A voi che andate nei centri commerciali e negli ipermercati sembrerà ridicolo questo post.. ma io ricordo che quando ero bambina ogni famiglia povera si presentava dal salumiere o dal pizzicagnolo con un libretto. La magra spesa che il capo famiglia o un suo incaricato faceva e non poteva essere pagata subito, (non c’erano soldi), ma veniva registrata in duplice copia sul libretto, uno per ogni famiglia e uno per ciascun commerciante. Un paio di volte all’anno si faceva la somma e si pagava il debito accumulato. Se non si poteva pagare, spesso il negoziante smetteva di fornire merce ed erano guai: i commercianti, nonostante tutto, era una categoria potente e benestante.Stiamo purtroppo ritornando ai vecchi tempi, anche ai centri commerciali si fa la spesa e si paga alla fine del mese..con le varie carte da credito, le quali sembrano che hanno sostituito il famoso libretto che io ricordo tanto bene. Passiamo ad osservare un piccolo "scorcio" umano.
Amato postino che sapeva vita, morte e miracoli di tutti. Pochi sapevano leggere all'epoca e lui, di solito leggeva anche le lettere che consegnava..Che bella figura che era. Entrava in ogni cortile soffiando nel suo fischetto e chiamando tutti, e tutti correvano e lui distribuiva la posta. Ricevere la posta era una gioia..come sisa all'epoca tanti mariti e figli partivano a cercar fortuna in lidi lontani.
Paesi solitari, dove ogni vita nasceva e cresceva tra vicoli e vicoletti anonimi, i quali, rendevano anonima ogni vita. Ora so che nessuna vita è dimenticata e nè anonima..da loro siamo nati noi.
L'arrotino
Il gelataio, la gioia dei bambini e anche dei grandi. Non sempre era possibile comprarlo direi e senza ombra di dubbio che poche erano le volte che lo si poteva comprare.
Il gelato era un superfluo che andava conquistato, facendo i bravi.
Lo spazzacamino
La serenata.
Amato postino che sapeva vita, morte e miracoli di tutti. Pochi sapevano leggere all'epoca e lui, di solito leggeva anche le lettere che consegnava..Che bella figura che era. Entrava in ogni cortile soffiando nel suo fischetto e chiamando tutti, e tutti correvano e lui distribuiva la posta. Ricevere la posta era una gioia..come sisa all'epoca tanti mariti e figli partivano a cercar fortuna in lidi lontani.
Paesi solitari, dove ogni vita nasceva e cresceva tra vicoli e vicoletti anonimi, i quali, rendevano anonima ogni vita. Ora so che nessuna vita è dimenticata e nè anonima..da loro siamo nati noi.
L'arrotino
Il gelataio, la gioia dei bambini e anche dei grandi. Non sempre era possibile comprarlo direi e senza ombra di dubbio che poche erano le volte che lo si poteva comprare.
Il gelato era un superfluo che andava conquistato, facendo i bravi.
Lo spazzacamino
La serenata.
Il mio nonno materno era ciabattino, lo ricordo seduto sempre dietro a uno scannetto come questo nell'immagine. Era un'uomo mite e di poche parole..ma aveva un solo difetto..ogni volta che lavorava e una simmensella detta (semenzella) andava storta..bestemmiava tutto il calendario.
E' sera
Gli uomini di solito di sera andavano in cantina, e le donne si riunivano per quattro chiacchere intorno all'antica TV... Tutti insieme vecchi, giovani, ragazzi/e. Da loro intorno al camino ho ascoltati racconti e fatti antichi vissuti da loro e dai loro genitori.
Questo era per me il momento più bello, ascoltare le storie dei grandi!
E' vero..stiamo ritornando indietro..Non sempre il progresso e' benessere..
RispondiElimina"Un popolo che dimentica il passato, non potrà mai sperare in un futuro migliore". Saggia, come al solito.Il problema è che tendiamo a dimenticare... Lalla
RispondiEliminaCome si dice...il progresso è sempre regresso e la storia del passato ce lo tramanda. Popoli interi dopo aver raggiunto un'alto grado di civiltà, sono poi svaniti..Ciao che ce la mandi buona.
RispondiEliminaLa saggezza di un popolo è racchiuso nel suo passato,vero, come l'esperienza individuale, di ognuno di noi è racchiusa dentro di noi L'esperienza, è l'unica eredità che noi... possiamo lasciare a voi giovani.
RispondiEliminaMolto bello e vero questo post! mi hai fatto ripensare a certe figure che purtroppo non ci sono più....io per esempio ricordo anche "l'omino dell'acqua": era un pover uomo che portava l'acqua che attingeva da una fonte in una località dell'Elba Occidentale: buonissima! e l'estate portava pure il ghiaccio(non era ancora l'epoca dei frigoriferi) o il netturbino, che andava porta porta, a ritirare i rifiuti, e a Natale riceveva dai vari utenti piccole strenne o mance... e l'ombrellaio...torneremo indietro cara Rosy? da una parte sarebbe bello, perché allora certi valori erano importanti, come certi sentimenti: ma di sicuro non è giusto che i nostri anziani tornino a provare antiche difficoltà.
RispondiEliminaSperiamo che cambi qualcosa e che il vento soffi nella giusta direzione.
Per passare ad un discorso più leggero:vuoi un po'di Coccole? se ti fa piacere ci sono 2 premi sulla sinistra del mio blog:Coccole e alla Fantasia...puoi venire a prenderli, e non ci sono regole da rispettare.Ti abbraccio
Ti abbraccio
Le figure del passato comprese quelle che tu hai ricordato sono nei ricordi di tutta la nostra generazione...loro, ci parlano di un mondo ormai sommerso dalla civiltà odierna...Sono molto attaccata ai ricordi della mia infanzia e li racconterò piano, piano..
RispondiEliminaFelice di averti conosciuta...
Con affetto bacio ciao