Dal libro,autobiografico
di Angelo Agata.
Titolo del libro,
Passiatella.(passaggiata)
Una passeggiata tra i ricordi.
Angelo è il suocero della nipote di mio marito e ha scritto questo libro solo per la famiglia.
Naturalmente, alcuni aneddoti del libro, tra quello che ho postato ho avuto il grande piacere di ascoltarli dalla sua viva voce. Ogni ricordo si chiude con una sua poesia.
Sono il terzo di cinque figli, prima di me una femmina e un maschio; dopo di me un maschio e una femmina.
Come dicevano i latini avrei dovuto rappresentare il punto medio della "virtù" ma di certo non è stato così.
Da quel giorno di dicembre ( pardon! Novembre), le stelle sono state sempre propizie ed hanno esercitato la loro forza con particolare intensità tanto che, malgrado le vicende non certo positive della guerra, sono riuscito a rimanere in vita.
Il giorno previsto per il mio battesimo, come è normale, vennero a casa parenti e amici e quindi anche il padrino designato dai miei genitori il quale, volendo graziosamente sdebitarsi per la scelta che evidentemente riteneva di valido contenuto, espresse il desiderio di portarmi in braccio fino alla chiesa. Poi, però per non fare dispiacere alla mamma, cambiò pensiero all'ultimo momento ma non ebbe il coraggio di dirlo a nessuno.
Ecco, allora siamo tutti pronti in chiesa per la cerimonia, ma manca qualcosa.Io.
Non che il detto"sono andati a battezzare senza la creatura" sia stato coniato in quel momento ma ha trovato nella circostanza il suo più vero riscontro.
Fu così, che quando ebbi l'età per la comunione e la cresima, che all'epoca si facevano normalmente insieme, ho pensato di trovare una diversa soluzione al problema che già assillava i miei genitori. Si, perchè non era facile scegliere il "compare", bisognava non urtare la suscettibilità di parenti e amici e nel contempo valutare anche l'opportunità della scelta in relazione alla contingente situazione familiare del candidato. Insomma, la soluzione non sembrava di agevole determinazione. intanto, il tempo trascorreva inesorabile. Ero diventato più grande.
A pensarci bene però, la comunione potevo anche farla e rimandare la cresima ad altra futura occasione.
Allora una mattina feci "filone" ( si diceva così quando si marinava la scuola) mi presentai in chiesa e dopo essermi confessato ho fatto la comunione e visto che era la prima volta che la facevo, ho fatto la prima comunione. Nessun problema, tutto molto facile.
La cosa più difficile invece è stata quella di convincere i miei genitori che non era il caso di impegnarsi a trovare il "compare". La cresima l'avrei fatta in seguito e la canonica ( è proprio il caso di dirlo) prima comunione l'avevo già fatta.
In tutto questo ho un solo rammarico, non ho la rituale fotografia con in mano l'augurale giglio nell'album di famiglia come i miei fratelli. Pazienza.
Non vi racconterò altro, ma questi due piccoli episodi della mia prima infanzia danno ragione a quella che è stata poi l'intera vicenda della mia vita. Non vado molto d'accordo con le cose rigidamente istituzionalizzate e le persone senza fantasia, che considero anime capaci soltanto di correlare la propria storia con quanto dicono, già scritto dal destino.
Poesia
A' Felicità.
A' felicità n'un è na cosa ovèra.
Tu n'un à tuocca, n'un tà può accattà.
E' nù mument' che vene all'intrasatta,
quando meno cè tiene da pensà.
E n'un t'accuòrge quando se presenta,
ma t'arriccuord quando se ne va.
di Angelo Agata.
Titolo del libro,
Passiatella.(passaggiata)
Una passeggiata tra i ricordi.
Angelo è il suocero della nipote di mio marito e ha scritto questo libro solo per la famiglia.
Naturalmente, alcuni aneddoti del libro, tra quello che ho postato ho avuto il grande piacere di ascoltarli dalla sua viva voce. Ogni ricordo si chiude con una sua poesia.
