Scritto dalla mia nipotina.

“Dall’alba al tramonto tra le nubi tutto ho vissuto”

Capitolo 1
Come una farfalla ho volato
Per la prima volta aprì gli occhi. Ero circondata da solo tepore e buio, che durò poco però. Subito dopo l’oblio che mi circondava, diventò di botto freddo e luce accecante. Disorientata, andai a ripararmi sotto un canneto da dove vidi un lago. Dopo essermi fatta coraggio, corsi al lago, era bellissimo un’argentea lastra di vetro immobile. Mi ci specchiai dentro e vidi me stessa: avevo gli occhietti neri e vispi, ero tutta verde e allungata, con corte zampette su cui mi reggevo a stento: ero un bruco. Vidi però, dopo un po’ che era apparsa una goffa figura verdognola, io feci per salutarla, ma quella si limitò a fissarmi per qualche secondo, le rane sono molto timide. Subito dopo cacciò una lunga lingua bagnata, che per poco non mi acchiappò! Corsi ancora al sicuro, nel canneto e mi venne tanta fame, così mangiai a più non posso, fino a farmi venire sonno, così mi costruì un riparo bianco-giallastro, con la bava e mi ci accoccolai dentro. Non so poi quanto tempo passò, ma so solo che quando mi svegliai mi sentivo diversa. Allora appena sveglia, corsi al lago per vedermi, anche se a stento ci arrivai. Quando mi riflessi nell’acqua, ero molto di versa dall’ultima volta, avevo sempre gli stessi occhietti vispi, però ero tutta pelosa, nera, ma cosa più sorprendente è che dalla schiena mi erano spuntate due immense ali violacee. Ma dentro di me avevo un istinto che diceva di agitarle e spiccare il volo. Così feci, il vento mi sferzava in viso, scompigliandomi i peli. Dopo due minuti di volo, soddisfatta, mi accucciai su di una foglia in riva al lago. Vedevo le nuvole cambiare colore, dal bianco al rosso-giallo, fino al grigio fumo, sognavo di raggiungerle e toccarle sentire e loro morbide mani coccolarmi…Intanto, intorno a me c’erano campi sterminati, di verde smeraldo, ormai scuri e il lago riluceva della candida luce della luna. Passarono delle ore, poi arrivò il giorno. Mi sentivo un po’ strana provai a spiccare il volo, ma stavolta feci cilecca e caddi a capofitto nel gelido lago. Mentre le sue piatte onde mi si avvolgevano al corpo come coperte, l’ultimo pensiero che mi venne in mente, fu quello di voler riemergere e volare in cielo fino a toccare le nuvole, però, seppi che non era possibile e che le nuvole erano troppo lontane per raggiungerle e così finì la mia prima vita.
Scritto da Claudia Russo.

La mia nipotina di 11 anni, che ha iniziato a scrivere un libro.Non ci volevo credere, mentre leggevo ogni tanto mi fermavo e chiedevo alla bimba.." ma davvero lo hai scritto tu"
" Si nonna" Guardavo mia figlia e le chiedevo la stessa cosa..
" Laura, di la verità, mi state prendendo in giro"?
" No mamma" Non so quante volte ho chiesto sta cosa, ero sbigottita.
Che bello! Sei capitoli ha scritto e uno più bello dell'altro. Certamente posto solo il primo capitolo per pura gioia. Brava Claudietta continua cosi!

( Si è anche disegnata la copertina del suo  libro)
E anche molto brava nel disegno.