Translate

giovedì 18 febbraio 2010

Spalanchiamo le porte alla Modestia. Grazie Gaetano.








Gaetano ha detto...









Non sempre, ma può capitare che la Modestia bussi alla nostra porta...


La Modestia camminava sulla Terra da sempre perché quello faceva parte del suo compito; (compito che aveva l'incarico di svolgere nel modo migliore, come tutte le altre qualità come lei, del resto). Incedeva con passo lento e bussava a tutte le porte che incontrava sul suo cammino; ma raramente ne trovava qualcuna disposta a spalancarsi e ad accoglierla. Quel giorno di primavera inoltrata, ella era proprio stanca (erano mesi che nessuno l'ospitava), con i sandali tutti impolverati, la lunga veste lacera all'orlo, il velo incrostato di polvere, tanto da non essere più trasparente, aveva proprio deciso di trovare un "qualunque" asilo: doveva assolutamente riposare.
“Mi accontenterò di una accoglienza modesta, di poche ore, tanto per sistemare l'abito e fermarmi un po'! Ma devo assolutamente farmi ospitare da qualcuno". Vide davanti a sé un palazzetto a più usci, di tre o quattro piani, avvolto nella nebbia.
Sul pianerottolo c'era una porta, quella della casa del portiere. Pensò: "Sicuramente egli sarà modesto e non avrà difficoltà ad accogliermi". Bussò. Il portiere le chiese che cosa volesse. La Modestia spiegò che era molto stanca, chiedeva solo alloggio per un giorno. Il portiere le rispose che lui personalmente non avrebbe potuto ospitarla, ma che poteva rivolgere la domanda agli inquilini dei piani superiori.
Non l'aveva cacciata via. Era già molto.
Al primo piano la Modestia trovò due usci simmetrici: uno a destra, uno a sinistra. Bussò allora all'uscio di sinistra: venne ad aprire una signora tutta elegante; la signora sapeva fare di tutto, era abilissima in qualunque lavoro, soprattutto "recitava" assai bene; doveva perciò essere sempre "Splendente"; dove avrebbe potuto mettere la Modestia? Che provasse piuttosto a chiedere ospitalità al signore di fronte, forse avrebbe avuto più fortuna! La Modestia bussò alla porta di fronte. Venne ad aprire un giovane di bell'aspetto. La Modestia espose la sua richiesta, ma ebbe come risposta un rifiuto: il giovane era un giocatore di professione ed era abituato a "Vincere" non avrebbe mai potuto accogliere presso di sé la Modestia, non era proprio una qualità che gli si addicesse! Che facesse un tentativo al piano di sopra!
Al piano di sopra c'era una sola porta. Quando la Modestia salì l'ultimo gradino di quella rampa, tirò un grosso sospiro, poi si diede coraggio e bussò. Venne ad aprire un meraviglioso ragazzo vestito da principe: la sua prerogativa, lo si vedeva lontano un miglio, era la "Bellezza". La Modestia non osò domandargli ospitalità e salì con le gambe tremanti ancora al piano di sopra.
Al terzo piano c'erano due porte simmetriche, come al primo. Una a destra, una a sinistra. La Modestia bussò a quella di sinistra. Le aprì una matrona bella e vigorosa; questa si proclamò la "Forza" di tutta la casa e disse subito che non avrebbe potuto accogliere la Modestia perché non aveva posto. Ma, visto che era lì, essa avrebbe potuto bussare all'uscio di fronte; vi abitava un signore noto per la sua Giustizia; se era "giusto" per lei avere un posto in quella casa, glielo avrebbe trovato di sicuro; così detto, chiuse la porta. La povera Modestia era al limite delle sue forze. Con un ultimo sforzo bussò all’ultima porta.
Venne ad aprire il giudice in toga e tocco: "Lui ospitare la Modestia? La signora dell'uscio di fronte doveva essere impazzita! La Giustizia deve essere giusta, non modesta!"
E così anche quell'ultima porta si richiuse.