Sono il terzo di cinque figli, prima di me una femmina e un maschio; dopo di me un maschio e una femmina.
Come dicevano i latini avrei dovuto rappresentare il punto medio della "virtù" ma di certo non è stato così.
Da quel giorno di dicembre ( pardon! Novembre), le stelle sono state sempre propizie ed hanno esercitato la loro forza con particolare intensità tanto che, malgrado le vicende non certo positive della guerra, sono riuscito a rimanere in vita.
Il giorno previsto per il mio battesimo, come è normale, vennero a casa parenti e amici e quindi anche il padrino designato dai miei genitori il quale, volendo graziosamente sdebitarsi per la scelta che evidentemente riteneva di valido contenuto, espresse il desiderio di portarmi in braccio fino alla chiesa. Poi, però per non fare dispiacere alla mamma, cambiò pensiero all'ultimo momento ma non ebbe il coraggio di dirlo a nessuno.
Ecco, allora siamo tutti pronti in chiesa per la cerimonia, ma manca qualcosa.Io.
Non che il detto"sono andati a battezzare senza la creatura" sia stato coniato in quel momento ma ha trovato nella circostanza il suo più vero riscontro.
Fu così, che quando ebbi l'età per la comunione e la cresima, che all'epoca si facevano normalmente insieme, ho pensato di trovare una diversa soluzione al problema che già assillava i miei genitori. Si, perchè non era facile scegliere il "compare", bisognava non urtare la suscettibilità di parenti e amici e nel contempo valutare anche l'opportunità della scelta in relazione alla contingente situazione familiare del candidato. Insomma, la soluzione non sembrava di agevole determinazione. intanto, il tempo trascorreva inesorabile. Ero diventato più grande.
A pensarci bene però, la comunione potevo anche farla e rimandare la cresima ad altra futura occasione.
Allora una mattina feci "filone" ( si diceva così quando si marinava la scuola) mi presentai in chiesa e dopo essermi confessato ho fatto la comunione e visto che era la prima volta che la facevo, ho fatto la prima comunione. Nessun problema, tutto molto facile.
La cosa più difficile invece è stata quella di convincere i miei genitori che non era il caso di impegnarsi a trovare il "compare". La cresima l'avrei fatta in seguito e la canonica ( è proprio il caso di dirlo) prima comunione l'avevo già fatta.
In tutto questo ho un solo rammarico, non ho la rituale fotografia con in mano l'augurale giglio nell'album di famiglia come i miei fratelli. Pazienza.
Non vi racconterò altro, ma questi due piccoli episodi della mia prima infanzia danno ragione a quella che è stata poi l'intera vicenda della mia vita. Non vado molto d'accordo con le cose rigidamente istituzionalizzate e le persone senza fantasia, che considero anime capaci soltanto di correlare la propria storia con quanto dicono, già scritto dal destino.
Poesia
A' Felicità.
A' felicità n'un è na cosa ovèra.
Tu n'un à tuocca, n'un tà può accattà.
E' nù mument' che vene all'intrasatta,
quando meno cè tiene da pensà.
E n'un t'accuòrge quando se presenta,
ma t'arriccuord quando se ne va.
Di Angelo Agata
Che bello!!!
RispondiEliminaComplimenti!!!
Fermare i ricordi e raccontare la storia della propria famiglia, è una bellissima esperienza.
Anche io sto accarezzando questo sogno... prima o poi mi deciderò.
Un bacio ed un abbraccio
piacevolissimo,complimenti al tuo quasi parente
RispondiEliminaun abbraccio a te
Cara Rosy, deve essere una vera opera questo libro, il racconto in breve che tu hai fatto mi piace moltissimo e devo fare i complimenti all'autore, raccontare la propria storia è sempre bello!!! io lo ho provato con il mio semplice.
RispondiEliminaLa storia della mia vita.
Buona serata cara amica.
Tomaso
@raffaella. p.
RispondiEliminaScrivere la trama della nostra vita deve essere davvero una bella cosa, ci sarà sempre chi la leggerà.
la tua idea è bellissima, datti da fare :) Inizia, e poi credo che faccia bene prima a te e anche a chi leggerà.
