hai fatta commuovere...
RispondiEliminaStella, la storia di Anna donna è costellata da tante sofferenze e di abbanodoni,L'abbandono è stato il suo pensiero fisso, questo pensiero, è stato per lei una sofferenza continua.
RispondiEliminaCiao
PS ho intenzione di parlare di Anna come donna.
Viv, puoi trovare i film di Nannarella in una cineteca, come ho fatto io che ne ho visti molti, perché non si può non conoscere questa artista statosferica, di cui dobbiamo andare fieri tutti, e in particolare noi donne.
RispondiEliminaVederla recitare e rimanere magnetizzati dalla sua forza interiore e dal sua carisma è un fatto incontrovertibile.
Il film "Bellissima" lo avrò visto dieci volte. Indimenticabile il pathos con cui si stringe al petto la figlioletta sbeffeggiata dal bellimbusto, interpretato da Walter Chiari...
Dici bene, Rosaria: "I dolori o rendono meschini o rendono grandi" Anna appartiene alla seconda categoria."
Viva Nannarella!
Viviana, segui il consiglio di Annarita e non te ne pentirai.
RispondiEliminaScoprirai anche tu Annarella, lei era una donna di quelle che sanno amare, soffrire, arrabbiarsi ma era vera, una donna che ti fa essere orgogliosa di essere donna.
Annarita, dai dolori non si scappa, ma chi li vive intensamente, sono come il fuoco o ti bruciano o ti purificano.
Bacioni
Viva Nannarella.