Allora la Modestia si ricoprì il volto con il velo e tutta curva stava già per iniziare a discendere le scale quando... udì una Voce chiamarla dall'alto. "Non vuoi salire ancora un piano? E' da Me che devi venire prima di tutti. Sono Io il Padrone di Casa. Se tu bussi alla Mia Porta Io ti accoglierò e ti farò poi ospitare a Mio Nome da tutti gli altri inquilini".
La Modestia non vedeva scale per salire... capì che il Passaggio per l'ultimo Piano non era fatto di gradini, ma doveva essere un "salto in alto". "Volle" essere al Piano di sopra, alla Presenza del Signore della Casa. Si concentrò e si trovò di fronte al Padrone.
L'abito lacero era sparito; la veste era di nuovo "modestamente" "meravigliosa"; il velo terso e trasparente; i sandali lucidi ed in perfetto ordine. Egli la ospitò e la rifocillò; poi le diede il permesso di presentarsi da tutti gli inquilini del Palazzo a Suo Nome.
La Modestia si recò allora dal Signore della Giustizia ed il Giudice l'accolse in sé, perdette qualcosa e divenne Giudice di Pace. Poi tornò dalla Signora della Forza, questa l'ospitò, acquistò qualcosa e divenne Forza equilibrata. La Modestia scese dal Principe della Bellezza, ed egli, per mezzo suo, si trasformò in "Principe d’Amore".
Poi la Modestia entrò nella casa del "Giocatore Vincente", anch'egli la ricevette, anch'egli perdette qualcosa e divenne la Vittoria moderata; subito dopo la Modestia fu ricevuta dalla Signora Splendente, essa subito acquistò qualcosa e divenne lo Splendore Duraturo. Infine la Modestia passò dal Portiere, questi, accogliendola, si trasformò in Vero Guardiano della Soglia.
Per merito della Modestia tutta la Casa si perfezionò e divenne Albero della Vita. Allora la Modestia, rinnovata, tutta rivestita di splendente umiltà riprese il suo cammino alla ricerca di un altro Palazzo disposto ad ospitarla e che Ella avrebbe trasformato in Tempio di Luce.


Gaetano

Fonte: www.taozen.it/kingkabbalah/15modestia.pdf

16 commenti:

  1. Caro Gaetano, ho letto piano ed alta voce,in modo che ogni parola letta riempisse l'aria. Questo meraviglioso scritto
    non era giusto farlo riposare tra i commenti, cosi, a modo mio le ho fatto fare il salto in alto, dove forse qualcuno passando di qui potrà vederla e soffermarsi a parlare con lei.

    Allora, auguriamo alla modestia buon cammino e che trovi tanti cuori disposti ad accoglierla.

    Buona Giornata e grazie di cuore.

    RispondiElimina
  2. ...Sono passata di quì e mi sono soffermata a parlare con
    la " modestia" e con lei ho salito le rampe di scala.
    Ho osservato in silenzio i vari inquilini e ho avuto l'impressione di conoscerli tutti...sono gli stessi che incontriamo nella vita di tutti i giorni.....e su questo ho molto riflettuto ...ho visto la " modestia" affrontare . anche se stanca il salto in alto... io non c'è lo fatta , ho aspettato che scendesse, adornata nelle sue vesti splendenti , più incantata di prima ho accompagnato la sua discesa e ho visto i vari inquilini , cambiati e mi sono detta : che quel salto in alto che io non ho fatto e il "salto di qualità" che l'intera umanità dovrebbe avere il coraggio di affrontare .
    Il coraggio che tutti dovremmo trovare.
    Personalmente , con "umiltà" voglio tentare, ma prima dovrò salire parecchi gradino , però credo che ne valga la pena , visto che la luce che mi verrà sarà fonte non solo di modestia ma anche di saggezza perchè nel mio piccolo credo che l'una accompagni l'altra.
    Grazie a te Gaetano che attraverso Rosy mi hai regalato questa mattina una stupenda " sosta" dove, vorrei lasciare qualcosa e conquistare un'altra .
    Un caro saluto ad entrambi
    Lina.

    RispondiElimina
  3. Complimenti a Gaetano è uno scritto bellissimo!
    Spero che Modestia non si stanchi mai di girare il mondo e trovi sempre qualcuno disposto ad accoglierla

    RispondiElimina
  4. Vivere con modestia, è una cosa che molto pochi sanno fare, ciò che Gaetano ha trasformato in parole dimostra che la vita con modestia viene vissuta sempre serenamente.
    Una buona serata a tutti/e,
    Tomaso

    RispondiElimina
  5. Miei cari amici,

    Rosy,
    Lina, Solopoesie
    Angelo Azzurro
    e Tommaso,

    grazie per i vostri assai graditi interventi.

    il web ha questo di bello, di far parlare anche i modesti che invece nella vita reale sono schivi dal mostrarsi. Anzi quasi sempre ai modesti viene meno la parola e perciò sono sempre in disparte. Alla modestia, molto spesso si abbina la timidezza ed è un gran problema per i giovani innamorati che rischiano di non farsi notare da chi essi amano. Ma la sorte a volte è benigna e trova il modo di aiutarli.
    Per non parlare dei rapporti sul piano del lavoro e solo se alla modestia e timidezza si abbina una buona intelligenza e versatilità per un mestiere o professione, allora le cose si mettono per il meglio.
    Di solito alla modestia si accoppia l'interesse per il sapere e solo in tal modo l'intelligenza porta alla saggezza.

