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venerdì 17 aprile 2009

Tacito.

Cornelio Tacito nasce nel 56 o 57 circa,
mentre la morte risale al 120 circa.
Tacito è un tradizionalista in un'età di declino dei valori tradizionali,
e per questo motivo nell'antichità non raggiunge mai la popolarità,
ma deve attendere l'Umanesimo per essere
riscoperto da numerosi studiosi.

"Le cause che tu cerchi non sono difficile da scoprire, sono ignote a te o a Secondo....
Anche se voi assegnate a me il còmpito di manifestare ciò che tutti sentiamo.
Infatti, chi non sa che l'eloquenza e tutte le altre virtù sono decadute da quella famosa gloria d'un tempo non per mancanza di uomini, ma per la pigrizia dei giovani e la trascuratezza dei genitori e l'ignoranza dei maestri e la dimenticanza del costume antico?
mali che, nati prima a Roma, si sono poi diffusi per l'Italia e ormai dilagano nelle province
Io parlerò di Roma e dei suoi vizi particolari e familiari, che si impadroniscono di noi fino dalla culla e crescono gradatamente di in anno in anno; ma prima dirò poche parole intorno alla severa disciplina degli antichi, riguardo all'educazione e all'ammaestramento dei figli.
Si sceglieva inoltre una parente anziana, dai costumi esemplari, bene esaminati e provati, per affidarle la discendenza della famiglia: e in presenza di lei non si poteva dire parola che sembrasse turpe fare azione che apparisse disonesta. E non solo gli studi e le occupazioni, ma anche gli svaghi ed i giochi dei bambini erano regolati da un certo verecondo ritegno.
Per effetto di questa severa disciplina l'animo di ciascuno, puro ed intatto e non ancora sviato da alcuna malizia, accoglieva sùbito e con avidità i buoni insegnamenti; e, sia che inclinasse all'arte della guerra, o alla conoscenza del diritto, o allo studio dell'eloquenza, a questo soltanto attendeva e l'assorbiva per intero. 
Adesso invece si affida il figlio appena nato, ad un'ancella greca, alla quale s'aggiungono uno o due servi presi a caso nella turba, il più delle volte spregevolissimi e non preparati ad alcun incarico serio. Gli animi teneri e aperti s'impregnano sùbito delle chiacchiere e dei pregiudizi di costoro:  in tutta la casa c'è uno che si preoccupi di quanto dice o fa alla presenza del bambino. Che anzi i genitori stessi non abituanano i bambini all'onestà alla modestia, per questa via s'insinuano a poco a poco in loro l'impudenza e il disprezzo per se e degli altri.
Oramai i mali propri e peculiari di questa città, il credito accordato ai commedianti e le smanie per i gladiatori e per i cavalli, mi pare che si contraggono già nel grembo materno:
ora, quando l'animo è invaso da queste passioni, quanto posto può riserbare ancora ai buoni insegnamenti? quanti giovani troverai, che in casa parlino di qualche altra cosa? quali conversazioni diverse da queste ci avviene di cogliere, se talvolta entriamo in una scuola?
Ne vi sono discorsi che i maestri stessi tengano più frequentemente ai loro allievi: che racimolano discepoli non colla serietà dell'insegnamento ne colle prove dell'intelletto, ma con saluti complimentosi e colle lusinghe dell'adulazione. Una volta ogni figliolo, nato da una madre onesta, non era allevato nella stanzetta di una nutrice pagata, ma tra le braccia e nel seno della madre, di cui era merito principale custodire la casa e dedicarsi alla cura dei figli".


Leggendo queste  parole di Tacito rimasi molto sorpresa. Volendo fare un accostamento con la nostra epoca possiamo vedere che non è poi tanta diversa dalla Roma di circa 2000 anni fa.  Cambiano i nomi, le distrazioni e tante altre cose...Ma queste parole di Tacito sono sempre valide.  
Voi che ne dite?





I Classici della mia libreria.

15 commenti:

  1. Cara Rosy,le idee dei saggi sono sempre attuali,secondo me,perchè loro vedono oltre e l'umanità,gira e rigira,commette sempre gli stessi errori,magari vestiti di modernità,giustificati da altre necessità,chiamati con altr nomi.
    E che spesso, distratti,non ci fermiamo abbastanza su qullo che leggiamo,sugli insegnamenti che abbiamo avuto da chi ci ha preceduti.
    Interessante anche quanto hai riportato sull'amicizia.Verità che possiamo verificare ogni momento.
    Mi hai fatto venire il desiderio di andare a rispolverare qualche classico,trascurato a lungo.
    Un abbraccio,cara amica.

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  2. Cara rosy, che botta di cultura mi fai trovare!!! Non sai quanto ciò mi faccia piacere dato che, prima di conseguire la laurea in Fisica, ho frequentato il Liceo Classico e, quindi, adoro la cultura classica.

