Translate

sabato 7 marzo 2009

Le donne del mio paese.


Sono nata in un piccolo paesino, dove si viveva di solo agricoltura.Fin da piccola, mi è piaciuto osservare il mondo che girava intorno a me.
In silenzio camminavo tra la mia gente, raccogliendo i loro sorrisi, le gioie i dolori, le preoccupazioni e mi infilavo tra loro per ascoltare i loro discorsi.
La mia gente era semplice ma negli occhi delle donne c'era sempre un velo di profonda malinconia, un velo che di tanto in tanto si spostava per far spazio al luminoso sorriso della speranza.
Oggi, voglio donare questo post alle donne del mio paesino.
Donne forti, fiere, discrete, dignitose e grandi lavoratrici.
Le loro mani non erano curate, erano mani di chi zappava la terra accanto ai loro uomini, come uomini

Una mattina fui svegliata da uno strano rumore, chiesi a mia madre "cos'è questo rumore"?"sono i carri che vanno in campagna" mi rispose...
Mi buttai dal letto, apri la porta per vedere.

"Fuori era ancora buio, come luce solo quella della luna, che accompagnava una lunga processione di carretti, camminavano, uno dietro l'altro, lentamente, avendo in comune un'unica meta...la campagna.
Il mio occhio indagatore scrutava ogni carro affascinato...l'uomo, seduto avanti teneva ben saldo tra le sue mani forti le redini del cavallo, seduta in fondo al carro, avvolta nel mantello c'era la sua donna, donne sempre incinte e tra le loro braccia sempre avevano una piccola creatura al seno. Un silenzio rotto solo dal rumore degli zoccoli dei cavalli, la luna, dall'alto con la sua luce, dipingeva un quadro di strana e malinconica bellezza che la mia piccola mente registrò e che non ha più dimenticato".


Le donne del mio paesino hanno sempre lavorato in campagna, a casa, sempre!
La loro vita era solo un satellite che girava intorno al pianeta Maschio.
Il sabato sera l'unica uscita era per gli uomini, che si riunivano nell'osteria del paese, la donna restava a casa da sola con i figli. Chissà, quante volte hanno pianto in questa loro solitudine.
Vite dimenticate dal cielo e dalla terra.
Eppure, andavano avanti con coraggio e passione, non si ponevano tante domande, non si ribellavano, era la stessa vita delle loro madri e delle loro nonne, l'accettavano, convinte, che quella era la vita. In questo mio piccolo paese, cosi lontano dal mondo, dove non arrivava neanche l'eco di vite lontane, un mondo piccolo che iniziava e finiva in quattro strade
Tra queste donne forti ho vissuto la mia infanzia , tra un'uscita e l'altra dal collegio, da loro ho appreso, da queste donne semplici e senza storia.....sono scaturite le mie riflessioni e i miei sentimenti.
A voi che siete la mia piccola storia, dedico, con amore e rispetto questo post, a voi, che mi avete regalato, la lettura del libro più bello...
Il libro della vostra vita.

10 commenti:

  1. Fiera di essere una donna, con il cuore in mano e un fiore nell'altra, ti ringrazio per questi "stralci" di vita, ... è giusto sapere, ed è ancora più giusto ricordare chi per noi ha lottato e sofferto, e con il tempo ha conquistato... per noi che in alcuni momenti dimentichiamo e a volte disdegnamo il nostro passato!!!
    Un dolce bacio.... KISSES...

    RispondiElimina
  2. Che bel libro ,la vita.Impariamo a leggerlo,vivendo,e spesso ci attendiamo un lieto fine che tarda ad arrivare,ma è bello sempre,perchè lo scriviamo e lo leggiamo,contemporaneamente,giorno dopo giorno.
    Grazie Rosy!

    RispondiElimina
  3. di fatto poi erano le donne che gestivano lìeconomia della famigflia ed i figli. Erano donne con un grande senso di responsabilità.
    bacino

    RispondiElimina
  4. Cara fatina essere donna è un grande compito un meraviglioso compito...nel momento che nasciamo la nostra vita è quella di donare amore.
    No, non è che dimentichiamo e che la vita di tutti i giorni ci prende...
    Un bacione fatina e tanti auguri buon 8 Marzo.

    RispondiElimina
  5. Cara chicchina, le tue parole sono sempre saggie.
    "Lo leggiamo e lo scriviamo contemporaneamente"

    Ogni giorno aggiungiamo una pagina al nostro libro.
    Non ha importanza se qualche pagina non è troppo colorata.
    Vero?
    Ti auguro, un dolce e profumato 8 Marzo...come hai detto tu per noi questa giornata ha un valore.

    Ciao e stammi bene.

    RispondiElimina
  6. Erano donne meravigliose.
    Cara Antonella, buon 8 Marzo
    bacio.

    RispondiElimina
  7. Un omaggio squisito alle donne del tuo paese. Brava! Un pensiero che ti fa onore.

    Ti auguro una buona domenica.

    A presto.
    annarita

    RispondiElimina
  8. Grazie blessing, auguri anche a tutti i maschietti che lottano accanto a noi e tu sei uno di loro.

    RispondiElimina
  9. Grazie Annarita, Buona Domenica anche a te a te che sei la donna di oggi.

    RispondiElimina