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lunedì 9 novembre 2009

Come nascono le tradizioni

ONORE AL PRODUTTORE Di VINO





Le tradizioni nascono forse per dare un senso alle cose che viviamo?
Nella nostra famiglia è nata una tradizione....
Il primo anno che la terra promessa...cioè S. Leucio,
che con i suoi primi filari d'uva ci diede i primi cinquanta litri di vino.
Preparai una bella polenta pasticciata, costolette di maiale e patatine fritte
e al centro tavola il primo vino della terra promessa troneggiava come un re nel giorno di S. Martino.


Sono 15 anni  che  questa tradizione va avanti
con una sola variante, da due anni viene spostata
alla Domenica perchè i nipotini vanno a scuola.


Cosi Domenica a pranzo si festeggerà
a casa nostra S. Martino.


La prima cosa si aprono le bottiglie di vino, lo si versa  nei bicchieri e si brinda a San Martino e al nuovo vino. 
Ognuno di noi da il suo giudizio...
chi dice che è migliore dell'anno scorso, chi dice l'inverso...il solo che non dice nulla è Angelo, il produttore, che poi non beve vino e il papà di mio genero,  per lui è sempre buono, perchè genuino.


Poi, viene attaccata la mia polenta, anche questa tutti gli anni le viene dato un voto.
Il più accanito è mio genero per lui io cambio tutti gli anni ricetta perchè ricorda che la polenta di tre anni fa
è stata la migliore.


Abbiamo ricordato ai ragazzi che quando noi non faremo più il vino e ne polenta
come faranno?


La risposta è stata questa...
S. Martino qui nella nostra famiglia
continuerà sempre, vorrà dire
che compreremo un vino novello faremo la polenta, ma la tradizione deve continuare.



Con gli anni non si saprà neanche il perchè e nè come è nata questa tradizione nella nostra famiglia   e chissà quante sciocchezze si tramanderanno insieme alla polenta e al vino,  come in ogni cosa... magari, si dirà che la terra promessa era di "mille ettari e che su questa terra c'era un palazzo ducale e il proprietario era un solitario soprannominato(John wein) che discendeva dalla ricca e lussuosa famiglia baracca...".insomma tipo cosi....


Qui, secondo me urge lasciare un documento di chiarimento, scherzo...ma come idea non sarebbe troppo malvagia!
Le foto sono quelle dell'anno scorso.

PS..oggi 28/8/20015, posso dire che 
la tradizione continua anche se John Wein non produce più vino.
Ogni anno di questo giorno si compra il vino novello imbottigliato e la tradizione va avanti. 

20 commenti:

  1. Il corso della vita umana si svolge per i popoli secondo una fitta e continua trama di forme tradizionali che ispirano, determinano ed interpretano via via le azioni e le situazioni che ne caratterizzano la vita.

    Alla base di tutte queste forme tradizionali vi sono dei riti definiti di “passaggio” cioè il complesso delle cerimonie che si compiono.

    Ogni rito di “passaggio” si compie secondo un ritmo cadenzato e scandito del tempo: “il parto”, “il battesimo”, “il fidanzamento”, il matrimonio”, la “morte”.

    Le grandi feste tradizionali, che si svolgono nel corso dell'anno, sono pressoché uguali presso tutti i popoli. Il filo che lega queste tradizioni consiste nel fatto che esse sono tutte collegate ai grandi momenti della vita a gricola, al ritmo del ciclo della natura.

    La tradizione di San Leucio è in sintonia con tutto ciò. C'è quindi alla base una affermazione gruppale di identità, un volere gettare dele radici che si perpetuano nel tempo.

    E' un bel sentire, rosy.

    Bacioni
    annarita

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  2. Dio, che belle le tradioni! Io le adoro!! Anche da me si festeggia San Martino e io solitamente preparo il dolce classico con la figura del santo a cavallo:è tradione!

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  3. La sorpresa per me è stata la polenta a S.Leucio.
    Allora non siamo solo terroni ma anche polentoni. Io dico "noi" anche se a me la polenta non piace.
    Sul vino di John wein invece, che è tutta un'altra cosa e che berrei volentieri, avrei una domandina: è bianco, rosso o rosè? Forse mi è sfuggito il dettaglio.
    Auguri e buon appetito.

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  4. Sottoscrivo il commento dell'amica Annarita e aggiungo che quando ho scritto il post sull'estate di San Martino mi sono ricordata del proverbio che citasti tu a proposito delle tradizioni per San Martino.
    Voi l'avete ampliata e resa ancora più significativa con una tradizione familiare fatta di convivialità e affetto.

    Un bacione

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  5. Bello il tuo post, come sempre interessante.
    presto e San Martino, colui che divide il suo mantello per coprire coloro che sono scoperti, dunque non dimentichiamo che tanti ancora sono non coperti...

