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martedì 29 settembre 2009

L'occasione fa veramente l'uomo ladro?

In collegio una ragazza aveva un mazzettino di carte napoletane quelle piccoline.
Ogni giorno durante la ricreazione si sedeva come una regina e tutte le ragazze pur di giocare una partita accettavano ogni sua richiesta, chi doveva  rifarle il letto per due giorni,  chi  pulirle le scarpe a chi chiedeva la frutta del pranzo.
Era un ricatto continuo il suo. Da parte mia non le chiedevo nulla, perché mai avrei accettato le sue regole.
La ignoravo, ma dentro di me mi sarebbe piaciuto giocare, ma il mio orgoglio me lo impediva
A Pasqua andavamo a casa per 8 giorni, nello stesso periodo si festeggiava e ancora si festeggia la festa del Santo del Paese.
In questa occasione la piazza si riempiva di bancarelle, tutte piene di giocattoli. Tra tanti giocattoli anche le carte piccole da gioco. Chiesi quanto costavano, 15 lire. Corsi a casa fiduciosa e chiesi le 15 lire a mia madre. Quello che mi rispose..lasciamo perdere che è meglio.
Comunque, avevo deciso che quelle carte dovevano essere mie.
Ritornai alla bancarella, ci girai intorno, fino a quando la proprietaria che era una vecchietta ebbe un attimo di sonno, approfittai.. svelta allungai la mano e rubai le carte.
Corsi a casa me ne andai sotto il letto, tolsi le carte dal cartoncino le guardai, come erano belle! Tutte nuove,  avvolte in una leggera cartina trasparente.
Non lo so quello che mi successe, in un attimo non fui più felice, guardavo le carte e non le volevo più...sentivo le voci delle suore che parlavano dell'inferno e le fiamme bruciava me e il mazzettino di carte Mi vedevo in prigione, vuoi per paura o timore, quello che so che all'improvviso le odiai. Le rimisi a posto, le nascosi di nuovo sotto il vestitino e ritornai in piazza, dovevo rimettere le carte al loro posto. La vecchina, stavolta stava tutta sveglia e arzilla, mi misi a girare intorno alla bancarella, per cogliere l'attimo di distrazione della signora, solo che stavolta l'impresa di  rimettere al loro posto le carte era  più ardua.
Alla prima distrazione della vecchietta allungai svelta la mano e riusci a liberami della piccola refurtiva. Mentre tiravo indietro le mani, la signora notò qualcosa di strano nel mio movimento e strillò "bambina che stai facendo"? Alzai le mani in alto, mostrandole belle aperte e ad alta voce   strillai, niente niente niente, non ho niente e con le mani sempre alzate, saltellando ritornai a casa. Mia madre  non se ne era accorta di nulla e nulla le dissi. A lei chiesi solo se mi poteva procurare del cartone "che devi fare"? Mi devo fare le carte per giocare" "Che cosa? Ma sei scema"?!? Alla fine riusci ad avere del cartoncino passai buoni due giorni tra cartoncini e forbicine. Dovevo ritagliare prima 40 quadratini tutti uguali, poi su ogni quadratino avrei scritto il numero della carta. La verità è che non ci riusci..mi imbrogliai o per meglio dire mi incartai...tra il cartoncino i cavalli, le donne i re e tutto il resto e cosi abbandonai tutto. Dopo le vacane ritornai in collegio e non pensai più alle carte. Mi chiedo e vi chiedo.. 
Ladri si nasce? O si diventa? Per me ladri si nasce Io avevo gia le carte in mano, ero una bambina potevo tenermele. Evidentemente non mi piacqui. D'allora non ho più toccato nulla di nessuno e non sopporto chi ruba.


11 commenti:

  1. Ladri si diventa. Ma i bimbi non hanno il concetto della proprietà privata molto sviluppato. Pensano che ciò che tutto c'è nel mondo è offerto alla loro curiosità ed al loro desiderio. Ma percepiscono la disapprovazione degli adulti e così nascono le bugie. Ma tu da bimba fantasiosa e piena di iniziativa sei diventata una donna generosa e solidale.Bacio

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  2. Ladri si diventa, chi per sopravvivenza, chi per interesse personale. Antonella ha ragione nel suo commento perchè i bambini ancora non si rendono conto di tutte le realtà. Anche io da piccola ho fatto una cosa simile ma la mia fortuna e che il giornalaio mi ha vista e sgridandomi nella maniera giusta mi ha insegnato quello che non sapevo; poi mi disse di tenermi il fumetto ma io piangendo lo rimisi a posto e i miei genitori che erano amici del giornalaio non seppero mai nulla.
    Abbnraccio, Viviana

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  3. ROSY
    BUONA NOTTE A DOMANI...
    LINa

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  4. ciao rosy, passo per un saluto veloce....un abbraccio;)
    roberta.