Ti abbraccio e buona serata.
@Gabe
RispondiEliminaAnche per me fu una piacevole sorpresa quando ebbi tra le mani questo libro e scoprire che il generale tutto d'un pezzo aveva un'animo poetico.Questa è l'impressione che avevo di lui.
Ricambio l'abbraccio, augurandoti una buona serata!
@Tomaso
RispondiEliminaOgni vita umana è un'opera unica, caro Tomaso.
Lo so che hai anche tu scritto un libro autobiografico e posso immaginare l'emozione che hai sentito.
In bocca al lupo, al tuo libro!
Un abbraccio e buona serata!
Bello, dev'essere proprio bello! Sarebbe opportuno (per i nostri figli e nipoti) scrivere qualche ricordo significativo della nostra vita; io mi rammarico spesso di non essermi appuntata qualcosa dei racconti autobiografici dei nonni e dei miei genitori: ora sento un "vuoto" nella trama della mia vita perché molte cose me le sono dimenticate!
RispondiEliminaUn caro saluto, Rosy, e buona settimana. Lella ❤
@lella
RispondiEliminaSi, lasciare qualcosa di noi ai nostri figli è senz'altro una cosa bellissima!
Datti da fare:)
Buona settimana anche a te Lella!
Bello relato. Saludos. Te sigo.
RispondiEliminaComplimenti ad Angelo.
RispondiEliminaRicordare è bello, se poi lo si condivide è ancora più bello, perché si innescano i ricordi degli altri in una reazione a catena esaltante...
La poesia poi è un gioiellino!
@Mª Carmen
RispondiEliminaCiao e grazie della visita.
@nina
RispondiEliminaNel suo libro ci sono storie vere, ne voglio postare un'altra, più in là
Angelo, ha raccontato anche qualche storia del suo lavoro.
Come Colonello dell'esercito ne ha viste tante.
La poesia è davvero un gioiellino.
Ciao Nina un bacio
Complimenti all'autore! Un libro scritto con un garbo ed una capacità descrittiva davvero lodevoli. Penso sia anche molto spassoso, a giudicare dai due episodi che hai postato. Piacevolissimi! E la poesia è deliziosa...
RispondiEliminaCara Rosy, come stai? Sono sempre altalenante nella presenza, ma da dicembre non riesco a riprendermi del tutto da una bronchite e disagi vari di conseguenza. Oggi mi dedico un po' a qualche giretto qua è là...
Ti auguro tanto bene e un buon fine settimana
Paola mi dispiace per la bronchite che hai, speriamo nel bel tempo. Ti faccio tanti auguri per una presta e totale ripresa.
RispondiEliminapaola, io lotto ancora, la ripresa è lunga, molto lunga e lenta.
Cerco di non arrendermi e ce la sto mettendo tutta.
si Angelo è bravissimo sia a scrivere che a raccontare.
Mi sa che ne posterò qualcun'altre ci sta una che è davvero spassosa, veramente più di una.
Un abbraccio a te e Saverio e naturalmente fuse a Pallina.
Bello! Una scrittura vivace e immediata. Sono riuscita a capire tutte le parole :)
RispondiEliminaUn abbraccio
Nou
Complimenti sinceri ed un abbraccio a tutti voi!
RispondiEliminaNou cara grazie! Riferiro all'autore i vostri commenti ne sarà lieto!
RispondiEliminaBrava hai capito il napoletano, solo io sono imbranata con i dialetti..naturalmente, tranne il mio.
Ricambio l'abbraccio!
Notte serena!
Ririiiiiiiiiiii!!1 Come va, felice di rivederti.
RispondiEliminaSpero tutto bene!
A nome di tutti ricambio con gioia il tuo abbraccio a te e famiglia.
Salutami Nicola:)
Ciao!
è bello avere una scrittrice in famiglia, anche nella mia ce n'è una è una poetessa e di libri (per la famiglia) ne ha scritti tre
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