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  6. Annarita Grazie della bella e esauriente spegazione

    Mi auguro che S Leucio sia per i nostri figli quello che è stato per Angelo e per me

    un giardino da rispettare e amare
    e un punto importante per trasmettere ai loro figli l'amore per la natura.

    S. Leucio sono convinta che sarà per i nostri figli e nipoti
    il luogo dove troveranno le loro radici perchè è stato comprato principalmente per loro
    e ogni albero o fogliolina di quel terreno è passata tra le mani di Angelo.

    Verrà il momento che so che il vino non si farà più perchè nessuno di loro è portato per l'agricoltura.

    Ma lo faranno curare questo è sicuro.

    Ciao un bacio.

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  7. Angelo le tradizioni sono gli appuntamenti che noi uomini ci siamo dati con il tempo che passa
    Baci.

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  8. Aldo la polenta la facciamo solo a S. Martino anche se c'è mio genero che la mangerebbe anche il 15 Agosto.

    Il vino è rosso, ma il giorno di S. Martino è ancora un vinello è il colore e sul rosè poi si scurrisce col tempo.

    Fai un salto qui a Caserta e lo berrai con noi.

    Grazie del buono appetito.
    Un bacio.

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  9. Rosalba non mi ricordo la battuta dopo vengo a vedere.
    L'affetto è la maglia speciale che tiene uniti la famiglia.

    Un bacione ciao

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  10. Che bella tradizione mangereccia, vedrai che i tuoi figli la porteranno avanti mantenendola viva. Solo da buoni alberi nascono frutti buoni...
    Abbi fede e la tradizione con la sua storia rimarrà invariata.
    Un abbraccio, Viviana e Mao

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  11. Hai ragione Tomaso il mantello di S. Martino ci indica la strada dell'umanità e della fratellanza.
    Un bacione.

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  12. Viviana la fede è essenziale, solo lei ci da la speranza quella buona.Poi sarà quel Dio vorrà.
    Portare avanti una tradizione ci vuole tanta costanza, finchè c'è la faremo A, e io continueremo.

    Un abbraccione a te e Mao e buona giornata a tutti e due.

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  13. Mmmmmmmmm!! quella polenta dice"mangiami mangiami"!!
    le tradizioni sono una gran bella cosa: nella nostra famiglia purtroppo abbiamo perso alcune cose, per la morte di nonni, genitori e cambi vari di residenze...ma nel cuore, certi momenti restano e non muoiono mai.
    Un bacio e buona serata

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  14. Paola, allora sei invitata per Domenica, sai che bello se tutti gli amici un girno o l'altro potremmo incontraci?
    Effettivamente nel tempo tante cose cambiano anche in famiglia, i miei figli e mio genero, mi dicono sempre che facevo tante cose, un po l'età un po il pc, sto trascurando un po la cucina, però e anche vero che prima stavo sempre in cucina ad accontentare tutti.
    Un bacione ciao!
    Salutami Saverio.

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  15. Io amo particolarmente S. Martino, sai. Da sempre, da quando ero piccolina ed andavo alle elementari.
    Mi sentirò un po' con voi, allora, mi intrufolerò, anche perchè io adoro la polenta, che buona!
    Un abbraccio, è una tradizione familiare bellissima questa, e il modo in cui l'hai raccontata me l'ha fatta vivere in modo coinvolgente! Grazie!

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  16. ciao,scusami,sarò velocissima
    il n scelto non è disponibile.Guarda nella sidebar fra quelli che sono liberi.Controllerò stasera
    A presto lucia

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  17. Grazie, Lucia, farò un salto da te, più tardi. ciao.

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  18. Janas, grazie a te, come va il lavoro? Spero tutto bene
    Un bacione alla mia follettina.
    Ciaociao.

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  19. Che bel post,cara Rosy!Abbiamo parlato altre volte di San Leucio di agricoltori improvvisati,di passioni e manie parallele.
    Ora non faccio più il vino,ed ogni volta che c'è una giornata un po freddina,mi risuona,quasi un ritornello,"quasi quasi oggi facciamo la polenta!"
    Quanto alle tradizioni,vedrai che continueranno,anche fra cento anni,perchè quello che si crea rimane e col tempo riprende forza perchè è la forza stessa dei ricordi,della continuità.Io te lo posso confermare.Un abbraccio

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  20. Cara Chicchina, lo so i nostri ricordi sono un po simili
    Hai detto bene i nostri uomini si sono improvvisati agricoltori, ma i nostri figli non lo sono e ne si imprvviserano--almeno i miei--
    Va, l'importante e aver buttato le radici, vero?
    Ciao
    Ti abbraccio caramente

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