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  5. Penso che chi è fondamentalmente onesto fa come hai fatto tu! tu, nonostante fossi una bambina, hai voluto restituire il "maltolto" ....in fondo non era così necessario avere quelle carte! una persona onesta può arrivare a rubare per fame, per necessità vitali, altrimenti non lo fa.Quindi per me ci si nasce.
    Ti auguro buona giornata.Bacioni

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  6. Letto il tuo post col quale concordo devo convenire anch'io che ladri si nasce.
    Se uno non lo è dalla nascita non credo lo diventi in seguito.
    Almeno spero.

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  7. Sono d'accordo con Paola e Aldo.
    Se non hai la tendenza o inclinazione che sia, tutto può comparirti davanti e tu non tocchi niente.
    Vedi che c'è anche chi restituisce un portafoglio trovato...e questo perchè la sua coscienza gli vieta di appropriarsene.
    Baci

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  8. Cara rosy, la vita non è scritta in bianco e nero, ma ci sono tutte le sfumature dei colori. Questo tu lo sai benissimo...

    La capacità di discernere il bene dal male ci è insegnato. L'educazione, in tal senso, è fondamentale.
    Precisato questo, ci sono poi tutte le eccezioni. Il carattere è una varibile importante. Ma poi ci sono il libero arbitrio e tanto altro da considerare.

    Nel tuo caso, hai impiegato efficacemente il libero arbitrio e saputo rinunciare a qualcosa che volevi, ma che non rispondeva ad un bisogno primario.

    Se su quella bancarella ci fosse stato qualcosa da mangiare e tu fossi stata affamata, ma veramente affamata, probabilmente, e dico probabilmente, non avresti reso il tolto perché sarebbe stata in gioco la tua sopravvivenza.

    Ecco, credo che in alcune situazioni possa capitare che si diventi ladri "per forza" anche contro il proprio volere, ma soltanto per soddisfare una necessità vitale.

    Un abbraccio grande.
    annarita

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  9. Antonella, non tutti i bambini svilluppano il concetto della proprietà.
    Almeno per me è stato cosi e cosi sono rimasta
    Un bacione.

    Viviana, monella anche tu hai allungato la mano-
    La differenza sta che tanti bambini una volta rubato non provano nulla...per loro è normale farlo e averlo
    Bravo il giornalaio e brava anche alla bambina viviana.


    Lina oggi è il tuo onomastico auguri di vero cuore. bacio.


    Roberta, ricambio il saluto ciao.

    Paola, ho visto rubare solo per il gusto di farlo, certo che ci sono anche i cleptomani...ma li è un altro discorso...all'epoca io non avevo nessun giocattolo, giocavo usando le dita e con queste facevo il trenino, sempre con le dita inventavo balli.
    Un bacione cara Paola.


    Aldo, e stella, forse veramente ladri si nasce
    toglendo quelli che lo fanno per fame...ma!!
    Vi abbraccio.

    Annarita, il tuo commento non fa una piega tutto giusto quello che hai scritto

    Non lo so se questo che dirò io è giusto
    Oltre alla fame vera...c'era anche la fame dei giocattoli. Pensa che non ho mai posseduto un giocattolo nella mia infanzia.
    Ho sempre giocato con le mani le pietre il famoso gioco delle cinque pietre.iente più tranne con la palla quando stavo in collegio.


    Un abbraccio grande a te.

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  10. rosy, sei stata eccezionale! Il seme del BENE in te è talmente radicato che ti ha spinta ad agire come hai fatto...superando dei bisogni molto forti. Però questo non succede spesso e i motivi sono tanti.

    Ri-abbraccione!
    annarita

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  11. Annarita, non avere giocattoli per me era naturale...c'era una bambina che abitava di fronte a me,questa ogni giorno ogni giorno si metteva sul suo balcone e metteva in mostra tutte la sue bambole,aveva un'aria cosi sciocca lei è le sue bambole.
    A proposito delle bambole racconterò una cosa curiosa e la fine che feci fare ad una bambola, l'unica che mi fu regalata dalla mia madrina di cresima.
    Dopo tanti anni ho anche capito il perchè di quel lontano mio comportamento.

    Un abbraccione.

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