    Tacito poi è considerato uno degli storici più importanti dell'antichità. Le sue opere maggiori - gli Annales e le Historiae - illustrano la storia dell'impero romano del I secolo, dalla morte dell'imperatore Augusto, avvenuta nel 14, fino alla morte dell'imperatore Domiziano, avvenuta nel 96.

    Reminiscenze liceali...

    Baci
    annarita

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  3. Cara Annarita anche i miei figli hanno frequentato il classico.
    Metà dei libri di casa i ragazzi i due sposati se li sono gia presi, però i classici non li ho dati, perchè stranamente mi piacciono, c'è Tommaseo che l'adoro.
    Piano piano li leggo, anche se ogni pagina devo chiudere per riflettere su quello che ho letto...
    Una sera nel letto di circa tre anni fa, iniziai a leggere Tacito, e lessi quello che ho scritto, rimasi veramente in concentrazione per parecchio tempo, svegliai mio marito e gli lessi quello che Tacito aveva scritto circa 2000 anni fa, poverino accennava di si ma capi che non aveva capito nulla stava dormendo.

    Dio come avrei voluto studiare.
    Un bacio ciao.

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  4. ma che succede ai blogger?? tutta questa cultura:D

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  5. Cara Chicchina, i saggi dici bene sono lungimiranti.
    La società fa sempre gli stessi errori, errori secondo me che si sviluppano nel benessere.

    Ogni società che arriva all'apice, chissà perchè si neutralizza da sola.
    Tacito parlava di Roma, quando Roma era una ricca civiltà e pare che i vizi nel benessere dilagano.

    Fai bene a rispolverare i classici, almeno io da loro ho appreso tanto ma proprio tanto!

    Un bacione dolce amica.
    La tosse come va?

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  6. Pro-Abruzzo:
    Sempre un piacere trovarvi nel mio blog.
    Vi abbraccio con simpatia e affetto.

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  7. Ciao Rosy... magnifici i tuoi libri, avevo intuito che fossi una donna colta, ma questo non me lo aspettavo... riesci sempre a stupirmi!!!
    Io non ho fatto nessun liceo, mio padre ha preferito (mio malgrado) farmi diventare una ragioniera e tra inventari e calcolatrici non c'era molto tempo per la lettura anche se a me piaceva l'epica, non ho mai approfondito!!!
    Ti abbraccio... a presto! KISSES...

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  8. Cara Sabrina, senza nessun timore ti dico: che appartengo ad un'altra generazione, dove la scuola dell'obbligo, si fermava alla quinta elementare.
    Avendo vissuto in collegio con le suore,i miei studi si fermarono qui.
    Ma ho sempre avuto sete di conoscere, sapere una sete che ancora non si è estinta.

    Usci dal collegio a 15 anni, stando a casa, cominciai a leggere di tutto, anche di notte, pensa che per non disturbare mia madre che dormiva leggevo vicino alla finestra con la luce del lampione della strada.
    Una ricerca la mia testarda è cocciuta. Mi piacerebbe sapere tutto ma proprio tutto!ma non si può.

    Un bacio e buon fine settimana.

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  9. Io sono come te e come molti altri.
    Vivo nel mio ordine disordinato.
    In quanto a Tacito è vero, quanto asserisce vale anche per i tempi attuali.
    Infatti la mancata trasmissione di valori e la mancanza di rigore fisico e morale porta alla lenta decadenza della società.
    L'impero romano e prima ancora altre grandi società ne furono vittime.
    Ciao.

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  10. Che bel post, cara Rosy!
    Sono d'accordo con te: leggendo i classici, sembra che ben poco sia cambiato.
    Noi ci lamentiamo di cose già avvenute secoli fa.
    Fa davvero riflettere...
    Buona giornata, cara Rosy,
    Lara

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  11. Post molto istruttivo per me che ho fatto scuole tecniche e poco so dei classici... Tacito mi sembra molto attuale a quanto descrivi. Le vicende umane si ripetono...

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  12. L'ordine...l'ordine...
    ognuno ha il suo! Io sono come te... e il mio ordine è disordine per gli altri!

    Gli antichi avevano un'intelligenza superiore, la loro mente era più aperta verso la conoscenza, e non davano nulla per scontato.
    Spesso, studiando la Storia dell'Arte, mi rendo conto delle mille risorse che gli antichi avevano a disposizione. Oggi abbiamo la tecnologia... ma ci perdiamo in poco.

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  13. Nulla da dire, una fantastica collezione di Classici...
    Viene voglia di leggerli!!

    Io invece sono maniaca dell'ordine, forse devo farmi curare io!!!

    Un grande abbraccio cara, e a presto!!

    Maria Rosa

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  14. adoro il mondo classico. occorre studiare l antica roma per capire pregi e difetti degli italiani...loro eredi...

    ciao grazie del post!

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  15. Ciao Fratello V. si era capito che tu amassi il classico..dai vari pot che hai creato.

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