Translate

venerdì 29 gennaio 2010

Carissimo Lucariello.



Ti scrivo  con la speranza che tu legga questa lettera.
Sei un ragazzo meraviglioso, sei un bravo figlio, sei solare, simpatico, affezionato, magnanimo, ma....sei assai disordinato.
Sei il figlio che mi sta dando più da fare, tra gli attrezzi della musica, pantaloni, maglie camice calzini ecc...
la mattina mettere ordine nella tua stanza è un'impresa, non so mai la roba da lavare qual'è  mischi tutto e cosi lavo tutto  pulito e  sporco
Se no trovi tutto a vista d'occhio, con quelle tue manine butti tutto per aria, pantaloni stirati maglie lavate e stirate  dopo due giorni trovo tutto accartocciato come tanti salami, a modo tuo  metti a posto.
Stamattina ho passato l'intera mattinata a mettere a posto la tua camera e sarà l'ultima volta ( anche se non è la prima volta che lo dico, ma stavolta lo faccio).
Non parliamo poi di come riesci a combinare il bagno, shampi, bagno schiuma che apri e non chiudi mai.
Le lentine a contatto sempre aperte, il liquido per le lentine  sempre senza  tappo.
Stamattina nel fare il tuo letto, devi ringraziare  zia Lina che ha visto i tuoi occhiali, buttati tra le coperte del letto  si son salvate grazie a lei che se ne accorta, e non è la prima volta.
Tua sorella da la colpa a me, ho provato in tutte le maniere ma non ci sono  riuscita a farti capire nulla.
Le scarpe,un'altra nota dolente,  hai una scarpiera tutta per te e non la usi mai, ma ti pare che le scarpe le devi tenere tutte sotto al letto? Stamattina le ho messo a posto e gia so che stasera, inizierai a chiedere, mamma dove sta il pantalone grigio? Mamma  dove stanno le scarpe? Mamma dove sta questo o quello...
Lucariello tutto sta al suo posto, i pantaloni sono  nell'armadio, le scarpe nella scarpiera, i maglioni a posto loro, devi solo armarti di buona volontà e vedrai che tutto è stato ristirato e messo a posto.
Hai una stanza tutta per te, un guardaroba tutto per te  e un settimino tutto per te e non ti bastano.
Golgo l'occasione per dirti anche che non solo sei disordinatissimo, ma perdi tutto e dimentichi tutto, anche in ufficio ti conoscono, quando lasci l'ufficio tutti guardano la porta perchè sanno che ritornerai, tempo cinque minuti...ritorni perchè dimentichi sempre qualcosa, chiavi della macchina e non raramente il portatile.
Spesso la mattina  ti devo chiamare dalla finestra, perchè mi accorgo che hai dimenticato il portafoglio e dentro hai la patente, quando non  me ne accorgo in tempo tuo padre, arriva in ufficio a portartelo.
Spero che troverai una santa per moglie e sopratutto che ti ami tanto, e che ti raddrizzi, io non sono riuscita e sempre tua sorella dice...che le sante non esistono e per questo, chiunque ti sposerà ti lascerà dopo sei mesi.
Ma io mi auguro che tu cambi, per te stesso, poi mi sai dire, tante camicie, pantaloni, maglioni, a cosa ti servono se non li indossi mai e metti sempre la stessa roba?
Quando ti vesti elegante, capisco che hai un appuntamento di lavoro e sei bellissimo e solo in questi casi ti vedo ordinato.
Questa lotta, mi sta sfinendo e tu lo sai, perchè litighiamo solo per questo.
Caro Lucariello, dai datti una bella mossa e cerca di cambiare, ma solo per te, la perfezione non esiste e non ti voglio perfetto, hai tante buone qualità, che se le accoppi  all'ordine, non dico che sarai perfetto, ma quasi.
Un bacione al mio piccolo grande amore.
Con affetto mamma.
Non parliamo poi di come ti vesti quando vai a cantare.
I Smokin Garden

16 commenti:

  1. Dare sempre la colpa alla mamma non mi sembra una cosa bella!!!!!

    RispondiElimina
  2. Questi ragazzi sembrano fatti con lo stampo: hanno tutti gli stessi difetti, porca miseria! La mia è una disordinata unica!!