    In tarda età accade il miracolo, ossia avviene il "salto" di cui si parla nel mio scritto.
    In termini esoterici si può individuare questo saggio nell'Antico Saturno, il Padre e Maestro interiore che conosce gli aspetti piú occulti.
    Si vede un uomo d’età, che cammina lentamente sostenendo una lampada (simbolo della luce interiore) con la mano destra, e portando un bacolo con la sinistra (che rappresenta l’asse). La sua grande dote è la modestia: è la coscienza che il proprio sapere, confrontato all'entità della scienza, è ancora nulla. Così, rinunciando alle orgogliose ambizioni intellettuali, si limita umilmente a raccogliere le nozioni indispensabili al suo viaggio su questa terra. Rappresenta l'inseguimento calmo e solitario della conoscenza interiore. È un cercatore dei significati più veri e profondi di tutte le cose, colui che sta solo e cerca la conoscenza e il sapere, il saggio, lo studioso.

    Si sente dire, io sono del Toro e un'altra, io della Vergine, ma in quanto ai significati reconditi poco si sa.
    Ecco in relazione alla modestia, sapete quale sia il segno zodiacale che ne rispecchia l'essenza? È la Vergine. Si tratta dei nati dal 22 agosto al 22 settembre.
    A settembre calura e luce sono ormai in parabola discendente; agli ultimi tepori si alternano le prime brezze autunnali: giorno dopo giorno si affievolisce anche la luce. Infatti, dopo l'apoteosi del Solstizio d'estate, che ha visto le ore diurne trionfare su quelle notturne, si è di nuovo vicini all'Equinozio di autunno (avverrà sotto il contiguo Segno Bilancia), che rivedrà il sorpasso delle tenebre sulla luce... Il Segno Vergine simboleggia, insomma, l'anello finale, la conclusione del grande ciclo riproduttivo della Natura iniziato con Ariete. La Terra grassa, ricca di umori, che abbiamo incontrato nel Segno Toro, è ormai polvere inaridita, disseccatasi per dare nutrimento a piante, fiori e frutti che hanno offerto il meglio nei mesi precedenti. Dopo la grande fatica di nascere, vivere e riprodursi, tutto sembra ora sospeso, ripiegato su sé stesso, in attesa di qualcosa di nuovo ed imponderabile.

    Un caro saluto ad ognuno di voi e un forte abbraccio alla mia cara paisanella Rosy,
    Gaetano

    RispondiElimina
  6. Cara Gaetano chiudo in bellezza questo post.
    Come sempre il tuo intervento mi ragala qualcosa di bello...

    " Segno Vergine simboleggia, insomma, l'anello finale, la conclusione del grande ciclo riproduttivo della Natura"

    Visto che sono nata il 12 Settembre e visto che anche la strada dove sono nata si chiama via XX Settembre questo mi dice che se il segno della Vergine chiude il ciclo della natura

    Me medesima e chiamata a chiudere questo meraviglioso post, tutto in perfetta armonia.

    un abbraccio al mio paisaniello Gaetano. Rosaria.

    RispondiElimina
  7. Fantastica storia, di quelle che mi fanno impazzire...perchè molto educative.
    Complimenti a te e a Gaetano.

    RispondiElimina
  8. Veramente, valeva la pena farci un post: molto bello e invita a riflettere; la modestia, una virtù sempre più rara, in un mondo fatto di arroganze e presunzioni varie.
    E' stato un piacere leggerlo.
    Ciao cara Rosy, ti mando un bacino e l'augurio di un buon fine settimana

    RispondiElimina
  9. Stella, bella storia veramente!
    Sarebbe bello se ognuno di noi la respirasse a fondo questa storia, facendola sua.
    Buona giornata
    Ciao!

    RispondiElimina
  10. Cara Paola, queste storie sono uno spiraglio di grande speranza per l'umanità,solo se diventassero realtà nei cuori di tutti. In fondo abbiamo tanto di bisogno di essere l'uno per l'altro un solido aiuto, visto che bene o male chi prima e chi dopo tutti soffriamo dei mali di questa terra.
    Buona giornata Ciao.

