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domenica 12 luglio 2009

Sapore di sale, sapore di mare




La classica ragazza degli anni 60- i primi due pezzi osé-ricordo che ci fu
un anno che questi costumini a pallini, invasero tutte le spiagge.Devo dire che certe volte mi sento fortunata d'aver vissuto questi anni. Anche se non è stato facile per niente. Con i ragazzi si iniziava a costruire un rapporto di parità, si diventava complici su ogni cosa. Finalmente, si usciva la sera, senza più scorta, la sigaretta, le canzoni, le minigonne il ballo della mattonella,via i vecchi balli e senza parlare del nuovo linguaggio delle canzoni. I cantautori di questa epoca hanno lasciato una grande eredità al mondo della canzone. Certamente sarei una stupida a dire che gli anni 60 son solo e solamente queste cose Ma oggi è Domenica giornata dedicata al riposo fisico e mentale....semmai, con calma parlerò di questa mia indimenicabile epoca.
Ciao a tutti.

6 commenti:

  1. Rosy, mai uscita di sera e mai fine settimana con un ragazzo!
    Che vita...
    Baci.
    Canzone che fa sognare!

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  2. un bacio stella, non hai perso nulla credimi...

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  3. Posso ripetere quanto detto da Stella!!! non ha perso nulla dici tu? ma, insomma, qualcosina penso di sì: un goccio di libertà in più forse l'avremmo gradita....ma oramai è andata così, e va bene così; meglio non rimpiangere niente, tanto rimarrebbe solo dell'amarezza che preferisco non avere.
    Un bacione e buona serata.

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  4. Paola, hai ragione, la mia risposta a stella è stata infelice.

    Paola, in quell'epoca, la prima lotta si faceva in famiglia, dove nonni, zii, fratelli, non accettavano e ci guardavano come esseri anormali.

    Entrai a far parte di una comitiva, verso i 16 anni, già la parola comitiva era un peccato...
    avevamo tutti la stessa età, le stesse idee e tanti sogni da realizare.
    Eravamo una ventina
    tra ragazzi e ragazze.
    Tanti si sono anche sposati tra loro.
    Eravamo molto affiatati,
    nessuno di noi aveva un soldo
    si comprava un pacchetto di sigaretta facendo la colletta.

    Il nostro gruppo, si distaccò completamente dalla tradizionale passeggiata al corso,
    forse fummo i primi qui a Caserta a dare alla passeggiata una diversa impennata, nel senso che...

    - invece di passeggiare sul corso, ci sedavamo sui muretti- la cosa dovette piacere, perchè altri gruppi si formarono accanto a noi.


    Tra noi si parlava di politica,
    dei nostri problemi a casa e per la prima volta i ragazzi
    ci ascoltavano...avevamo la parola anche noi...
    Dentro di noi c'era una gran voglia di cambiare il mondo e forse l'abbiamo cambiato.

    mio figlio il primo mi dice sempre che il 68 ha fatto un sacco di guai,che ancora stiamo pagando,
    io non credo...e se errore forse ce stato, e stato quello di non saper trasferire nei cuori dei nostri figli i nostri sogni e la nostra grande voglia di costruire un mondo migliore per tutti.

    Un bacione.

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  5. Antonella, mica si vede che sono io?
    Qui avevo 18 anni.
    Comunque grazie per il carinissima.

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