    RispondiElimina
  3. Leggere la verità di una mamma che racconta quanto bene vuole a quel furbacchione... diciamo viziato, è sempre bello, fa un po sorridere, è una storia che oserei che il 9o%
    della mamme si trovano in queste situazioni, io le ho sempre sentiti dalla mia dolce metà oggi quando ne parliamo ci ritorna una certa nostalgia, si dico nostalgia perché vediamo che si ripete la storia con i nostri nipoti, la mamma ora è la nostra nuora.
    Un abbraccio forte cara Rosy
    Tomaso

    RispondiElimina
  4. Un consiglio Rosy lo accetti?
    I veri geni si comportano così ed evidentemente Luca è un genio.
    Ti sarebbe piaciuto avere un figlio rompiscatole come me che tormenta il prossimo oltre che se stesso perchè
    tutto sia in perfettissimo ordine?

    ps. Se la cosa ti può consolare le mie nipoti sono peggio di tuo figlio.

    RispondiElimina
  5. Cara Rosaria, hai descritto le cose del tuo Lucariello minuziosamente. Da un lato con tono di disappunto, ma da un altro lato si ha la sensazione che il caos della stanza di tuo figlio di giovi, di esalti.
    Non puoi immaginare quanto sia importante la scuola del caos per veder trasformare un soggetto in un ideale uomo capace di vivere domani in condizioni complesse e disagiate.

    Ognuno si abbandona a proprio modo al ritmo del mare, al pari di un timoniere che, nell’apparente disordine delle onde, cerca la cadenza profonda del mareggio. (I. Autissier, cit. in: Plisson, 2002)

    Traggo la conclusione da un articolo che spiega ciò che ho anzidetto. Vedi qui.

    Lavorare nel caos

    Acque sempre diverse scorrono per coloro che s'immergono negli stessi fiumi, sosteneva Eraclito. Chi lavora nel caos si trova costantemente a far fronte al disordine e alla disorganizzazione. L'idea di dover ricominciare ogni volta da capo è sensazione diffusa. Cosa può fare, come può sentirsi, come può comportarsi di conseguenza l'operatore psicosociale allorché il caos anziché essere contenuto e ricomposto, risulta viceversa addirittura teorizzato? Cosa vuol dire la consapevolezza di aver a che fare con sistemi complessi, mutevoli, imprevedibili, in cui non sussiste alcuna correlazione tra cause ed effetti, a loro volta inseriti in un mondo non lineare, altrettanto soggetto a sfuggenti mutamenti?

    Una possibile risposta ce la offre Brian Arthur, uno dei componenti storici dell'Istituto di Santa Fé (cit. in: Waldrop, 1995, p. 538): "mantenere aperto il maggior numero di scelte possibili. Dobbiamo rinunciare alla ottimalità, cercando piuttosto qualcosa di attuabile, di funzionante… Quel che stiamo cercando di fare è massimizzare la resistenza, o la capacità di sopravvivere, di fronte a un futuro mal definito. E ciò rende più importante la capacità di conseguire la massima consapevolezza possibile delle reazioni non lineari e dei percorsi casuali. Si scruta il mondo, e non ci si aspettano circostanze durevoli".

    In sintonia con questa posizione, Edgar Morin sostiene che di fronte alla complessità siamo chiamati ad abbandonare i programmi per sostituirli con delle strategie. Le prime infatti rappresentano procedure forse rassicuranti, ma inevitabilmente rigide: "sequenze di azioni definite che devono essere eseguite senza variazione in un ambiente stabile, ma, dal momento che vi è una modifica delle condizioni esterne, il programma è bloccato. La strategia per contro elabora uno scenario d'azione esaminando le certezze e incertezze della situazione, le probabilità e improbabilità. Lo scenario può e deve essere modificato secondo le informazioni raccolte, i casi, i contrattempi o le sorti favorevoli incontrate strada facendo. Possiamo, nelle nostre migliori strategie, utilizzare piccole sequenze programmate ma, in un ambiente instabile e incerto, si impone la strategia.
    Questa deve talvolta privilegiare la prudenza, talvolta l’audacia e, se possibile, entrambe insieme. La strategia può e deve effettuare compromessi" (E. Morin, 2001, pag. 93).

