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martedì 21 luglio 2009

Fantasie di una bambina.

Da bambina amavo  sedermi nella piazzetta del mio paesino. Ancora oggi se chiudo gli occhi la mia mente mette a fuoco ogni particolare di me bambina.

 Una piccola piazzetta, con quattro panchine scarne e rotte dal tempo, al centro una piccola vasca tonda, la poca acqua che c’era, era tutta ombreggiata di verde, per il troppo muschio. Eppure, i miei occhi la guardavano incantata, in quei pochi cm di acqua vedevo un intero mare, un intero mondo. Mi piaceva stare seduta in piazza, ascoltare il suono del grande orologio in alto sulla chiesa, che cantava le sue ore, quasi fosse una festa. Adoravo vedere il traffico di questa piazzetta( traffico? Cinque anime) Ogni mattina, la piazzetta ospitava me e quattro vecchietti, quattro figure silenziose, chiuse in un corpo arricciato dagli anni. Arrivavano alla stessa ora e alla stessa ora andavano via. Gesti sempre uguali- Prima di sedersi, pulivano la panchina con un fazzoletto, poi lentamente si sedevano, appoggiando il bastone o tra le gambe o accanto a loro. Con vestiti sempre uguali e la famosa coppola. Seduti sulla panchina i loro occhi fissavano un punto lontano, mai un sorriso sfiorava le loro labbra, mai una parola tra loro. Li guardavo, cercando di capire cosa si nascondesse dietro alla loro rugosa fronte. Cercavo di leggere sui loro volti e tra le sue pieghe il racconto della loro vita. Una cosa è certa, non dovevano essere  felici (solo oggi, capisco, che dietro ai loro silenzi c'era tanta solitudine) Li vedevo poi andar via appoggiati ai loro bastoni, i quali sostenevano i loro anni, la loro debolezza, e i loro pensieri. Vedendoli cosi curvi, vecchi, deboli e tristi, decisi di regalare a loro una favola.
Cari vecchietti , son passati più di cinquant’anni e sto qui a parlare di voi...Voi, che mai avete saputo nulla di me. A modo mio tentai di rendervi felici. Seduta in  in angolo, vi osservavo, cosa penssasse la mia mente di bambina non lo so. So solo che iniziai a sognare per regalare a voi una nuova vita. Diedi un nome di fantasia a tutti e quattro, nei miei sogni vi regalavo la gioventù, vi trasformavo in quattro baldi giovanotti, il vostro bastone, diventava un bel cavallo, che voi cavalcavate gioiosi e felici e insieme sparivamo nel vento a suon di tromba ,(la tromba era il suono dell’orologio della piazza ), per entrare insieme nel mondo delle meraviglie, dove ogni cosa era bella, la gente era tutta felice e buona e ci sorridevano. In questo mondo c’erano tanti palloni e giocattoli per me e tante belle cose per voi, ma la più bella cosa è che eravate allegri e aorridenti.


Quando aprivo gli occhi, nulla era cambiato, voi sempre seduti sulle vostre panchine. Guardandovi avevo l’impressione che eravate più stanchi, forse per colpa mia? O forse anche perché la vostra mente viaggiava nella fantasia come la mia?
Cari baldi giovanotti, solo per poco le nostre vite si sono sfiorate, anche se il vostro passato mai è stato il mio, come il mio futuro mai è stato il vostro, eppure, senza saperlo mi avete regalato la fantasia che mai più mi ha lasciato. Grazie a lei ho imparato a guardare la vita con ottimismo, in tutto cerco di vedere solo il lato buono, se poi le cose sono proprio cattive,  deserto.





Miei cari e ignoti vecchietti, ora che anch'io ho i miei anni, con gioia parlo di voi. Un ricordo il mio che raccoglie e unisce   un po’ del vostro e del mio passato. Alla fin, fine come vedete qualcosa in comune lo abbiamo! Adesso vi porto nel blog con me.  Mi pare di sentire quattro voci  che all'unisono mi chiedono, cos’è il blog? Bho! Non so dirvi,  il blog sono le panchine del virtuale? 
Non lo so. vedremo!
Adesso vi posso anche dire che da bambina anche io ero sola, più sola di voi. Sulle vostre spalle c'era scritto il racconto di una vita già vissuta che vi faceva compagnia. La mia la dovevo ancora scrivere e viverla, ma intanto ero sola più  di voi.
(Questo, fu uno dei miei primi post).



13 commenti:

  1. Che meraviglia questi post! Genuini, freschi, è un piacere leggerli. Saluti Rosy!

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  2. Hai fatto benissimo a ritrovarlo questo post, sarebbe stato un peccato non poter rileggere questo tuo splendido ricordo.
    Una curiosità: chi fatto quel disegno dei quattro vecchietti che fanno parte della tua memoria?
    I miei complimenti.

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  3. Me lo ricordo questo post, BELLISSIMO!
    Quei vecchiettini, ci penso sempre, lo sai...
    da quando lessi il post la prima volta!
    Un bacione

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  4. Dolcissimi ricordi, resi speciali dalle tue parole. Le piazzette si assomigliano tutte, anche i vecchietti.
    Buonanotte Rosy

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  5. Mi ricordo di averlo letto con emozione e mi sono ricordata di me bimba e di tutti i nonnini e nonnine che avevo: forse già ti ho scritto questo, ma anch'io avevo i miei cari vecchietti e ogni giorno, quando uscivo per mano alla mia mamma, ricordo i loro sorrisi, le dolcissime parole che mi rivolgevano, le tiratine che davano alle mie trecce...sono ricordi incancellabili.
    un bacione

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  6. è bello ripescare le cose, sorpattutto i ricordi importanti...

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  7. Angelo, mi piace ricordare le mie fantasie di bambina.
    Un bacione

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  8. Aldo sempre per...la memoria della banca, è importante, ricordare.
    la panchina con i vecchieti lo presa dalla rete.
    Ciao aldo.

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  9. Janas, questo post, apparteneva al Condominio ricordi?
    Un bacione!

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  10. Serenella, ricordi, belli e veri, ero una bambina molto sognante e cosi sono rimasta..chissà se è un bene.
    Un bacione.

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  11. Paola si all'epoca di questo post, ci conoscevamo gia.
    Un bacio Apresto!

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  12. Laina cara, finalmente ritorni chissà come ti sarai abbronzata.
    Allora a tra otto giorni, fammi sapere il giorno, l'ora e i minuti
    Un bacio a te e a mio fratello.

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  13. Pupottina, i ricordi sono "mattoni speciali" su di loro costruiamo la nostra vita.
    Un bacione.

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