    RispondiElimina
  11. Via XX settembre, come immaginare, cara Rosy, che sei sulla via per far tuoi i benefici del segno della Vergine.
    La Vergine è una costellazione molto antica, legata all’agricoltura, cui gli uomini si dedicarono come prima attività. La spiga che la figura femminile tiene tra le mani ne è un chiaro riferimento, e fa di questa figura un simbolo della madre Terra che tutti ci nutre. La stella principale di questa costellazione è proprio chiamata Spica, la spiga, una stella bianco-blu tra le più luminose del cielo.
    C’è un’altra stella in questa costellazione, che la rende particolarmente legata al vino: Vindemiatrix, la vendemmiatrice, la stella epsilon della Vergine.
    Anticamente in questa zona c’era una costellazione, poi caduta in disuso: il Vendemmiatore, il cui ricordo sopravvive nel nome della stella.
    La stella del Vendemmiatore indicava agli antichi, col suo apparire prima del sorgere del Sole, l'inizio del periodo della vendemmia (Settembre); oggi, a causa della precessione degli equinozi, l'autunno inizia col Sole nella Vergine, per cui all'inizio del periodo della raccolta dell'uva sono le stelle del Leone a brillare ad oriente verso l'alba.
    La sua leggenda venne tramandata da Ovidio e da Nonno di Panopoli. Rappresenterebbe Ampelo, figlio di un satiro e di una ninfa, amico d'infanzia e primo amore di Dioniso. Secondo Ovidio, Ampelo morì cadendo accidentalmente mentre coglieva grappoli d'uva e venne tramutato da Dioniso (Bacco) nella stella del Vendemmiatore. In Nonno, invece, Ampelo morì mentre stava cavalcando un toro, reso furioso dalla puntura di un tafano mandato da Ate per volere di Era; disperato Dioniso per la prima volta pianse e ottenne che il corpo del giovane satiro venisse tramutato in una pianta, la vite, così che dalla sua morte derivasse la prelibata bevanda del vino.
    Il dono di Dioniso è ben diverso da quello di altri dei, che hanno offerto agli uomini l’ulivo o il pane: è il vino, che fa dimenticare i dolori, allontana le lacrime e porta la felicità.

    Vengo a te Paola, anche della Vergine, dunque quel che ho finora ho argomentato su questo segno, ti deve essere congeniale. La modestia, tua fortezza, ti ritrae dal rivolgere a me quel che hai detto invece a Rosy. É lodevole e assai amabile. Io sono del segno dei Pesci la cui peculiarità in relazione al segno della Vergine, suo opposto zodiacale, è che si attirano. La Vergine è affascinata dalla fantasia e dal sentimentalismo dei Pesci, mentre quest'ultimo apprezza la mente analitica e piena di buon senso di lei.

    Dulcis in fundo, Stella che apprezza il lato educativo della mia metafora esoterica. E come non lo può chi è del segno dei Pesci? Il segno dei Pesci è governato da Giove e Nettuno che lo arricchiscono di un profondo senso di umanità, tanto sentimento e misticismo. Le sue parole chiave sono: sensibilità, emotività, intuito, timidezza, immaginazione, creatività, compassione. Il Pesci è un sognatore dalla nascita, immerso in un mondo tutto suo. É molto sensibile all'atmosfera del suo ambiente e anche agli influssi delle persone con cui entra in contatto. Ha un profondo altruismo e un vero spirito da infermiere. Grazie alla sua fantasia è portato verso qualunque tipo di attività artistica.

    Grazie ancora a te Rosy e grazie a Paola e Stella.

    Una buona giornata si profila, speriamo,
    Gaetano

    RispondiElimina
  12. Gaetano, grazie delle informazioni.

    Ecco perchè vado d'accordo con Rosy e Paola...

    Mi ha colpita il mio essere infermiera...lo sono infatti, non con aghi e siringhe, ma psicologicamente.

    Sei un "grande", sai coinvolgere amabilmente i lettori.

    RispondiElimina
  13. Ero andata a cercare Gaetano, ma ho visto che non ha un blog, così lascio qui da te Rosy, il mio ringraziamento per lui, per averci dato informazioni inerenti i nostri segni zodiacali.Ci ha anche spiegato le nostre intese reciproche con Stella.
    Questo post è diventato un bel dialogo!
    Un bacione e buona giornata.

    RispondiElimina
  14. Cara Paola,leggerà i tuoi ringraziamenti.
    Ciao
    Un bacio

    RispondiElimina
  15. Stella, Gaetano è una bellissima persona sa donare un sorriso a tutti e non per niente è di Caserta.
    Senza offesa per nessuno.

    RispondiElimina
  16. Caro Gaetano, grazie della bella e ricca spiegazione sul segno della vergine.
    Ciao e buon fine settimana, qui piove sempre, altro che "o paese do sole"

    Bacioni.

    RispondiElimina