    Cari abbracci,
    Gaetano

    RispondiElimina
  6. Signora in rosso, è come dici tu, ma chissà perchè la colpa e sempre delle mamme.

    RispondiElimina
  7. Angelo, si sono tutti uguali hai ragione a dire porca miseria.
    Bacio

    RispondiElimina
  8. Tomaso, a quando vedo leggiamo tutti nello stesso libro, con questi ragazzi.
    Ti abbraccio ciao!

    RispondiElimina
  9. Aldo, cosi dice Luca che lui è un genio, sarà ma io mi sono stancata di fare sempre le stesse cose, vorrei che qualcuno adesso le facesse a me...anche perchè riconosco che non sono una di quelle donnè come dire tutte esatte.

    Il tuo PS mi consola, altrochè che mi consola.

    RispondiElimina
  10. Caro Gaetano, mio figlio purtroppo mi somiglia caratterialmente, rimproverando lui, rimprovero me stessa.
    Sono la prima a dire che il troppo ordine mi soffoca, ma il troppo disordine mi fa saltare i nervi, anche perchè tocca a me riordinare e questo mi urta.

    I tuoi commenti son sempre preziosi, leggerli e come entrare in tante stanze, e scoprire che ogni stanza, è collegata all'altra.
    E piano, piano si legge e si capisce appieno la "mappa" del tuo pensiero.

    Ricambio con gioia il tuo
    abbraccio. Ciao!
    Ti abbraccio

    RispondiElimina
  11. Eh eh eh, Luca è troppo simpatico, e a te voglio troppo bene.
    Siete adorabili!!! Ti dico solo questo.
    LucaaaaaaLucariè, non me la fare impazzire, dai!
    E tu, Rosy... fai un po' di sciopero... vedi che succede...

    RispondiElimina
  12. Rosaria, non sono proprio la più indicata a dare consigli in fatto di ordine...perchè l'ordine non è il mio forte. O meglio ho un ordine mio, ecco!

    Probabilmente, Lucariello avrà un suo "criterio" di ordine!!!

    E stai tranquilla che troverà una brava ragazza che metterà ordine nella sua vita e non lo lascerà. Abbi fede!

    Lucarié, però non mischiare i panni sporchi con quelli puliti, eh? Quello no, mi raccomando:)

    Baci a mamma e figliolo.
    annarita

    RispondiElimina
  13. Questa lettera mi ricorda dei discorsi da me fatti ai miei figli... un po' sono cambiati, comunque, quindi, anche per te c'è speranza che possa cambiare anche il tuo Lucariello.
    Ti auguro un buon fine settimana e ti abbraccio forte forte.

    RispondiElimina
  14. janas, ho tentato anche di fare lo sciopero come consigli tu, niente anzi, mi diceva che andava benissimo per lui.
    Niente da fare,chi nasce tondo non muore quadro.
    Un bacione e buon fine settimana.

    RispondiElimina
  15. Annarita, anche per me l'ordine non è il mio forte, gia faccio fatica ad essere un pochino ordinata con le mie cose, poi devo pensare anche al disordine di Luca e mi avvilisco.
    Ma sotto sotto lo capisco, però mi piacerebbe che mi venisse incontro.
    Quello di mischiare i panni sporchi con i puliti questa è davvero una cosa che non sopporto neppure io
    Speriamo in bene.
    Un bacione e buon fine settimana.

    RispondiElimina
  16. Paola, le tue parole mi danno fiducia, che possa cambiare anche Luca come sono cambiati i tuoi figli.
    Non sono mai stata una madre intrasigente, ho lasciato ai figli la massima libertà, mi piaceva, che si sentissero liberi in casa loro.
    Speriamo che Luca cambi,Davide era anche un po cosi, ma poi ha trovato la moglie che l'ha messo in riga.
    Un bacione e buon fine settimana a te e Saverio.bacione

    RispondiElimina