
Man mano che cresceva, sempre di più si rendeva conto della realtà che la circondava.
Occhi rassegnati,spenti e labbra mute.
Braccia dedite al lavoro della campagna, nella quale, molto spesso anche i sentimenti naufragavano nel bisogno della sopravvivenza, lasciando posto ai bisogni primari,
trascurando la necessità di acquisire conoscenze più profonde. una piccola e indifesa anima ruotava in questo piccolissimo mondo.
.
Sotto quell''angolo
di cielo si viveva senza mai rivolgere gli occhi al cielo, per capire che oltre alla campagna e il lavoro nell'aria vibravano parole e sentimenti diversi.
La piccola anima tra volti duri e parole molto spesso amare, cresceva, cresceva guardando il cielo, consegnando a lui i suoi pensieri
Più cresceva e più quel cielo muto, le parlava.
(Cosi le sembrava) Una cosa è certa, che da quelle stelle e dalla luna prendeva consiglio,
imparando a viaggiare oltre le quattro strade del paesino.
Un'anima sempre in viaggio
tra il cielo e la lettura , grazie a loro la piccola anima si formò e scoprì sterminati orizzonti, abbracciandoli tutti con gioia e scansando i dolori.
Ora, quest'anima di mamma è piegata su stessa
dal dolore più grande
e chiede a quel cielo:
"indicami la stella di mio figlio"
E tu resti muto.
Nessun commento:
Posta un commento